L’Intelligenza Artificiale per un uso più efficiente delle risorse idriche
L’Intelligenza Artificiale (IA) è una delle tecnologie più innovative degli ultimi anni e ha dimostrato di poter migliorare molti aspetti della nostra vita e del nostro mondo. Uno dei settori in cui l’IA può fare la differenza è la gestione della rete idrica, soprattutto in un momento di grave crisi come quella attuale, in cui il cambiamento climatico sta portando a una maggiore insufficienza di risorse idriche.
L’acqua è una risorsa fondamentale per il nostro ecosistema e la nostra vita, ed è indispensabile per settori come l’agricoltura e l’industria. Gestire l’acqua in modo efficiente e sostenibile oggi è fondamentale per garantire alle generazioni future la possibilità di avere accesso alle risorse idriche.
Tecnologie come l’Intelligenza Artificiale e l’Internet of Things (IoT) possono contribuire a preservare questa risorsa preziosa, aiutare a ridurre le perdite idriche e migliorare i processi di distribuzione di un bene dal valore inestimabile per la nostra vita quotidiana e per la nostra economia.
Blu Book 2023: qual è lo stato di salute dell’acqua in Italia
Il Blu Book 2023 è un report promosso da Utilitalia e Fondazione Utilitatis, in partnership con Forum Ambrosetti e con la collaborazione di Istat, Ispra, Snpa, Cassa Depositi e Prestiti, Protezione Civile, Regione Sardegna e diverse Autorità di Bacino.
Secondo i dati riportati nel Blue Book 2023, negli ultimi 70 anni in Italia sono aumentate in maniera significativa le zone colpite da siccità estrema a causa dei cambiamenti climatici che stanno avendo una forte influenza sul ciclo idrologico.
Nel nostro Paese, la stima di disponibilità idrica annua media relativa all’ultimo trentennio, di circa 133 miliardi di metri cubi, ha registrato una riduzione del 20% rispetto al periodo 1921-1950 (circa 166 miliardi di metri cubi). Non mancano anche nel contesto urbano evidenti segnali di problemi legati a questo tipo di criticità: nelle 21 città capoluogo di regione si registra, rispetto al trentennio 1971-2000, un incremento della temperatura media del decennio 2011-2020 pari a +1,3°C e una diminuzione della precipitazione del 2020 pari a -91mm.
Il report sottolinea che a causare le crisi idriche non è solo il clima, ma anche i fattori di vulnerabilità dell’intero comparto idrico italiano. Basti pensare che il 60% della rete idrica italiana ha più di 30 anni e il 25% ha più di mezzo secolo. Va aggiunto che in fase di distribuzione la rete idrica italiana perde il 41,2% delle acque, collocando l’Italia al quart’ultimo posto tra i 27 Paesi UE.
In questo contesto, il PNRR, con risorse per circa 4 miliardi, è un’opportunità unica per accelerare la gestione digitale delle risorse idriche. L’implementazione di soluzioni IA può far affrontare con maggiore efficacia alle crisi idriche, migliorando la resilienza delle reti idriche e riducendo il divario territoriale tra i sistemi idrici italiani.
In che modo l’Intelligenza Artificiale può ottimizzare la gestione delle risorse idriche?
Per gestire in modo efficiente e responsabile la risorsa acqua è necessario avere una conoscenza approfondita dei dati che riguardano le risorse idriche, come ad esempio la quantità di acqua disponibile, la sua qualità e i livelli di consumo.
In questo contesto, l’IA può supportare la gestione delle risorse idriche in vari modi:
- Monitoraggio e raccolta dati: l’IA può analizzare grandi quantità di dati tramite sensori e dispositivi IoT per monitorare costantemente lo stato della rete idrica. Queste analisi consentono di individuare anomalie, perdite e altri problemi nella rete in tempo reale.
- Manutenzione preventiva: grazie all’analisi dei dati, l’IA può rilevare la presenza di perdite o altri problemi nella rete idrica e segnalarli in anticipo ai tecnici per interventi di manutenzione. In questo modo è possibile prevenire danni maggiori e ridurre le perdite.
- Previsione della domanda: grazie ai dati storici e all’uso di algoritmi predittivi, l’IA può fare previsioni sulla disponibilità e qualità dell’acqua in determinate aree geografiche. Questo è particolarmente utile per prevedere crisi idriche, agire preventivamente e allocare risorse in modo più efficiente.
- Ottimizzazione dei processi di distribuzione: l’IA può ottimizzare i processi di distribuzione dell’acqua, ad esempio controllando la pressione nei tubi in base alla domanda effettiva o con una pianificazione intelligente delle risorse per evitare sprechi.
- Gestione sostenibile del territorio: nel contesto urbano, l’IA può contribuire a una pianificazione del territorio più sostenibile, ad esempio identificando aree di potenziale sviluppo o individuando aree a rischio di alluvioni. Inoltre, può essere usata per progettare edifici e infrastrutture ad alto risparmio energetico, riducendo così l’impatto ambientale sull’approvvigionamento idrico. Grazie a strumenti innovativi, come il Digital Twin, è possibile simulare il comportamento del sistema idrico in base a differenti scenari e, di conseguenza, prendere decisioni più consapevoli per una gestione sostenibile delle risorse.
In sintesi, l’Intelligenza Artificiale può integrare dati complessi e automatizzare processi decisionali, contribuendo a una gestione più efficiente, sostenibile e resiliente delle risorse idriche.