Adeguata verifica, cos’è
L’adeguata verifica è la risposta alla stringente esigenza di verificare l’identità del cliente e del titolare effettivo di un bene. Una necessità che nasce a monte di fenomeni di riciclaggio di denaro: reinvestimenti di capitali illeciti in attività legali, spesso in settori imprenditoriali, immobiliari e finanziari. A oggi, tale attività interessa il 10% del PIL mondiale; da qui l’urgenza di prevedere un quadro normativo internazionale a tutela dell’economia svolta in condizioni di legalità.
La verifica della clientela veniva già normata dal D. Lgs. 231/2007 che sanciva l’obbligo di procedere all’identificazione del soggetto agente, al fine di effettuare un’analisi approfondita delle operazioni effettuate. Il limite dell’identificazione, tuttavia, sta nella sola acquisizione dei dati anagrafici del cliente.
In seguito, con il D. Lgs. 90/2017 e la normativa Anti Money Laundering (AML) le legislazioni precedenti vengono rinforzate, affinché l’adeguata verifica possa indagare lo scopo dell’operazione effettuata, seguendo un approccio Know your Customer (KyC). Il professionista deve valutare il soggetto impattato mediante un criterio soggettivo e un criterio oggettivo.
Nel primo caso si esaminano la natura giuridica, l’attività svolta, l’area geografica e il comportamento tenuto dal momento dell’operazione. Nel secondo, invece, si esaminano il tipo di prestazione professionale e di attività, l’ammontare economico e l’area geografica di destinazione del prodotto, cui si aggiungono la frequenza, il volume e la ragionevolezza dell’operazione.
L’Adeguata Verifica diviene obbligatoria in casi di:
- istituzione di rapporto continuativo;
- assegnazione di incarico professionale;
- prestazione occasionale di importo pari o maggiore di 15.000 euro;
- trasferimento fondi di importo pari o maggiore di 1.000 euro;
- sospetto di riciclaggio di denaro o finanziamento al terrorismo;
- sospetto di dubbia veridicità dell’identificazione del cliente.
Adeguata Verifica online, una soluzione per tanti destinatari
Chiariti i margini entro cui è attuata la Verifica Adeguata della clientela, vediamo chi sono le parti coinvolte nel processo. Professionisti, società e aziende sono tra i principali soggetti obbligati a effettuare la pratica di verifica. Individuati dall’art. 3 del decreto, i destinatari principali rientrano nella categoria degli intermediari finanziari e bancari:
- banche;
- società di intermediazione mobiliare, SIM;
- società di gestione del risparmio, SGR;
- società di investimento a capitale variabile, SICAV;
- società di investimento a capitale fisso, mobiliare e immobiliare, SICAF;
- intermediari iscritti nell’albo previsto dall’art. 106 del TUB;
- istituti di moneta elettronica;
- istituti di pagamento;
- consulenti finanziari autonomi e società di consulenza bancaria;
- agenti di cambio;
- mediatori creditizi;
- professionisti iscritti all’albo dei dottori commercialisti e all’albo consulenti del lavoro, revisori legali
Tecnologie ICT per implementare l’Adeguata Verifica online
La prassi di riconoscimento è per lo più svolta da collaboratori e professionisti, talvolta da società esterne, e si suddivide in:
・identificazione del cliente, esecutore e titolare effettivo, mediante l’accertamento svolto su documenti d’identità muniti di fotografia, in corso di validità e rilasciati da autorità statali italiane. La verifica deve essere effettuata vagliando documenti e database, al fine di ottenere fonti affidabili circa la persona e la fedeltà dell’assetto proprietario;
・acquisizione di informazioni atte a valutare lo scopo e la natura del rapporto continuativo, soprattutto laddove sussiste rischio di riciclaggio o finanziamento al terrorismo;
・controllo continuo e costante del rapporto con il cliente.
Controllo incrociato di documenti e delle informazioni del cliente, verifica della persona fisica, firma dei contratti e delle responsabilità, conservazione degli atti, sono tutte attività divise in processi separati, che comportano una notevole perdita di tempo e un aumento dei rischi di errore.È necessario che tale prassi, dunque, venga riprodotta mediante un sistema capace di racchiudere e organizzare le diverse fasi opportune all’adeguata verifica, concedendo la possibilità di monitorare tutta la prassi.
In questo senso, una soluzione modulare di onboarding consente a qualsiasi azienda, di qualsiasi settore, di digitalizzare l’intero processo di verifica della clientela.
Mediante tecnologie ICT basate su cloud, firma elettronica e intelligenza artificiale, è possibile acquisire facilmente i dati anagrafici e certificati del cliente. Procedendo, poi, al riconoscimento biometrico delle persone, sarà possibile rilasciare, allo stesso tempo, un certificato di firma per le sottoscrizioni online.In video riconoscimento assistito o in self-service, il sistema è in grado di coadiuvare sicurezza e gestione documentale crittografata, la massima validità legale dell’intero procedimento e in più una riduzione di costi dovuta all’azzeramento di attese e utilizzo carta.
Il video riconoscimento assistito con operatore
Una prima opzione di adeguata verifica online è il video riconoscimento assistito, con presenza di un operatore. L’utente che si sottopone ad adeguata verifica accede alla sessione attraverso un link ricevuto via e-mail. Terminati i controlli webcam e microfono, l’operatore registra il consenso a procedere e certifica il dispositivo tramite l’invio di SMS con codice OTP.
Quindi si procede con l’acquisizione fisica delle immagini di Carta d’Identità e Tessera Sanitaria, controllando la validità dei documenti. Le attività svolte e i documenti concernenti la sessione di video riconoscimento sono memorizzati e archiviati nel sistema con crittografia avanzata.
Adeguata verifica online in self-service
In alternativa, è possibile identificare l’utente in una sessione self-service. In questo caso, l’operatore è sostituito da una tecnologia a intelligenza artificiale e analisi biometrica in grado di verificare la corrispondenza tra la foto riportata sul documento d’identità e alcuni “frame” del viso del richiedente, estrapolati durante la sessione.
Un’e-mail indica all’utente il link di accesso alla sessione di identificazione autonoma. Tramite un’apposita procedura è possibile fotografare la parte anteriore e posteriore dei documenti d’identità, per i quali il sistema verifica autenticità e validità interrogando fonti e database governativi. Infine, con l’operazione di liveness detection si registra un breve video del volto dell’utente, a cui è richiesto di effettuare alcune semplici azioni: girare la testa verso destra o sinistra, pronunciare parole pseudo-casuali mostrate a schermo etc. Al termine dell’operazione, l’utente sarà stato identificato usando semplicemente il proprio smartphone. Una procedura che garantisce un’esperienza utente intuitiva e di facile uso, in conformità alla legge antiriciclaggio e in materia di adeguata verifica.