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Industria 4.0: i lavori del futuro

Quali sono i lavori del futuro nel settore dell'Industria 4.0 e in che modo le nuove tecnologie stanno cambiando il mondo AEC (Architecture Engineering Construction).
Industria 4.0: i lavori del futuro
Tempo di lettura: 3 minuti

Indice dei contenuti

Edilizia 4.0: quali sono i lavori del futuro?

Le trasformazioni in atto nel mercato del lavoro, guidate dai progressi tecnologici come l’Intelligenza Artificiale (AI), l’Internet degli oggetti (IoT), i Big Data e il Cloud, e dall’attenzione ai temi della sostenibilità e della sicurezza sul posto di lavoro, stanno cambiando i modi tradizionali di fare impresa e aprono le porte a nuove opportunità anche nel settore dell’edilizia.

Le aziende sono sotto pressione per aumentare l’efficienza, migliorare la qualità dei prodotti e rimanere competitive. Inoltre, oggi il luogo di lavoro è più interconnesso e agile che mai, grazie ai nuovi strumenti messi a disposizione dalla trasformazione digitale.

Siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione destinata a cambiare il mondo del lavoro. Questo si traduce nella necessità di avere team composti da persone qualificate, in grado di cogliere ogni possibilità offerta dall’Industria 4.0, che sta già creando nuovi ruoli, responsabilità e la necessità di un livello più elevato di competenze tecniche.

Dalla maniera in cui vengono gestite le fabbriche a quella in cui vengono forniti i servizi, fino al modo in cui le persone contribuiscono all’economia, tutto si trasforma e questo significa che bisogna riconsiderare ogni aspetto della forza lavoro.

Come cambiano le professioni nell’edilizia

Ad esempio, gli architetti avranno bisogno di nuove competenze nella stampa 3D e nella robotica, mentre i project manager dovranno utilizzare i software per l’edilizia per massimizzare i risparmi sui costi. Gli ingegneri, invece, dovranno padroneggiare la manutenzione predittiva e i direttori dei lavori dovranno ampliare le loro conoscenze sulle tecnologie di risparmio energetico e sui materiali che rispettano i requisiti di sostenibilità.

Strumenti sempre più evoluti, come il BIM (Building Information Modeling) stanno già cambiando il modo in cui vengono gestiti i cantieri, consentendo una pianificazione più precisa, un processo di costruzione migliore, un’esecuzione più rapida, una maggiore interoperabilità e meno errori.

Inoltre, in futuro il lavoro nel settore AEC (Architecture Engineering Construction) richiederà un livello di collaborazione più elevato tra le parti coinvolte in un progetto, che dovranno essere maggiormente connesse e integrate. Le aziende che sapranno gestire questa interconnessione di persone e tecnologie avranno un vantaggio competitivo sui loro concorrenti.

Nuovi strumenti e competenze per l’Edilizia 4.0

L’Industria 4.0 non si realizzerà in un futuro prossimo: è già qui. Le aziende del settore AEC, infatti, stanno già esplorando e implementando soluzioni per rendere i loro processi più efficienti, sicuri ed economici.

Strumenti per automatizzare il processo di produzione o fornire dati in tempo reale per il processo decisionale e la pianificazione aziendale sono sempre più comuni nel mondo delle costruzioni. Anche il cloud riveste un’importanza cruciale, nel sostituire vecchie infrastrutture IT interne con tecnologie più flessibili e sicure.

I professionisti più ricercati in questa nuova era dell’edilizia sono coloro che hanno una profonda conoscenza dei principi dell’Industria 4.0 e le competenze necessarie per applicarli nella pratica.

Devono conoscere le tecnologie all’avanguardia e utilizzarle al massimo delle loro potenzialità, per rispondere ai cambiamenti del mercato, creare soluzioni innovative e ottimizzare l’uso delle risorse.

Questi professionisti devono, inoltre, avere una buona conoscenza delle attuali tendenze digitali, essere a proprio agio con l’analisi e la visualizzazione dei dati ed essere in grado di adattarsi rapidamente e facilmente ai cambiamenti.

Quali sono le figure professionali più richieste nell’Edilizia 4.0?

Ecco quali saranno alcuni dei lavori del futuro più richiesti nel settore dell’edilizia:

  • Data Scientist: raccogliere dati strutturati e non strutturati, organizzarli in formati utilizzabili, preparare rapporti per i diversi team, costruire modelli predittivi, creare algoritmi di Machine Learning, individuare tendenze e trovare risposte a domande specifiche, sono solo alcuni dei compiti che fanno di un Data Scientist una figura di fondamentale importanza per aziende dell’industria edile moderna.
  • Artificial Intelligence Specialist: è il professionista che si occupa di implementare e gestire le principali tecnologie e piattaforme che utilizzano l’IA. Deve conoscere gli algoritmi di Machine Learning, i linguaggi di programmazione, il funzionamento di database SQL e della Computer Vision. In altre parole, deve essere in grado di gestire e sviluppare nuove soluzioni basate sull’AI per il settore delle costruzioni.
  • Esperti di stampa 3D: la tecnologia di stampa 3D sta diventando sempre più popolare nel settore delle costruzioni, in quanto è in grado di produrre componenti in modo più rapido e preciso. Creare e rivedere modelli e componenti, produrre parti e risolvere eventuali problemi tecnici, sono solo alcune delle competenze richeiste agli esperti di stampa 3D.
  • Esperti IoT: l’Internet of Things (IoT) è essenziale nel settore delle costruzioni per garantire che tutti i componenti di un progetto siano collegati e gestiti in tempo reale. Gli esperti IoT devono sapere in che modo i vari componenti interagiscono tra loro, oltre a conoscere l’architettura software e hardware del progetto.
  • Professionisti della blockchain: con la crescente diffusione della tecnologia blockchain, aumenta anche la necessità di avere esperti che la comprendano e sappiano usarla per creare applicazioni sicure e trasparenti.
  • Professionisti della sicurezza informatica: gli esperti di cybersecurity sono molto richiesti, in quanto devono garantire la sicurezza di dati e informazioni. Devono conoscere le diverse minacce alla sicurezza digitale, identificare e analizzare i rischi per il sistema e generare rapporti per valutare l’efficacia delle politiche di sicurezza adottate.

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