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La firma elettronica in giro per il mondo

Quali sono le principali legislazioni mondiali sulla firma elettronica
Mappamondi di carta per indicare la firma elettronica nel mondo.
Tempo di lettura: 4 minuti

Indice dei contenuti

La presenza di legislazioni e regolamenti sulla firma elettronica nel mondo ha un ruolo importante per consentire ad aziende e professionisti di sottoscrivere digitalmente contratti e documenti con la certezza della piena validità legale.

Sono più di 60 i Paesi che hanno una normativa in materia di firme elettroniche e transazioni digitali. Questa azione legislativa è stata fondamentale per la digitalizzazione del commercio internazionale e dei servizi transnazionali. Ma siamo solo all’inizio. Il numero di Paesi che hanno una qualche forma di legislazione in materia di firme elettroniche continua a crescere ogni anno.

Nell’immagine che segue sono riportati tutti i Paesi che finora hanno adottato una qualche forma di legislazione in materia di firma elettronica:

Nuvola con i nomi dei Paesi nel mondo con legislazione sulla firma elettronica.

In questo articolo riportiamo quali sono le normative sulla firma elettronica dei principali Paesi al mondo.

La firma elettronica negli Stati Uniti

Electronic Signatures in Global and National Commerce Act

Emanata nel giugno del 2000, l’E-Sign Act è stata la prima legge federale degli Stati Uniti a garantisce validità ai contratti sottoscritti digitalmente. Stabilisce che le firme digitali sui documenti informatici hanno valore legale.

Uniform Electronic Transactions Act – UETA

L’UETA è stato proposto dalla Conferenza nazionale dei commissari sulle leggi statali uniformi. Il suo scopo è armonizzare le leggi dei diversi stati USA in materia di firma elettronica e conservazione di documenti. L’UETA è spesso preso ad esempio come legge che protegge l’applicabilità giuridica degli accordi elettronici.

La firma elettronica in Canada

Personal Information Protection and Electronic Documents Act

La legge sulla tutela delle informazioni personali e sui documenti elettronici del Canada, meglio conosciuta come PIPEDA, stabilisce come i dati dei consumatori dovrebbero essere trattati in materia di privacy e sicurezza. La legge ha lo scopo di promuovere l’e-commerce, aumentando la fiducia dei consumatori nei rapporti con le imprese del settore privato canadese.

La firma elettronica in Australia

Electronic Transactions Act 1999

L’Electronic Transactions Act dell’Australia fornisce un quadro normativo che facilita l’uso e assicura la validità delle transazioni elettroniche. Questo atto è stato modificato nel 2011, aumentando le tutele per consumatori e imprese.

La firma elettronica nell’Unione Europea

Direttiva Europea 199/93/EC 

La direttiva europea 199/93/EC  è stata la prima normativa su larga scala sulla firma elettronica a entrare in vigore nell’UE. La direttiva è simile all’E-Sign Act degli USA. Protegge imprese e consumatori che decidono di concludere affari online usando firme elettroniche e documenti digitali.

La firma elettronica nel Regno Unito

Electronic Communications Act 2000

Sulla base del quadro previsto dalla direttiva UE 199/93/EC, la legge sulle comunicazioni elettroniche del Regno Unito fornisce garanzie per la validità legale della firma elettronica per quanto riguarda i servizi di crittografia, le comunicazioni elettroniche e la memorizzazione dei dati di persone che risiedono in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord.

Electronic Signatures Regulations 2002

L’Electronic Signatures Regulations 2002 è stato redatto di pari passo con l’Electronic Communications Act del 2000 in attuazione del recepimento della Direttiva UE del 1999. Sulla base dei regolamenti del 2002, una firma elettronica nel Regno Unito è definita come “dati in formato elettronico allegati o associati logicamente ad altri dati elettronici e che servono come metodo di autenticazione”. La norma si concentra sulla funzione di autenticazione informatica, indipendentemente dalla tecnologia usata.

La firma elettronica in India

Information Technology Act 2000

L’Information Technology Act dell’India, noto anche come IT Act o ITA-2000, è stato introdotto per rispondere alle crescenti preoccupazioni delle imprese che effettuano transazioni on-line in India. La legge prevede il riconoscimento legale per i documenti elettronici e le firme digitali ed è stata emendata dal parlamento indiano nel 2008.

La firma elettronica in Giappone

Act on Electronic Signatures and Certification Business

La maggior parte dei regolamenti di firma elettronica del Giappone derivano dalla legge sulle firme elettroniche e attività di certificazione (Act on Electronic Signatures and Certification Business). La legge promuove l’uso di documenti elettronici e afferma che le firme elettroniche sono importanti per l’economia della nazione e per la qualità della vita dei cittadini.

La firma elettronica in Cina

Electronic Signature Law of the People’s Republic of China

Adottata nel 2004, la Legge sulla firma elettronica della Repubblica Popolare Cinese mira a standardizzare il modo in cui le firme elettroniche sono create in Cina e a tutelare chi esegue transazioni on-line, fornendo il quadro necessario per garantire che le firme elettroniche siano giuridicamente vincolanti.

La firma elettronica in Nuova Zelanda

Electronic Transactions Act 2002

Quando è diventato effettivo nel 2003, l’Electronic Transactions Act 2002 della Nuova Zelanda ha riconosciuto il ruolo importante che l’e-commerce e le firme elettroniche giocheranno nell’economia futura del Paese. Per favorire ciò, la legge prevede tutele per i consumatori e le imprese e consente la comunicazione elettronica tra le imprese e il governo.

La firma elettronica per l’O.N.U.

UNCITRAL Model Law on Electronic Signatures

Molti Paesi che nel mondo hanno adottato una legislazione sulla firma elettronica lo hanno fatto seguendo l’UNCITRAL Model Law on Electronic Signatures (MLES).
Si tratta di Linee Guida adottate nel 2001, che i legislatori nazionali possono adottare per le proprie leggi sulla firma elettronica. La MLES è tecnologicamente neutrale e non discriminatoria e si concentra principalmente sui certificati usati nella creazione di una firma elettronica piuttosto che sulle differenze tra i diversi Paesi.

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