Threat Intelligence cos’è e a che cosa serve
Lo scenario delle minacce informatiche sta diventando sempre più complesso ed evoluto, e la Cyber Threat Intelligence (CTI) è un processo essenziale per identificare le minacce emergenti e comprenderne il ruolo nello schema generale della sicurezza.
Che cos’è la Threat Intelligence? È la società americana di consulenza e ricerca Gartner a fornire una definizione puntuale e accurata di questa disciplina, identificandola come “La conoscenza basata su prove, compresi contesto, meccanismi, indicatori, implicazioni e suggerimenti pratici, di una minaccia o di un pericolo esistente o emergente per le risorse. Tale conoscenza può essere utilizzata per indirizzare il processo decisionale di risposta alla minaccia o al pericolo in questione”.
In altre parole, la Cyber Threat Intelligence è un tipo di intelligence dedicata alla protezione dei dati. Consiste nella raccolta di informazioni utili a delineare in modo dettagliato le minacce informatiche che colpiscono o potrebbero colpire un’organizzazione, prevedendo eventuali rischi e vulnerabilità. L’obiettivo è offrire alle aziende una panoramica completa sulle attività cybercriminali per permettere loro di prendere le contromisure necessarie al fine di proteggere i dati e le infrastrutture critiche.
La Threat Intelligence è quindi un’attività fondamentale nella strategia di sicurezza aziendale, in quanto fornisce agli addetti alla sicurezza informatica un quadro dettagliato delle minacce per agire in modo proattivo e identificare le vulnerabilità prima che esse vengano sfruttate da malintenzionati. Un’organizzazione che si occupa
Il mercato della CTI è in rapida crescita, e per monitorare costantemente i diversi livelli di minaccia e prendere rapidamente decisioni informate, le aziende possono scegliere di implementare una Threat Intelligence Platform che permette di gestire in modo centralizzato la raccolta, l’analisi e la gestione dei dati relativi a minacce esistenti o emergenti. La piattaforma può anche analizzare i dati per individuare le anomalie ed effettuare una previsione di rischio basata sui modelli di attacco, fornendo così alle organizzazioni informazioni utili su come prepararsi in modo da prevenire e contrastare eventuali incidenti.
Un dato particolarmente interessante sulla crescita della CTI emerge da una ricerca di Markets and Markets: si prevede che il valore del mercato globale è destinato a passare dai 11,6 miliardi di dollari del 2022 a ben 15,8 miliardi nel 2026, con una crescita annuale del 6,5%.
In conclusione, la Cyber Threat Intelligence può essere considerata come un elemento cruciale delle strategie di cyber security attualmente in uso. Gli strumenti di Threat Intelligence possono infatti fornire un quadro chiaro delle minacce esistenti e del loro impatto sul business, offrendo così le conoscenze necessarie per prendere decisioni volte a difendere l’organizzazione da eventuali attacchi.
Qual è la struttura della Cyber Threat Intelligence?
Per comprendere meglio la CTI e prendere in considerazione il suo impiego nelle strategie di cyber security, è utile conoscere i cinque elementi chiave che la compongono:
- Raccolta di informazioni e dati: si raccolgono dati da fonti esterne, quali blog, documenti di intelligence digitale e network di sicurezza per poi individuare le potenziali minacce;
- Analisi della minaccia: una volta raccolti i dati, vengono analizzati per rilevare le minacce e comprendere il loro impatto sul sistema, individuando, ad esempio, quali sono le probabilità di essere il bersaglio di un attacco di tipo Ransomware;
- Definizione degli Indicatori di Compromissione (IoC): una volta raccolti ed analizzati i dati, vengono definiti gli Indicatori di Compromissione come parte del processo di identificazione della minaccia. Con l’acronimo IoC si indicano tutti gli elementi, quali URL, IP e hash di file che possono essere utilizzati per identificare una minaccia;
- Gestione del rischio: in questa fase, vengono identificati gli strumenti da mettere a disposizione per gestire le minacce e prevenirne l’impatto sugli asset;
- Monitoraggio e reporting: infine, i dati raccolti vengono monitorati costantemente per rilevare le minacce emergenti e assicurarsi che l’organizzazione sia pronta ad affrontarle. I risultati dell’analisi vengono poi pubblicati in forma di report per offrire alle organizzazioni un quadro completo del livello di minaccia.
Queste cinque fasi contribuiscono a mantenere un livello ottimale di sicurezza informatica all’interno di un’organizzazione, offrendo così un maggiore grado di protezione contro gli attacchi informatici.
Strategica, operativa e tattica: le tre tipologie di Threat Intelligence
Come abbiamo già detto, il cuore della Threat Intelligence è la raccolta e l’analisi d’informazioni, che vengono poi utilizzate per costruire una strategia di difesa efficace.
Ma cosa rende diversa la CTI da un semplice monitoraggio della sicurezza? La risposta sta nel fatto che l’analisi delle informazioni può essere suddivisa in tre differenti livelli, ognuno dei quali fornisce informazioni di diverso tipo da utilizzare a seconda della necessità:
- Threat Intelligence strategica: comprende analisi approfondite sulle minacce specifiche, le relative vulnerabilità e la possibile prevenzione. La Threat Intelligence strategica fornisce un quadro generale della sicurezza informatica all’interno dell’azienda, aiutando ad individuare le possibili vulnerabilità e formulare un piano di difesa;
- Threat Intelligence tattica: in questo caso, l’analisi si concentra sullo sviluppo delle minacce specifiche e dei loro effetti, per poter meglio prevedere i possibili scenari di attacco. La Threat Intelligence tattica è utile per pianificare le contromisure più adatte ed eventualmente contenere un attacco in corso. In questa fase si individuano gli Indicatori di Compromissione (IOC) comuni a tutti gli attacchi e si prendono decisioni più mirate per limitare i danni;
- Threat Intelligence operativa: si occupa di monitorare costantemente lo stato attuale delle minacce, rilevando le nuove tendenze e le vulnerabilità. La Threat Intelligence operativa fornisce informazioni sulle metodologie utilizzate dagli hacker, quali tecniche e strumenti.
CyberExpert: la soluzione Namirial per la Cyber sicurezza
Una strategia di Cyber security è essenziale per proteggere un’organizzazione da eventuali minacce informatiche e deve basarsi sul giusto set di strumenti e processi per rilevare, classificare e mitigare in modo proattivo le minacce informatiche.
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