di Pierluigi Paganini*
Ci siamo, il gigante MasterCard ha annunciato l’estensione della tecnologia ‘pay-by-selfie’ a 14 paesi entro l’estate.
In ottobre l’azienda aveva presentato la sua soluzione basata sull’app Identity Check App. Si tratta di una tecnologia che consente agli utenti di validare una transazione finanziaria semplicemente con l’immagine del proprio volto.
MasterCard sta conducendo da tempo test sulla tecnologia pay-by-selfie con risultati entusiasmanti. Tanto che l’azienda è pronta a un lancio in grande stile anche nei principali mercati europei, incluso quello britannico.
MasterCard, come molti altri istituti finanziari, punta sulla tecnologia biometrica per aumentare la sicurezza dei propri servizi rendendoli al contempo semplici da usare.
“Siccome il mondo diventa sempre più digitale, è lecito attendersi l’adozione di nuove soluzioni tecnologiche che migliorino l’esperienza del consumatore nel fare shopping. È nostro compito agevolare le attività commerciali ovunque, in qualsiasi momento, attraverso ogni dispositivo digitale”, ha dichiarato Ajay Bhalla, presidente del gruppo Enterprise Security Solutions di MasterCard.
Come funziona pay-by-selfie
Il funzionamento della tecnologia pay-by-selfie facial recognition technology è estremamente semplice. Al cliente è richiesto solo di scaricare l’Identity Check App.
Quando un cliente effettua un acquisto riceve una notifica push sul suo smartphone, che verrà intercettata dall’app mobile di MasterCard. A questo punto è sufficiente farsi un selfie per autorizzare l’acquisto.
L’introduzione di tecnologia biometrica è considerata da molti esperti del settore bancario una misura efficace per ridurre il rischio di furto di identità e conseguenti frodi bancarie. Proprio il settore bancario è tra i più colpiti da questa tipologia di reato. Secondo i dati prodotti da Get Safe Online, le principali frodi in rete individuate tra settembre 2014 e agosto 2015 sono costate alla sola Gran Bretagna più di 268 milioni di sterline.
MasterCard ha annunciato altre attività di ricerca che puntano all’uso di sistemi biometrici. In particolare, l’azienda sta lavorando a soluzioni che usano l’iride e la voce per il riconoscimento degli utenti.
Tra le soluzioni più intriganti c’è anche lo sviluppo di un braccialetto in grado di percepire il battito del cuore e usarlo per autorizzare un pagamento.
Secondo Fortune, altri istituti di credito stanno lavorando alla tecnologia biometrica per autenticare i pagamenti. Tra loro c’è il gruppo HSBC, che sta lavorando al riconoscimento vocale. Si distingue anche Barclays, che dal 2013 ha introdotto il riconoscimento vocale per la sua divisione di private banking.
Non vi sono dubbi: il successo di una tecnologia passa per la sua semplicità d’uso e le soluzioni biometriche sono sicuramente facili da usare.
*Pierluigi Paganini
Membro Gruppo di Lavoro Cyber G7 2017 presso Ministero degli Esteri
Membro Gruppo Threat Landscape Stakeholder Group ENISA
Collaboratore SIPAF presso il Mef