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IT Wallet, cos’è e quando parte

Cosa si sa sul portafoglio digitale italiano
Uno smartphone con l'immagine di IT wallet, tra le mani di una donna.
Tempo di lettura: 3 minuti

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IT wallet è il portafoglio digitale che l’Italia si appresta a lanciare, bruciando sui tempi un analogo lavoro partito in ambito UE per la creazione di un digital wallet europeo.

Cos’è IT Wallet

IT Wallet è un portafoglio digitale che servirà a contenere tutte le nostre identità pubbliche. In questo modo potremo averle tutte riunite e a portata di smartphone, usandole per accedere a tutti i principali servizi online, pubblici e privati.

Oltre, ovviamente, alla nostra identità principale rappresentata dalla carta d’identità, in un primo momento il wallet conterrà anche la tessera sanitaria e la carta delle disabilità. In un secondo momento conterrà anche la patente e poi le carte e i documenti di aziende private con cui il singolo cittadino ha rapporti.

Come si accede a IT Wallet

IT Wallet sarà ospitato su App IO, cui si accede tramite CIE o SPID, che quindi subirà una modifica proprio per ospitare una nuova sezione dedicata a tutti i documenti associati alla nostra identità digitale.

Per accedere ai servizi base legati al wallet sarà richiesto un livello di sicurezza di tipo 2, che prevede quindi l’inserimento di nome utente e password più l’inserimento di un’OTP (one time password) generata al momento e ricevuta sul nostro dispositivo.

Per i servizi che richiedono l’accesso a dati più sensibili, invece, l’accesso andrà fatto con un livello 3. Per la CIE questo significa dover utilizzare un lettore NFC o lo smartphone (con relativa App) e il PIN che viene dato in fase di rilascio della carta. Con SPID, invece, per eseguire l’accesso con livello 3 bisogna acquistare dal proprio identity provider un servizio aggiuntivo a pagamento.

Quali sono i vantaggi del wallet digitale italiano

IT Wallet produrrà benefici innanzitutto per noi cittadini, che avremo in formato digitale e nel nostro smartphone tutti i documenti di d’identità che finora siamo costretti a portarci indietro in formato fisico nel nostro portafoglio reale.

Per la pubblica amministrazione e per le aziende private, il wallet produrrà vantaggi in quanto incentiverà la digitalizzazione dei servizi forniti agli utenti e quindi porterà a un risparmio in termini di costi sostenuti per la loro erogazione.

Qual è la tabella di marcia di IT Wallet

Entro fine luglio potrebbe arrivare la norma che disciplina lo sviluppo del wallet italiano, cui dovrebbero seguire entro il 31 ottobre i decreti attuativi.

Entro la fine del 2023 sarà sviluppata la cosiddetta proof of concept, cioè una prima versione dimostrativa. Si lancerà l’IT wallet e l’app per la verifica tra un numero limitato di soggetti, previo invito e su dispositivi noti. Sul wallet si caricherà almeno un certificato di identità e tre diverse attestazioni elettroniche (come, ad esempio, patente di guida, tessera sanitaria e tessera elettorale).

Entro il 30 giugno 2024 ci sarà il rilascio della prima versione pubblica dell’IT wallet e dell’app per la verifica. Saranno scaricabili dagli store per Android e IOS e utilizzabili per l’accesso ai servizi online italiani.

Obiettivi del wallet italiano

Attualmente in Italia coesistono tre strumenti di identità digitale differenti, in parte sovrapposti e a volte in competizione tra loro, basati su tecnologie differenti: CIE, SPID e TS-CNS. Ne risulta un quadro frammentario, dove risulta difficoltosa sia l’esperienza dell’utente (che si ritrova a dover accedere con strumenti diversi) che quella dei fornitori dei servizi, che devono implementare e manutenere sistemi diversi.

IT Wallet nasce quindi per semplificare lo scenario italiano e raggiungere i seguenti obiettivi:

  • razionalizzare l’ecosistema dell’identità digitale in Italia;
  • semplificare l’esperienza di cittadini, PA e imprese, per quanto riguarda l’uso dei servizi digitali;
  • integrare nuove funzioni legate agli attributi certificati;
  • valorizzare le esperienze maturate in questi anni per mantenere l’Italia in una posizione di leadership tecnologica sull’identità digitale.

L’Italia in anticipo sull’Europa

Con il lancio di un wallet digitale italiano, l’Italia punta ad anticipare e ad attestarsi come modello di riferimento per l’Unione Europea. Negli ultimi anni, infatti, l’UE sta lavorando per la riforma del Regolamento eIDAS e il lancio di un Digital Wallet Europeo.

L’attuale scenario europeo, infatti, vede l’esistenza di 21 differenti strumenti di identità digitale, utilizzati in 16 diversi Stati membri. L’aggiornamento di eIDAS e la creazione di un EUDI wallet (EUropan Digital Identity wallet)  è stata voluta proprio per superare questa frammentazione e arrivare a un unico strumento di identità digitale, che sarà utilizzato da tutti i cittadini UE.

In questo modo, il wallet europeo intende raggiungere 3 obiettivi:

  • integrare ed evolvere i differenti strumenti di identità digitale nazionali in una soluzione unica europea;
  • consentire l’accesso transfrontaliero ai servizi digitali pubblici e privati;
  • fornire ai cittadini europei il pieno controllo sulle loro identità digitali e sui loro dati online.

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