L’approccio One Health e la leva digitale per ridisegnare il sistema sanitario nazionale italiano. Sarà questo il tema al centro della sesta edizione di FORUM PA Salute, prevista il 27 e 28 ottobre prossimi.
La crisi sanitaria da Covid-19 ha fatto emergere le debolezze del sistema sanitario nazionale italiano, apparso impreparato per affrontare l’emergenza. Per superare le criticità bisogna ripensare il modello di assistenza che metta insieme approccio One Health e digitale. Tale espressione indica una visione olistica del concetto di salute, secondo cui la salute dell’uomo, la salute degli animali e quella dell’ambiente sono interconnesse. Questo legame richiede quindi un modello sanitario basato sull’integrazione di diverse discipline.
Un sistema interconnesso richiede politiche interdisciplinari e intersettoriali, ma per realizzarle è fondamentale la leva digitale. Tale approccio si deve tradurre in azioni concrete per avere un sistema sanitario integrato e digitalizzato, in cui processi clinici, stili di vita, scelte alimentari e sostenibilità ambientale siano interconnessi.
PNRR e One Health: un’opportunità da non perdere
Nella Missione 6 il PNRR stanzia 15,63 miliardi per interventi sulla salute. Grazie a questi fondi l’Italia ha un’occasione irripetibile per ripensare il sistema sanitario nazionale in chiave digitale. La digitalizzazione è il filo rosso che tiene insieme tutti gli interventi previsti nel PNRR nel capitolo dedicato alla salute. Ne sono convinti i rappresentanti di FPA e P4I, che il 27 e 28 ottobre prossimi terranno la sesta edizione di FORUM PA Salute. Il titolo è “One Health, digital” per sottolineare che solo la digitalizzazione può attuare un sistema sanitario integrato e ispirato al principio One Health.
Durante il webinar di presentazione dello scorso 27 luglio il presidente di FPA Carlo Mochi Sismondi ha illustrato i contenuti della Missione 6 del PNRR, mentre Simona Solvi di P4I ha anticipato i temi della manifestazione.
“La rivoluzione digitale che negli anni scorsi ha interessato già altri settori – ha detto Simona Solvi – ora sta investendo la sanità. Questa onda digitale va gestita e dobbiamo capire come le nuove tecnologie impatteranno sul sistema della salute e sull’industria della sanità”.
I dati del Politecnico di Milano per spiegare i limiti della sanità digitale in Italia
Durante il webinar sono stati riportati i dati di una rilevazione condotta tra 60 direttori di strutture sanitarie dall’Osservatorio del Politecnico di Milano per l’innovazione digitale in sanità, utili a capire cosa ha frenato finora lo sviluppo digitale della sanità. Per il 78% degli intervistati, il principale freno è stata la scarsità di fondi a disposizione; il 53% ha indicato la difficile integrazione dei sistemi informatici con soluzioni già presenti; il 37% lamenta una cultura digitale limitata; il 35% lamenta la mancanza di competenze per utilizzare gli strumenti digitali.
One Health e digitale, quali sono gli ingredienti della salute globale
“Per riuscire a coniugare l’approccio One Health con la leva digitale – afferma ancora Simona Solvi – sarà necessario mettere insieme e far convergere diversi elementi”.
Questi elementi sono:
- cultura: sarà necessario un cambiamento culturale di tutti gli attori per attuare un nuovo modello di sanità
- competenze: medici e pazienti dovranno sviluppare nuove competenze digitali, ma anche nuove capacità relazionali
- governance: Governo e Regioni dovranno garantire uniformità di accesso alle prestazioni
- dati: i dati saranno sempre più raccolti e trasmessi in maniera digitale, aiutando a prendere decisioni su larga scala
- risorse: le risorse del PNRR dovranno servire a far evolvere processi, competenze e modelli di cura
- valutazione: i risultati ottenuto dai progetti di successo dovranno essere misurati rispetto ai benefici che portano all’intero sistema