Global Digital Compact (GDC) significa letteralmente Accordo Digitale Globale ed è un’iniziativa lanciata dal segretario generale dell’ONU, António Guterres, nel report Our Common Agenda, pubblicato il 21 settembre 2021.
Il suo obiettivo, infatti, è raggiungere un’intesa mondiale sulle tecnologie digitali, all’insegna della condivisione, della libertà e della sicurezza.
A cosa serve il Global Digital Compact
Il Global Digital Compact nasce dalla considerazione che, oltre a rappresentare un’enorme opportunità – anche per centrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’ONU nell’Agenda 2030 – se usate in maniera impropria le tecnologie digitali possono alimentare divisioni tra gli Stati, minare i diritti umani e accrescere le disuguaglianze.
Quindi, secondo l’ONU per ottenere i benefici della trasformazione digitale, riducendone i rischi, è indispensabile il ruolo della cooperazione internazionale, chiamata a stabilire dei principi condivisi utili a costruire un futuro digitale aperto, libero e sicuro per tutti.
Cosa prevede il Global Digital Compact
Il Global Digital Compact punta a mettere d’accordo gli Stati del mondo su principi e regole da rispettare nella gestione e nello sviluppo delle tecnologie digitali.
La discussione su questi principi e queste regole viene svolta durante delle consultazioni che coinvolgono le Nazioni Unite, i Governi, il settore privato e la società civile.
In Italia la discussione sulle regole della tecnologia digitale del futuro è stata moderata dall’Internet Governance Forum, che ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere suggerimenti e idee, che si è chiusa il 28 febbraio 2023.
In aggiunta alle consultazioni, anche un singolo cittadino può inviare le sue proposte direttamente all’ONU, tramite questa pagina dedicata all’iniziativa. In questo caso la scadenza è il 3o aprile 2023.
Quali sono i punti del Global Digital Compact
Con il GDC gli Stati sono chiamati a trovare un accordo su 7 temi elencati dal segretario dell’Onu nel suo report Our Common Agenda.
1. Connettere tutte le persone a Internet, comprese tutte le scuole.
2. Evitare la frammentazione di Internet (ovvero evitare che singoli Stati impediscano o limitino l’accesso dei propri cittadini a Internet, oppure che creino delle Reti nazionali isolate dal resto del mondo digitale).
3. Proteggere i dati personali.
4. Applicare i diritti umani anche online.
5. Introdurre criteri di responsabilità, per contrastare la discriminazione e i contenuti fuorvianti.
6. Promuovere la regolamentazione dell’intelligenza artificiale.
7. I beni comuni digitali come bene pubblico globale.
Oltre a questi 7 pilastri indicati da Guterres, le organizzazioni e i singoli cittadini possono suggerire altre questioni da includere nel Global Digital Compact.
Cos’è il Summit del Futuro
Secondo la roadmap fissata dall’Onu, il Global Digital Compact dovrà essere sottoscritto il 22 e 23 settembre 2024, durante il cosiddetto Summit del Futuro, indetto dal segretario generale dell’Onu per discutere non solo di digitale, ma di tutti i temi più importanti per il futuro del mondo.
Il summit del futuro si svolgerà a New York presso la sede delle Nazioni Unite e riunirà: Stati membri, agenzie Onu, Ong (organizzazioni non governative), Osc (organizzazioni della società civile), istituzioni accademiche, settore privato e giovani.
Global Digital Compact, un percorso partito nel 2018
› Luglio 2018 – Il segretario generale ONU nomina l’High Level Panel on Digital Cooperation, formato da 20 esperti indipendenti e presieduto da Melinda Gates (Bill & Melinda Gates Foundation) e Jack Ma (Alibaba Group).
› 12 giugno 2019 – Rapporto dell’High Level Panel on Digital Cooperation. Il report esplora come le tecnologie digitali possano aiutare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030. Il rapporto fornisce 5 raccomandazioni su come affrontare l’impatto della digitalizzazione.
› 29 maggio 2020 – Rapporto del segretario Onu, con una roadmap per la cooperazione digitale che ripropone le 5 raccomandazioni del Panel.
› 21 settembre 2020 – Una risoluzione Onu impegna l’assemblea generale ad aumentare la cooperazione digitale, anche per accelerare il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Si annuncia una piattaforma per permettere a tutti gli stakeholders di partecipare a tale processo.
› 21 settembre 2021 – Il segretario generale Guterres pubblica il suo report “Our Common Agenda”. Nel report si propone un Global Digital Compact, da sottoscrivere nel 2024 durante il Summit del Futuro.