In un precedente articolo abbiamo visto cos’è la tecnologia NFC e quali sono le sue modalità di funzionamento. In questo articolo vediamo:
Cosa sono i tag NFC
I tag NFC sono dei piccoli circuiti elettronici dotati di chip NFC. In origine i chip non contengono alcun dato. Vengono programmati in base alle esigenze dell’utilizzatore, con specifici programmi per smartphone o Pc.
La programmazione è una fase di scrittura che fornisce al chip una piccola quantità di dati. Può trattarsi di informazioni da fornire o azioni da compiere.
Quando un dispositivo NFC attivo si avvicina al tag e lo interroga, per induzione le onde elettromagnetiche attivano le informazioni o l’azione presenti nel tag.
Queste etichette elettroniche possono essere applicate, ad esempio, ai prodotti in vendita nei negozi o in ambienti come musei o siti archeologici, per fornire informazioni ai visitatori.
I tag NFC agiscono anche sugli oggetti: possono attivare una sveglia o una cassa bluethooth oppure connettere il nostro smartphone al wi-fi quando entriamo in casa.
Quali sono gli utilizzi più diffusi dell’NFC
L’utilizzo più noto dell’NFC è quando, ad esempio, avviciniamo il nostro smartphone a quello di un nostro amico oppure a una fotocamera o una stampante digitale, per trasferire o stampare una foto o un documento.
Ma la tecnologia NFC trova altri campi di applicazione. Abbiamo già visto che con i tag NFC è possibile fornire informazioni su prodotti o luoghi o far compiere determinate azioni agli oggetti.
Con un dispositivo NFC è possibile, inoltre, acquistare e scaricare biglietti e voucher, da un Pc o da un chiosco elettronico, per treni, aerei, cinema, teatro, stadi o alberghi. Sempre col dispositivo NFC si esegue l’accesso alle relative strutture.
Come spiegheremo in un prossimo articolo, la principale innovazione legata alla tecnologia NFC è avvenuta nel settore dei pagamenti digitali.
Quali caratteristiche hanno i chip e i tag NFC
Tra le caratteristiche principali di un chip NFC c’è la compatibilità con il lettore usato per leggerlo o programmarlo. Altri due aspetti sono la memoria disponibile per scrivere le informazioni e il ciclo di lettura/scrittura, cioè quante volte un chip può essere letto o riscritto (da 10mila a un milione). Molto importante è anche la durata del chip: si parte dai 10 anni, per salire a 25, 50 e persino 200 anni.
In termini di sicurezza, un chip può essere crittografato per una lettura e un uso personali. Si può poi rendere un chip di sola lettura, prevedendo una password per consentirne la scrittura.
Per il tag, invece, una caratteristica importante è la schermatura. Il contatto con il metallo, infatti, crea interferenza e rende illeggibile il tag. I tag schermati, invece, sono leggibili anche se applicati su superfici metalliche.
In merito alla forma del tag, i più diffusi sono quelli adesivi a forma di piccola etichetta. In alternativa ai tag adesivi, si possono usare tag forati che vengono fissati con chiodi o viti. Per evitare anche i fori, ci sono fascette stringicavo con chip NFC incorporato. In generale un chip NFC può essere contenuto in qualsiasi supporto, come portachiavi, badge, braccialetti e simili.