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Cartabyte, il progetto per la digitalizzazione archivi comunali

Il progetto Cartabyte rappresenta un'opportunità concreta per la digitalizzazione archivi, una scelta strategica che si inserisce nel più ampio processo di transizione digitale volto a semplificare e modernizzare i processi amministrativi.
Cartabyte, il progetto per la digitalizzazione archivi comunali
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Come cambia il settore edile con la digital transformation?

Il processo di digitalizzazione sta coinvolgendo sempre più settori, tra cui quello dell’edilizia urbanistica, rendendo i processi più efficienti, sicuri e sostenibili nell’ottica di un governo del territorio più moderno e tecnologico che punti a semplificare le pratiche burocratiche e a migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

In generale, la trasformazione digitale nel settore edile mira a rendere più accessibili e facilmente fruibili dati e informazioni, facilitandone la gestione e riducendo i tempi di approvazione dei progetti. 

Tra le principali iniziative volte a promuovere un nuovo modo di pensare, gestire e regolare l’edilizia, c’è la crescente adozione di tecnologie innovative, come la stampa 3D, che permettono di realizzare strutture sempre sicure ed efficienti, riducendo al contempo tempi e costi di costruzione, senza per questo pregiudicare la qualità e la sicurezza delle strutture.

Inoltre, si sta facendo sempre più attenzione alla sostenibilità nel comparto edile. Aumenta, infatti, il numero di aziende che decidono di investire in pratiche e materiali più ecologici per ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni. L’uso di materiali riciclati, come l’acciaio, l’ottimizzazione dell’efficienza energetica e la progettazione orientata alla sostenibilità sono diventati aspetti fondamentali nella realizzazione di nuove opere edilizie.

Anche in questo senso, la digitalizzazione può essere un importante alleato per monitorare e gestire al meglio il consumo energetico degli edifici: basti pensare alle soluzioni di smart building che, grazie a sensori e sistemi di controllo centralizzati, permettono un maggior risparmio energetico e una migliore gestione degli impianti, oltre a garantire un maggiore comfort abitativo.

Ulteriori benefici della digitalizzazione nel settore edile sono legati all’uso di software e applicazioni dedicate alla gestione dei cantieri, che permettono di tenere sotto controllo l’avanzamento dei lavori in modo più efficiente e veloce, facilitando la comunicazione tra tutti gli attori coinvolti nel progetto. Tra questi, si possono citare il BIM (Building Information Modeling) che consente di gestire in modo integrato tutte le informazioni relative a un progetto, e la blockchain, che permette la tracciabilità dei materiali.

In questo contesto, anche la digitalizzazione degli archivi comunali ha un ruolo cruciale, perché rende possibile conservare e gestire in modo sicuro tutta la documentazione urbanistica, rendendola facilmente accessibile. Oltre a semplificare le procedure burocratiche, ciò permette anche di preservare il patrimonio culturale e storico dei territori, facilitando la consultazione delle mappe e dei documenti cartografici.

Digitalizzazione archivi: che cos’è il progetto Cartabyte?

Cartabyte è un progetto della Regione Toscana per la digitalizzazione delle pratiche cartacee prodotte in ambito urbanistico, con particolare riferimento agli strumenti elaborati in base alla normativa nazionale o regionale fino alla vigenza della L.R. 1/2005 compresa.

Il progetto prevede il trattamento di documenti cartacei originali (anche se prodotti in via digitale) e coinvolgerà gli archivi di Regione Toscana e quelli degli enti locali. Il progetto potrà ampliarsi anche alle pratiche di edilizia privata.

Per sostenere i Comuni nel loro programma di digitalizzazione la Regione Toscana ha stanziato 3 milioni di euro. Ogni Comune può chiedere il contributo per un solo progetto, ma sono possibili progetti presentati in partenariato, purché presentati da un solo Comune referente.

Ogni Comune potrà ricevere un contributo massimo di 40mila euro. Per progetti in partenariato, il contributo riconosciuto sarà pari alla somma dei contributi attribuiti a ogni singolo ente. I costi del progetto eccedenti il tetto massimo, dovranno essere coperti da cofinanziamento dell’ente o degli enti partecipanti in partenariato.

L’avviso pubblico per la digitalizzazione archivi è stato pubblicato lo scorso 13 settembre e rimarrà aperto fino al 12 ottobre, termine entro il quale i Comuni dovranno presentare le domande.

Questo progetto è un ulteriore passo avanti nella direzione della modernizzazione e semplificazione dei processi amministrativi, che oltre a rendere più efficiente il governo del territorio, ha l’obiettivo di preservare e valorizzare un importante patrimonio storico e culturale per le comunità.

In aggiunta, la digitalizzazione archivi, grazie alla possibilità di accedere in modo semplice e veloce a documenti e informazioni, favorirà una maggiore trasparenza e accessibilità ai dati.

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