Contro le fake news e i deepfake un rimedio efficace è la firma elettronica. In un mondo in cui l’intelligenza artificiale può creare foto ingannevoli, è diventato essenziale verificare l’autenticità dei contenuti. Anche se alcuni dettagli possono talvolta tradire questi falsi, è importante saper distinguere i contenuti autentici.
Sono già state proposte tecniche per affrontare questo problema, come la blockchain o l’IA addestrata a rilevare le contraffazioni. Lo svantaggio di questi approcci è che possono verificare l’autenticità dei contenuti solo dopo la loro pubblicazione.
Garantire l’autenticità e l’integrità delle informazioni
Esiste un metodo più efficace che permette di garantire con certezza l’autore (o l’editore primario), la data di emissione e l’integrità di un documento (foto o articolo) usando un processo crittografico collaudato e infrastrutture fidate già esistenti, come i Trusted Service Provider (TSP). Questa tecnica si basa sull’uso della firma elettronica o del sigillo elettronico (la firma elettronica per le persone giuridiche) per garantire l’autenticità e l’integrità dei contenuti pubblicati.
La firma elettronica protegge i dati
Le firme elettroniche usano tecniche di crittografia e hashing per sottoscrivere digitalmente un documento, dimostrando che proviene da una persona o da un’organizzazione specifica e che non ha subìto alterazioni dopo la firma. Questo metodo garantisce l’integrità della firma.
Introdotto nel 2014 dal regolamento eIDAS, il sigillo elettronico è un mezzo attraverso il quale le persone giuridiche (imprese ed enti pubblici) possono sottoscrivere in modalità elettronica i documenti informatici. Il sigillo elettronico può essere visto come una versione digitale del tradizionale timbro apposto sui documenti cartacei. In questo modo, l’origine dei documenti è garantita e non può essere falsificata. Aggiungendo una marca temporale qualificata, il sigillo elettronico offre un’ulteriore garanzia.
La firma elettronica ci salverà da fake news e deepfake?
L’uso della firma e del sigillo elettronico consentirebbe ai media di dimostrare che il contenuto pubblicato è autentico e non è stato alterato in alcun modo. Questo sistema sarebbe particolarmente utile per contrastare le fake news e i deepfake, in quanto porterebbe a ritenere come affidabili soltanto le informazioni sottoscritte digitalmente, mentre tutti gli altri contenuti non firmati sarebbero classificati come sospetti (perché, ad esempio, non verificate oppure generate dall’intelligenza artificiale).
Rimane poi il problema di come verificare efficacemente un documento o un’informazione che è stata firmata elettronicamente. Come posso controllare il timbro associato? Sul mercato ci sono software che consentono già di visualizzare la validità di un documento PDF firmato e di consultare facilmente i dati. Il suo uso potrebbe svilupparsi e potrebbe essere incorporato nei nostri browser web.
Nell’era dei contenuti generati e modificati dall’intelligenza artificiale, le firme e i sigilli elettronici offrirebbero agli utenti di Internet un ulteriore livello di fiducia e potrebbero contribuire a combattere la diffusione della disinformazione. Facilitare l’identificazione e la verifica delle fonti di informazione legittime contribuirebbe a creare un sistema virtuoso di fiducia collettiva.