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Patente digitale, cos’è e come funziona

Cambia la validità della nuova patente elettronica. Norme più severe per la sicurezza.
Patente digitale su uno smartphone, sullo sfondo la bandiera Ue.
Tempo di lettura: 3 minuti

Indice dei contenuti

Una patente di guida digitale valida in tutta l’Ue. È la principale novità annunciata lo scorso 1° marzo dalla Commissione Europea, che ha reso note le sue proposte con cui intende aggiornare le norme Ue sulle patenti di guida, per stare al passo con la trasformazione digitale e anche per aumentare il livello di sicurezza sulle strade europee.

Cos’è la patente digitale europea

La patente digitale europea sarà il sostituto elettronico della patente di guida in plastica, che rappresenta ancora lo standard principale in Italia e nel resto del mondo.

Non parliamo del trasferimento su un wallet elettronico di una patente di plastica (operazione già possibile) ma dell’emissione di un titolo di guida che sarà soltanto digitale e non avrà nulla di fisico.

Oltre alla prima emissione, anche il rinnovo, la sostituzione o la conversione della patente avverranno online e saranno più veloci e semplici di oggi.

Quali dati contiene la patente digitale

La patente digitale avrà le stesse informazioni della patente fisica, ma anche informazioni aggiuntive utili a verificare l’autenticità di tali dati. Così come avviene per la patente fisica, anche sulla patente digitale si dovranno riportare soltanto i dati strettamente necessari a identificare il titolare e il suo diritto a guidare.

Questi dati riguardano:

– il titolare: cognome e nome, data e luogo di nascita, residenza, fotografia e firma; – la patente: numero, date di emissione e scadenza, autorità emittente, categoria del veicolo che consente di guidare.

Quando parte la patente digitale europea

La patente digitale europea sarà rilasciata di default da tutti gli Stati membri dell’Ue trascorsi quattro anni dalla data di adozione della nuova direttiva europea sulle patenti di guida.

Tuttavia, almeno in una fase iniziale, si potrà ancora scegliere di continuare a ottenere la patente nel tradizionale formato smartcard di plastica, oppure si potrà scegliere di riceverla in entrambi i formati.

Come funziona la patente digitale

La patente elettronica europea funzionerà come il green pass. Superato l’esame di guida, al posto della smartcard di plastica riceveremo un QR code sul nostro smartphone.

La verifica della patente avverrà usando delle app che, scansionando il QR code, avranno accesso ai dati collegati al nostro titolo di guida.

Per la verifica della patente, quindi, le autorità preposte (polizia stradale, carabinieri, vigili urbani) passeranno dal classico “Favorisca patente e libretto” a un più moderno “Favorisca smartphone e libretto”.

Le app per la verifica delle patenti dovranno essere gratuite per gli utenti finali. Queste app confluiranno nel wallet europeo, emesso in accordo con il regolamento eIDAS. Ogni Stato membro dovrà pubblicare una lista aggiornata con le app autorizzate e assicurare che le app non contengano o non rendano disponibili più dati di quelli necessari.

Le app dovranno essere compatibili con i più comuni sistemi operativi e fornire alle persone autorizzate almeno le seguenti funzioni:

recupero e archiviazione di dati o puntatori che consentano di dimostrare i diritti di guida della persona; – visualizzazione e trasferimento di questi dati o puntatori. Gli stati dovranno operare affinché i dati, una volta verificati, non siano conservati.

Nello specifico, l’app deve consentire al titolare di recuperare i dati della patente più un token monouso. Questo token potrà essere inviato a una terza parte autorizzata dallo Stato ad accedere alle informazioni per la verifica. Le autorità competenti di uno stato membro potranno accedere ai sistemi nazionali di altri stati membri. Le informazioni accessibili potranno riguardare anche eventuali restrizioni alla guida, applicabili in tutta l’Ue o in un singolo Stato.

Non saranno validi dati ricavati più di sette giorni prima della verifica o relativi a una patente digitale inclusa in una revocation list.

Si potrà avere la patente a 17 anni

Per ogni tipo di patente è prevista un’età minima per poterla avere, ma gli Stati possono aumentarla o ridurla. Per la patente B l’età minima è 18 anni, ma gli Stati potranno abbassarla a 17 anni.

In questo caso, però, fino a quando non avrà compiuto 18 anni il minore potrà guidare solo nello Stato emittente o negli altri Stati membri che riconoscono valida la minore soglia di età, e solo se accompagnati da un guidatore esperto.

Periodo di prova per i neopatentati

Per i neopatentati ci sarà un periodo di prova di due anni, con norme e sanzioni più severe per la guida in stato di ebbrezza.

In pratica ci sarà tolleranza zero per i neopatentati che guidano dopo aver bevuto, in quanto le sanzioni scatteranno non appena il livello di alcol nel sangue risulterà superiore a 0,0 g/ml.

Quanto dura la patente digitale

Ovviamente, anche la patente digitale scade, in tempi diversi a seconda della categoria di veicolo per cui è stata rilasciata.

Le patenti B digitali dureranno 15 anni (così come le patenti di categoria AM, A1, A2, A e B1). Le patenti di categoria C, CE, C1, C1E, D, DE, D1 e D1E dureranno 5 anni. In casi particolari si potranno prevedere durate inferiori.

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