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Registrazione marchio: perché conviene

Come garantirsi l'uso esclusivo di un marchio e tutelarsi da imitazioni e contraffazioni
Quali sono le caratteristiche di un marchio registrato?
Tempo di lettura: 3 minuti

Indice dei contenuti

Quali sono le caratteristiche di un marchio registrato

Per un’attività che si affaccia su un mercato globalizzato, in cui è sempre più difficile distinguersi, la registrazione di un marchio è uno degli investimenti più importanti: si  tratta di un’operazione che garantisce all’impresa titolare un diritto di esclusiva sull’utilizzo del marchio depositato, tutelandolo da imitazioni e contraffazioni.

Il marchio è un segno distintivo che serve a identificare e distinguere i prodotti o servizi di un’impresa da quelli della concorrenza e per poter essere registrato deve rispettare i tre requisiti illustrati nel Codice della proprietà industriale (CPI):

  • Novità: secondo l’art.12 del CPI non possono costituire oggetto di registrazione come marchio di impresa i segni identici o simili ad un segno già noto come marchio e utilizzato per contraddistinguere prodotti o servizi affini a quelli per i quali si chiede la registrazione;
  • Capacità distintiva: l’art, 13 del CPI chiarisce che il segno non può:
    • consistere esclusivamente in segni divenuti di uso comune nel linguaggio corrente o negli usi costanti del commercio (ad esempio: parole come “super” o “extra”);
    • essere costituito esclusivamente dalle denominazioni generiche di prodotti o servizi o da indicazioni descrittive che ad essi si riferiscono (ad esempio: “espresso” per le macchine da caffè).

  • Liceità e diritto di terzi: i segni, ai sensi dell’art.14 del CPI, non possono essere contrari alla legge, all’ordine pubblico o al buon costume e non devono ingannare il pubblico, in particolare sulla provenienza geografica, sulla natura o sulla qualità dei prodotti o servizi. Inoltre, non possono costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa i segni il cui uso costituirebbe violazione di un diritto di autore, di proprietà industriale o altro diritto esclusivo di terzi.

Gli articoli 25 e 26 del CPI, invece, disciplinano la nullità e la decadenza del marchio che in alcuni casi possono riguardare soltanto una parte dei prodotti o dei servizi per i quali il marchio è stato registrato.

Come registrare un marchio

Prima di registrare un marchio è consigliabile effettuare una ricerca di anteriorità attraverso la banca dati dell’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) o la piattaforma multilingue TMview, che raccoglie le informazioni sui marchi a livello mondiale, per evitare che lo stesso entri in conflitto con altri marchi già registrati o in attesa di registrazione. È importante ricordare che l’accesso al portale UIBM è consentito solo tramite modalità di autenticazione basata su SPID.

La domanda di registrazione può essere presentata attraverso due modalità:

  • Cartacea: a mezzo posta raccomandata A/R all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi o con deposito presso la Camera di Commercio di riferimento;
  • Telematica: tramite i servizi di deposito online dell’UIBM.

La domanda può essere depositata sia a nome di una persona fisica che di una persona giuridica e deve contenere i seguenti dati:

  • Nome, cognome e recapiti del richiedente;
  • La rappresentazione del marchio con l’indicazione della tipologia di marchio che si intende tutelare;
  • La classe, o le classi, di prodotti e servizi che caratterizzano il marchio.

La tutela di un marchio si applica solo nel Paese o nell’area geografica dove lo stesso è stato registrato ed è pari a dieci anni a decorrere dalla data di deposito. Il periodo di tutela può essere rinnovato per i successivi dieci anni, pagando le relative tasse di rinnovo.

Quanto costa registrare un marchio

Il costo della registrazione di un marchio varia in base al tipo di marchio. Nel momento in cui scriviamo questo articolo, i costi sono i seguenti:

  • Marchio Nazionale:
    • 101,00 euro: tassa di registrazione comprensiva di 1 classe;
    • 34,00 euro: per ogni classe aggiunta;
    • 67 euro: tassa di registrazione comprensiva di 1 classe.

  • Marchio Comunitario:
    • Prima classe: 850 euro;
    • Seconda classe: 50 euro;
    • Terza classe: 150 euro;
    • Quarta classe e tutte le classi successive: 150 euro.

  • Marchio Internazionale:
    • 653 franchi svizzeri se il marchio viene riprodotto in bianco e nero;
    • 903 franchi svizzeri se il marchio viene riprodotto a colori.

Vanno aggiunti anche 100 franchi svizzeri per ogni Paese designato tra quelli aderenti all’Accordo di Madrid, mentre per i Paesi aderenti solo al Protocollo di Madrid viene applicata una tassa individuale diversa per ciascun Paese.

Perché conviene registrare un marchio

La registrazione di un segno distintivo non è obbligatoria ma fortemente consigliata perché attribuisce al titolare un diritto di esclusiva all’interno del territorio nel quale il marchio è stato depositato e ne impedisce l’uso non autorizzato da parte di terzi.

Inoltre, non va dimenticato che un marchio registrato rafforza la Brand Reputation, accresce il valore del brand nel tempo, può essere utilizzato per accedere a fonti di finanziamento, come mutui o leasing, e una volta messo in sicurezza evita il rischio di contestazioni da parte dei concorrenti.

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