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Rischio credito: come sapere se un cliente è in salute

Disegno con molte persone e colonne di monete per esprimere il rischio di credito verso i clienti.
Tempo di lettura: 3 minuti

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“Credit risk o rischio di credito: eventualità che una delle parti di un contratto non onori gli obblighi di natura finanziaria assunti, causando una perdita per la controparte creditrice”. Era il 2001 quando l’economista Manuel Ammann scelse queste parole per definire uno degli aspetti più determinanti dei rapporti economico-finanziari e, più banalmente, di ogni operazione che preveda un prestito di denaro.

La conoscenza di questa variabile ha grande importanza nella gestione del business: grazie a essa si possono infatti scongiurare rischi per l’impresa (tra tutti: una crisi di liquidità), prendere decisioni strategiche e compiere scelte determinanti per il destino aziendale.

Tuttavia, il rischio di credito non si concretizza solo con la totale e volontaria insolvenza del debitore, ma può assumere più sfaccettature, tutte insidiose per il creditore. Esiste infatti il caso che un debitore sia vittima di un deterioramento della situazione finanziaria del mercato. Messo in difficoltà, potrebbe non adempiere ai suoi obblighi non per volontà, ma per pura impossibilità.

Quest’ipotesi amplia il concetto di rischio di credito, definibile come la possibilità che da una variazione inaspettata del merito creditizio di un debitore derivi un’inattesa variazione del valore di credito.

L’importanza di conoscere il rischio di credito

L’affidabilità del cliente influenza in modo determinante la salute del business. Una clientela in costante ritardo con i pagamenti, insolvente o problematica, può comportare conseguenze importanti sullo stato di liquidità dell’impresa. Flussi in entrata e flussi in uscita, stretti fra debitori e fatture da pagare, possono risentirne sino a compromettere la capacità di far fronte a tutti i pagamenti bancari. La crisi di liquidità, in questo senso, rappresenta uno dei rischi più concreti per le piccole e medie imprese. Essa è infatti apertamente condizionata dal rischio di credito generato dal portafoglio clienti: motivo per cui, soprattutto nell’attuale contesto di cessione creditizia particolarmente severa, risulta essenziale conoscere, gestire e lavorare su tale rischio, allo scopo di prevenirne gli strascichi più dannosi.

Come conoscere il rischio di credito

Una buona strategia imprenditoriale deve prevedere una serie di attività utili per conoscere il proprio rischio di credito. Essenziale è ad esempio:

  • monitorare quotidianamente e costantemente il rischio del portafoglio, definendo le linee di una seria credit policy;
  • controllare i crediti scaduti e l’anzianità del credito;
  • verificare le modalità e le abitudini di pagamento dei creditori;
  • studiare la composizione del portafoglio clienti sulla base della loro capacità di solvenza;
  • monitorare i ritardi maturati;
  • definire costantemente gli obiettivi di incasso.

Tenere sotto controllo tali fattori, soprattutto in un’ottica previsionale, produce effetti positivi sullo stato di salute dell’impresa e sulla sua possibilità di accedere ai crediti bancari.

Rischio di credito, come sapere se un cliente è “in salute”?

Date queste best practice, come facciamo a sapere se un cliente gode di buona salute finanziaria? Come accediamo ai dati sul suo rischio di credito, prevenendo eventuali danni prima di essere costretti a sanarli a posteriori? La procedura si chiama gestione del credito e serve a determinare, con strumenti diversi, i rischi in modalità predittiva.

Una soluzione può essere quella di sviluppare internamente, sulla base dei dati presenti in azienda, strumenti capaci di dare un giudizio sull’affidabilità del soggetto. Le pratiche “in house”, fondate su poche ed essenziali informazioni, possono costituire un primo baluardo contro i rischi del credito.

Un’altra soluzione è quella di acquistare software specifici, capaci di eseguire analisi approfondite sulla solvibilità dei clienti. Esistono consulenti in grado di offrire proprio questa tipologia di servizio alle imprese: information provider che possono mettere a punto sistemi di scoring per attribuire ai clienti un punteggio di rischiosità. Si tratta di servizi costantemente aggiornati, le cui valutazioni possono subire variazioni a seconda degli eventi, sulla base delle informazioni in arrivo in tempo reale.

Rischio di credito e sistema gestionale

Una delle soluzioni più innovative, invece, consente di accedere alle informazioni sul rischio di credito operando direttamente dal proprio sistema gestionale. La formula, originale e molto recente, consente di ottenere direttamente, tramite dashboard, tutte le informazioni sullo stato di salute finanziario del cliente.

Per un direttore finanziario o per l’imprenditore si tratta di uno strumento prezioso, perché integrare queste informazioni nel contesto delle attività aziendali significa poter gestire il proprio business con maggior agilità. E soprattutto, con più consapevolezza davanti alle incognite di una clientela che potrebbe rivelarsi non del tutto affidabile.

In un quadro del genere, Data Quality e Big Data assumono un ruolo fondamentale, diventando scelte obbligate per una corretta gestione aziendale.

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