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Chi è il Chief AI Officer e qual é il suo ruolo in azienda?

L’impiego sempre crescente dell’Intelligenza Artificiale nelle aziende ha creato una nuova figura professionale, quella del Chief AI Officier, il cui compito è supervisionare l’implementazione dell’AI all’interno dell’organizzazione in modo da sfruttarne tutte le potenzialità e trarre da essa il massimo vantaggio.
Chi è il Chief AI Officer e qual é il suo ruolo in azienda?
Tempo di lettura: 3 minuti

Indice dei contenuti

Intelligenza artificiale: come cambia il lavoro nelle aziende

L’avvento dell’intelligenza artificiale (AI) sta radicalmente cambiando il modo di operare delle aziende.

Inizialmente l’AI è stata usata in aree come la manutenzione predittiva, per mantenere in buono stato di funzionamento macchinari, impianti e apparecchiature e ridurre i guasti e le interruzioni dell’attività produttiva, o negli e-commerce per monitorare e comprendere il comportamento di acquisto dei clienti, o ancora per automatizzare i processi manuali.

In tempi più recenti, la comparsa dell’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI), cioè di sistemi di intelligenza artificiale capaci di generare nuovi dati o creare nuove versioni di dati già esistenti producendo testi, immagini, video e audio simili a quelli prodotti da un essere umano, ne ha esteso notevolmente i campi di applicazione.

Nelle imprese, infatti, l’IA generativa si può usare:

  • per scrivere i testi di cataloghi, blog e siti web
  • per la gestione dei reclami nel customer service
  • per velocizzare i processi decisionali del marketing, grazie all’analisi di una notevole mole di dati sulle caratteristiche e i comportamenti di acquisto dei consumatori
  • per scrivere il codice e svolgere le successive fasi di test di un software
  • per accelerare la progettazione di un prodotto, nell’area ricerca e sviluppo.

L’Intelligenza Artificiale nelle sue diverse forme è una vera e propria rivoluzione per le imprese e offre un’opportunità senza precedenti per migliorare l’efficienza, l’innovazione e la competitività in tutti i settori. Le aziende ne sono ben consapevoli tanto che, secondo i dati dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, presentati il 1° febbraio scorso, 6 grandi aziende su 10 hanno già avviato qualche progetto in tal senso.

Chief AI Officer: chi è e cosa fa

Se l’Intelligenza Artificiale assume un ruolo sempre più importante, nelle imprese nasce la necessità di avere una figura capace di supervisionare la sua implementazione nell’organizzazione: è questo il compito del Chief AI Officer (CAIO), una figura che deve conoscere gli aspetti tecnici dell’Intelligenza Artificiale per individuarne gli impieghi più vantaggiosi per l’azienda.

Il Chief AI Officer progetta, gestisce e promuove tutte le attività aziendali in qualche modo collegate all’Intelligenza Artificiale. Innanzitutto, partendo dall’analisi della situazione aziendale, il CAIO deve capire in quali ambiti è conveniente implementare l’AI e con quali investimenti, cercando di comprendere gli impatti sull’intera attività. Successivamente, il CAIO deve tenere sotto controllo i risultati ottenuti individuare le aree di miglioramento, per sfruttare al massimo il potenziale dell’Intelligenza Artificiale. Sempre il CAIO dirige tutte le fasi di progettazione, sviluppo, implementazione e monitoraggio dei modelli e delle applicazioni di AI e si occupa della gestione dei rapporti con i fornitori di tali tecnologie, della definizione dei flussi di lavoro, degli standard e delle migliori pratiche per lo sviluppo e l’uso dell’Intelligenza Artificiale.

Tra i suoi compiti vi è anche quello di automatizzare le attività e i flussi di lavoro ripetitivi riducendo così i tempi necessari per il loro svolgimento, con un impatto positivo sui costi aziendali, permettendo ai dipendenti di occuparsi delle attività di livello superiore.

Chief AI Officier: quali competenze deve avere

Il Chief AI Officer deve avere delle competenze molto vaste. Tra queste vi sono, ovviamente, conoscenze legate al mondo dell’AI, del machine learning, delle reti neurali, del NLP, del computer vision. Esse sono fondamentali per permettergli di dialogare con il reparto IT, con il quale si troverà a confrontarsi per valutare e sviluppare i progetti fondati sull’AI. Ma queste competenze non sono sufficienti: a esse, infatti, si devono affiancare nozioni di amministrazione aziendale. Il CAIO deve conoscere il modello di business dell’azienda, la sua struttura organizzativa, avere competenze di marketing e di finanza: solo così può capire come l’AI può portare benefici ed essere integrata nei processi aziendali.

Tra le sue competenze non dovranno mancare nozioni di diritto: l’Intelligenza Artificiale si basa sull’analisi di grandi quantitativi di dati ed è compito del CAIO garantire il rispetto delle norme relative al loro trattamento, quelle in materia di privacy, nonché dei principi fondamentali dell’etica nell’uso di questa tecnologia.

Inoltre il Chief AI Officer deve avere buone doti di comunicazione e di leadership. Egli è chiamato a lavorare a stretto contatto con il dipartimento IT, ma dovrà collaborare  anche con altri dipartimenti per garantire che le soluzioni AI siano integrate in modo efficace nei processi aziendali e per assicurare che i dipendenti ne comprendano e sfruttino al meglio le potenzialità. Nei confronti di questi ultimi, si troverà a dover dissipare i dubbi di coloro che vedono minacciato il proprio posto di lavoro dalle nuove tecnologie e dovrà essere capace di creare consenso e favorire il cambiamento nell’impresa. Spetterà a lui persuadere tutti gli stakeholders circa l’importanza di una strategia fondata sull’adozione dell’Intelligenza Artificiale per essere più competitivi sul mercato.

Pertanto, la scelta dell’azienda deve ricadere su una persona con un elevato livello di competenze nel campo dell’AI, ma che sia anche capace di guidare la trasformazione dell’intera azienda in modo da modernizzare tutti i processi. 

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