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Guida al DVR: cos’è il Documento di Valutazione dei Rischi e come gestirlo

Il documento permette di identificare e valutare i rischi presenti in azienda e definire le misure di prevenzione e protezione necessarie
Guida al DVR: cos'è il Documento di Valutazione dei Rischi e come gestirlo
Tempo di lettura: 4 minuti

Indice dei contenuti

DVR sicurezza sul lavoro

Il DVR, ovvero Documento di Valutazione dei Rischi, rappresenta un elemento essenziale per la gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo documento ha lo scopo di individuare, analizzare e prevenire i rischi che possono compromettere la salute e la sicurezza dei lavoratori. La corretta redazione e gestione del DVR consente non solo di conformarsi alle normative vigenti, ma anche di creare un ambiente di lavoro più sicuro ed efficiente.

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Cos’è il DVR

Il DVR è un documento obbligatorio previsto dall’art. 28 del D. Lgs. 81/08, indispensabile per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro perché identifica, analizza e valuta i rischi presenti in un’azienda, indicando le misure preventive e protettive necessarie per ridurre al minimo i pericoli per i lavoratori.

Il DVR sicurezza è un adempimento essenziale che serve a:

Allo stesso tempo, il DVR certifica l’impegno dell’azienda nel garantire la sicurezza sul lavoro.

Chi redige il Documento di Valutazione dei Rischi

La redazione del Documento Valutazione dei Rischi spetta al datore di lavoro, ma il processo coinvolge anche altre figure professionali:

  • il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) che affianca il datore di lavoro nell’identificazione e gestione dei rischi;
  • il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) che viene consultato durante la stesura del documento e deve poter accedere al DVR in qualsiasi momento;
  • il Medico Competente (MC) a cui spetta il compito di valutare i rischi specifici per la salute dei lavoratori e predisporre il protocollo di sorveglianza sanitaria.

Quindi, alla domanda: “Chi redige il DVR?” possiamo rispondere che la responsabilità ricade sul datore di lavoro, il quale, tuttavia, si avvale della collaborazione di diverse figure professionali per assicurare un’analisi approfondita e una gestione efficace dei rischi.

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Chi è il responsabile del Documento Valutazione Rischi

Come si è detto, l’onere di redigere il Documento di Valutazione dei Rischi ricade sul datore di lavoro. Tuttavia, non sempre quest’ultimo si occupa personalmente della sua redazione, spesso delegando tale compito a un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), che può essere un consulente esterno o un lavoratore interno con specifiche competenze in materia di sicurezza. Nonostante questo aiuto, la responsabilità legale e decisionale sul contenuto del Documento di Valutazione Rischio rimane esclusivamente del datore di lavoro.

Non a caso, diverse sentenze hanno confermato che, in situazioni di infortuni gravi o fatali, la responsabilità per un’errata valutazione dei rischi ricade sul datore di lavoro, anche nell’ipotesi in cui si sia avvalso del supporto di un RSPP.

Per quali aziende la valutazione dei rischi è obbligatoria

Il Documento Valutazione Rischi è obbligatorio per tutte le aziende con almeno un dipendente, inclusi soci lavoratori, tirocinanti e stagisti. Sono esonerate solo le imprese senza dipendenti, come liberi professionisti e imprese familiari.

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Quando deve essere redatto il DVR aziende

Il datore di lavoro deve redigere il DVR aziendale entro 90 giorni dall’avvio dell’attività e deve aggiornarlo periodicamente. Il Documento Valutazione dei Rischi, infatti, deve essere rielaborato ogni volta che si verificano cambiamenti rilevanti nell’azienda, come modifiche nei processi produttivi o nell’organizzazione del lavoro che possano influenzare la salute e la sicurezza dei lavoratori. Altri fattori che richiedono una revisione del DVR includono variazioni nell’organigramma aziendale, nuove nomine, richieste di aggiornamento da parte della sorveglianza sanitaria o l’introduzione di nuove disposizioni legislative. L’aggiornamento deve avvenire entro trenta giorni dalla realizzazione di tali modifiche.

Dove si conserva il DVR

Il DVR azienda deve essere conservato in azienda, in formato cartaceo o digitale, e deve essere sempre disponibile per eventuali ispezioni da parte di enti come ASL, INPS, INAIL o Vigili del Fuoco.

Il documento deve riportare la firma del datore di lavoro e la data certa per attestare la sua validità legale.

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Documenti Valutazione dei Rischi: contenuto

Il DVR deve contenere un’analisi dettagliata di tutti i rischi presenti nell’ambiente lavorativo, inclusi quelli legati alle attrezzature, alle sostanze chimiche e alla disposizione dei luoghi di lavoro. Deve considerare anche i rischi specifici per determinate categorie di lavoratori, come quelli esposti a condizioni particolari, tra cui quelli correlati allo stress lavoro-correlato, quelli riguardanti le lavoratrici in gravidanza e le differenze di genere, età o provenienza geografica.

Oltre alla valutazione dei rischi, il documento deve includere:

  • una relazione esplicativa sui criteri usati per la valutazione dei rischi;
  • le misure di prevenzione e protezione adottate, comprese le dotazioni di dispositivi di protezione individuale;
  • un piano per il miglioramento della sicurezza nel tempo;
  • le procedure operative per l’attuazione delle misure di sicurezza e l’assegnazione delle responsabilità;
  • i nominativi delle figure coinvolte nella sicurezza aziendale, tra cui il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e il Medico Competente;
  • l’elenco delle mansioni che comportano esposizione a rischi particolari, richiedendo specifiche competenze e formazione.

DVR e sicurezza in cantiere

La valutazione dei rischi non riguarda solo gli uffici o le fabbriche, ma è fondamentale anche per la sicurezza in cantiere. Nei cantieri, i rischi sono elevati e devono essere adottate misure specifiche per proteggere i lavoratori da cadute, crolli, esposizione a sostanze pericolose e altri pericoli tipici del settore.

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DVR standardizzato

Per le aziende con meno di 10 lavoratori il DVR può essere redatto con una procedura standardizzata, prevista dall’art. 29 del D. Lgs. 81/08. Questo metodo semplificato prevede l’uso di check-list per individuare i rischi e garantisce la conformità agli obblighi di legge.

Il DVR standardizzato può applicarsi anche alle aziende fino a 50 dipendenti, a eccezione di quelle che presentano particolari condizioni di rischio, come le aziende che rientrano nel campo di applicazione dei cantieri temporanei o mobili o quelle nelle quali vi è esposizione all’amianto.

Documentazione Valutazione dei Rischi e patente a crediti

Il Documento di Valutazione dei Rischi è anche un requisito per la patente a crediti, necessaria in alcuni settori per operare in conformità con la normativa sulla sicurezza sul lavoro. L’adozione del DVR può portare all’ottenimento di crediti aggiuntivi, premiando le aziende che dimostrano un impegno concreto nella sicurezza.

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