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Bilancio di Sostenibilità: cos’è, per chi è obbligatorio e come genera un vantaggio competitivo

Fondamentale per comunicare l'impegno dell'azienda verso ambiente, società e governance (ESG), il bilancio di sostenibilità migliora la reputazione e attrae investitori
Bilancio di Sostenibilità: cos'è, per chi è obbligatorio e come genera un vantaggio competitivo
Tempo di lettura: 3 minuti

Indice dei contenuti

Bilancio di sostenibilità: uno strumento chiave per la crescita responsabile

Il Bilancio di sostenibilità rappresenta oggi uno strumento fondamentale per le aziende che desiderano comunicare in modo trasparente il proprio impegno nei confronti dell’ambiente, della società e della governance. Non si tratta solo di un obbligo normativo per alcune realtà, ma di una leva strategica per migliorare la reputazione aziendale, rafforzare le relazioni con gli stakeholder e attrarre investitori. In un mercato sempre più attento ai temi ESG, integrare la sostenibilità nella gestione aziendale significa posizionarsi come leader responsabili e innovativi.

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Bilancio sostenibilità: cos’è e perché è cruciale per le imprese

Il Bilancio di sostenibilità è un documento che descrive l’impegno di un’azienda nei confronti della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Esso rappresenta una fotografia dettagliata delle politiche e delle azioni intraprese per ridurre l’impatto ambientale, promuovere il benessere sociale e garantire una governance aziendale trasparente ed efficace.

Nato come strumento volontario, nel tempo il Bilancio di sostenibilità è diventato obbligatorio per diverse categorie di imprese. Questa forma di rendicontazione aiuta le aziende a comunicare con trasparenza le proprie performance non finanziarie agli stakeholder, tra cui investitori, clienti, dipendenti e autorità di regolamentazione.

Differenze tra Bilancio di sostenibilità e altre forme di rendicontazione

Esistono diverse forme di rendicontazione non finanziaria che possono essere adottate dalle aziende in base agli obiettivi e alle normative di riferimento. Il Bilancio ambientale si concentra esclusivamente sugli impatti ecologici delle attività aziendali, monitorando le emissioni, il consumo di risorse e le strategie di mitigazione dell’impatto ambientale. Il Bilancio sociale, invece, riguarda le pratiche di responsabilità sociale dell’impresa, analizzando l’impatto sulle comunità locali, sui dipendenti e sugli stakeholder sociali.

Il Bilancio ESG (Environmental, Social, and Governance) si focalizza sulla gestione integrata di questi tre aspetti, fornendo informazioni utili per investitori e stakeholder finanziari. La Dichiarazione non finanziaria (DNF) è un obbligo imposto dalla normativa europea per le grandi aziende e riguarda la divulgazione di dati sulle performance ambientali, sociali e di governance, spesso con una prospettiva più orientata alla conformità normativa rispetto al Bilancio di sostenibilità.

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Bilancio di sostenibilità obbligatorio: le aziende coinvolte

L’obbligatorietà della rendicontazione di sostenibilità è stata introdotta in Europa con la Direttiva 2014/95/UE (NFRD – Non-Financial Reporting Directive), successivamente ampliata dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) entrata in vigore il 1° gennaio 2023.

Secondo quando disposto dalla NFRD, la redazione del Bilancio di sostenibilità è obbligatoria per le grandi aziende di interesse pubblico con più di 500 dipendenti (società quotate in borsa, banche, compagnie di assicurazione e altre aziende designate come di interesse pubblico dagli stati membri dell’Ue).

La CSRD ha esteso progressivamente l’obbligo di redigere la rendicontazione di sostenibilità a:

  • tutte le grandi aziende, sia quotate che non quotate, con un numero di dipendenti superiore a 250 e un fatturato annuo superiore a 40 milioni di euro o un totale di bilancio superiore a 20 milioni di euro;
  • tutte le aziende quotate nei mercati regolamentati dell’UE, con la sola eccezione delle micro-imprese;
  • le aziende di paesi extra-UE che generano fatturato sostanziale all’interno dell’Ue.

Come il Bilancio di sostenibilità genera vantaggio competitivo?

L’adozione del Bilancio ESG e di strategie di sostenibilità offre molteplici benefici, sia interni che esterni.

All’interno delle aziende, il Bilancio di sostenibilità permette di migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e ottimizzare la gestione delle risorse, grazie a una maggiore consapevolezza degli impatti ambientali e sociali. Inoltre, aiuta le imprese a identificare e mitigare i rischiaumentando la loro resilienza e capacità di adattamento alle normative in continua evoluzione. Coinvolgere i dipendenti in iniziative di sostenibilità favorisce anche un ambiente di lavoro più motivante e attrattivo per nuovi talenti.

All’esterno, il Bilancio di sostenibilità migliora la reputazione aziendale e rafforza la fiducia degli investitori, dei clienti e delle comunità locali. Le aziende che adottano pratiche sostenibili sono percepite come più affidabili e innovative, facilitando l’accesso a finanziamenti verdi e partnership strategiche. Inoltre, la crescente attenzione dei consumatori verso prodotti e servizi sostenibili spinge le aziende a distinguersi nel mercato, generando nuove opportunità di business e consolidando il loro posizionamento competitivo.

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Bilanci sostenibilità: uno sguardo al futuro

I bilanci di sostenibilità rappresentano uno strumento in continua evoluzione, sia dal punto di vista normativo che per quanto riguarda le modalità di rendicontazione. In un contesto globale sempre più sensibile a temi come ESG e sostenibilitàle aziende sono chiamate a un impegno sempre maggiore per integrare questi aspetti nella propria strategia e gestione aziendale. Il futuro dei bilanci di sostenibilità è orientato verso una maggiore standardizzazione e comparabilità dei dati, con l’obiettivo di fornire informazioni più chiare e utili per gli stakeholder. Inoltre, si prevede un’integrazione sempre più stretta tra i bilanci di sostenibilità e i bilanci finanziari, per una visione d’insieme delle performance aziendali che tenga conto sia degli aspetti economici che di quelli ambientali e sociali.

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