Una tessera per l’inclusione: la Disability Card
La Disability Card è uno strumento concreto pensato per facilitare l’inclusione delle persone con disabilità nella società.
Si tratta di una tessera nominale che consente ai titolari di accedere, in Italia e nei Paesi dell’Unione Europea che aderiscono all’iniziativa, a una serie di servizi e agevolazioni dedicati, spesso gratuiti o a costi ridotti. Il suo scopo è semplice e ambizioso: garantire il riconoscimento della disabilità oltre i confini nazionali e agevolare la partecipazione dei soggetti titolari alla vita sociale delle comunità in cui vivono o si trovano.
Questa carta, conosciuta anche come Carta europea della disabilità, è parte di una strategia più ampia dell’UE per promuovere la piena integrazione delle persone con difficoltà motorie o cognitive.
L’Italia ha aderito su base volontaria, come previsto dagli obiettivi strategici 2010-2020 dell’Unione Europea, e ha affidato all’INPS il compito di gestirne l’emissione.
Disability Card INPS: chi può richiederla
La Disability Card è destinata a tutte le persone che si trovano in condizione di disabilità media, grave e di non autosufficienza, appartenenti alle categorie individuate nell’allegato 3 del DPCM 159/2013. In particolare, la domanda per avere la carta europea della disabilità può essere presentata da:
- invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata pari o superiore al 67%;
- invalidi civili minorenni;
- cittadini che percepiscono indennità di accompagnamento;
- cittadini con certificazione ai sensi dell’art. 3, comma 3 della L. 104/1992;
- ciechi civili;
- sordi civili;
- invaliti e inabili ai sensi della L. 222/1984;
- invalidi sul lavoro con invalidità certificata superiore al 35%;
- invalidi sul lavoro con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica;
- inabili alle mansioni (L. 379/1955, DPR 1092/1973, DPR 171/2011) e inabili (art. 13 L. 274/1991 e art. 2 L. 335/1995);
- cittadini titolari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.
Disability Card, come si ottiene
Per ottenere la Disability Card è possibile presentare la domanda direttamente online, attraverso il sito dell’INPS, autenticandosi con una delle seguenti modalità:
Una volta effettuato l’accesso, si deve compilare il modulo digitale, allegando una fotografia in formato tessera.
L’INPS verifica automaticamente, nei propri archivi, il possesso dei requisiti da parte del richiedente.Se la condizione di disabilità è stata attestata da verbali cartacei precedenti al 2010 o rilasciati dalla Valle d’Aosta o dalle Province autonome di Trento e Bolzano, il richiedente dovrà allegare tali verbali alla domanda, con contestuale dichiarazione di responsabilità sulla loro conformità all’originale.
Se lo stato di disabilità è stato riconosciuto con sentenza o decreto di omologa, a seguito di contenzioso giudiziario, nella domanda bisognerà indicare il Tribunale che ha emesso la sentenza o il decreto e la data del provvedimento.
Se la domanda viene accolta, la carta viene spedita da Poste Italiane direttamente all’indirizzo di residenza del richiedente o, in alternativa, a un altro recapito indicato nella domanda.
Oltre che tramite il servizio online dell’Inps, la domanda per la carta europea della disabilità può essere presentata anche tramite una delle seguenti associazioni di categoria abilitate: ANMIC, UICI, ENS e ANFFAS.
La carta europea della disabilità è valida per un periodo massimo di 10 anni. La sua validità cessa, inoltre, al venir meno della condizione di disabilità in base alla quale è stata concessa.
Esibendo la carta, il titolare può accedere alle agevolazioni previste in suo favore, senza dover esibire altre certificazioni che attestino il suo stato di disabilità.
Agevolazioni Disability Card: cosa si può ottenere
I vantaggi offerti dalla Disability Card sono molteplici e coprono diversi ambiti:
- trasporti: accesso a biglietti gratuiti o scontati su autobus, treni e altri mezzi pubblici;
- cultura: ingressi agevolati a musei, teatri, cinema, eventi culturali;
- tempo libero: riduzioni per attività sportive, ricreative e turistiche;
- servizi: esonero dalla presentazione di certificazioni mediche, grazie alla funzione identificativa della card.
Le agevolazioni previste dalla Disability Card sono rese possibili da convenzioni stipulate tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e soggetti pubblici o privati che erogano i servizi.
Disability Card, quali sono le agevolazioni
Grazie a queste convenzioni, la Disability Card offre vantaggi concreti attraverso specifiche collaborazioni. Ad esempio, i titolari possono accedere a strutture gestite dal Ministero della Cultura o da importanti fondazioni come il MAXXI. Anche l’ABI – Associazione Bancaria Italiana – ha aderito al progetto, garantendo l’ingresso a poli museali collegati agli istituti di credito.
Sul piano territoriale sono numerosi i Comuni che hanno attivato convenzioni che riconoscono agevolazioni per i titolari della carta europea della disabilità.
Altre convenzioni che attualmente sono presenti sul sito del ministero riguardano associazioni, cinema, musei, banche e associazioni bancarie, strutture della GDO, Trenitalia e il FAI.
Tutte queste convenzioni vengono aggiornate regolarmente e sono consultabili sul sito del Ministro per le Disabilità.
Per un uso semplice e sicuro, la card integra un QR Code scansionabile dagli operatori. È anche disponibile in versione digitale sull’App IO.
Carta disabilità europea: un passaporto per l’inclusione internazionale
Oltre che in Italia, la Disability Card garantisce agevolazioni anche negli altri Paesi dell’Unione Europea che hanno aderito all’iniziativa. Nel momento in cui scriviamo questo articolo, i Paesi europei riportati sul sito del ministero per le disabilità sono: Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Romania e Slovenia.
Si tratta per ora di un numero molto ristretto di Paesi, ma l’auspicio è che l’elenco si allarghi sempre più, così da poter rendere la carta europea disabilità un vero e proprio “passaporto” per l’inclusione, in grado di facilitare gli spostamenti e la permanenza nei diversi territori europei delle persone con disabilità.