OPO e Compro Oro: evoluzione del quadro normativo e nuovi obblighi
L’attività degli Operatori Professionali in Oro (OPO) e degli Operatori Compro Oro (OCO) è sottoposta a importanti vincoli normativi e operativi. Tali vincoli nascono dalla necessità di contrastare la compravendita dei metalli preziosi per finalità illecite e dal divieto di emissione e uso di moneta elettronica in maniera anonima. Il settore, infatti, è particolarmente esposto al rischio di essere usato a fini di riciclaggio di denaro o per il finanziamento di attività terroristiche.
La necessità di contrastare tali rischi, accresciuta in seguito al forte incremento registrato negli ultimi anni dalle attività di investimento e compravendita di oro e altri materiali preziosi, ha spinto le autorità ad ampliare la platea dei soggetti tenuti all’osservanza delle norme di contrasto ai fenomeni di riciclaggio, includendo nel perimetro della cosiddetta Adeguata Verifica anche i soggetti dediti al commercio e alla trasformazione dell’oro da investimento e del materiale d’oro a uso industriale, nonché gli operatori che commerciano oggetti preziosi.
Inoltre, a partire dal 17 aprile 2025, il quadro normativo è stato ulteriormente aggiornato con l’introduzione di nuovi obblighi e procedure per gli operatori del settore.
Nuovo Registro degli Operatori Professionali in Oro (OPO): cosa cambia dal 17 aprile 2025
Dal 17 aprile 2025 è operativo il nuovo Registro degli Operatori Professionali in Oro istituito ai sensi del D.Lgs. 211/2024 e gestito dall’Organismo degli Agenti e dei Mediatori (OAM). Si tratta di una novità di rilievo, che riforma la disciplina del commercio dell’oro in Italia, sostituendo il precedente elenco tenuto dalla Banca d’Italia.
Tutte le società che svolgono attività di commercio di oro, in conformità alla Legge 7/2000, devono iscriversi al nuovo Registro OPO; questo vale anche per le imprese già registrate presso la Banca d’Italia con la qualifica di Compro Oro.
Requisiti per l’iscrizione al Registro OPO
Possono iscriversi al Registro degli Operatori Professionali in Oro le società per azioni, le società in accomandita per azioni, le società a responsabilità limitata o le cooperative, che presentano le seguenti caratteristiche:
- capitale sociale minimo di 50.000 euro, come previsto dall’art. 2327 del Codice Civile;
- oggetto sociale che includa espressamente il commercio di oro;
- soci, amministratori e responsabili commerciali che rispettino i requisiti di onorabilità.
Come iscriversi al Registro OPO
La procedura di iscrizione al registro OPO si articola in due fasi, accessibili dal sito ufficiale dell’OAM:
1) registrazione al portale per la creazione della propria area privata;
2) richiesta di iscrizione al Registro OPO, che va effettuata tramite l’area privata.
Per completare la domanda di iscrizione è indispensabile disporre di:
- una casella PEC attiva, per le comunicazioni ufficiali;
- una firma digitale, per poter sottoscrivere la domanda;
- un sistema di conservazione digitale conforme, per archiviare la richiesta di iscrizione con la documentazione allegata e le comunicazioni ufficiali ricevute dall’OAM.
Regime transitorio per gli operatori già iscritti alla Banca d’Italia
Le aziende già iscritte presso la Banca d’Italia devono presentare la domanda di iscrizione entro 30 giorni dall’apertura del Registro OPO. Durante questo periodo transitorio, possono proseguire l’attività sulla base dell’autorizzazione già in essere, in attesa della valutazione da parte dell’OAM.
Chi, invece, intende avviare una nuova attività deve attendere il rilascio dell’autorizzazione prima di poter operare.
Disposizioni del Decreto Legislativo 125/2019
Parallelamente alle nuove disposizioni sul Registro OPO, è fondamentale considerare anche le disposizioni del Decreto Legislativo 125/2019.
Tale decreto modifica i precedenti Decreti Legislativi 231/07 e 90/2017 introducendo l’obbligo di riconoscimento e adeguata verifica della clientela, sia in presenza sia da remoto, e quello di iscrizione nel Registro degli operatori gestito dalla Banca d’Italia e ora sostituito dal Registro OPO gestito dall’OAM.
Queste modifiche hanno imposto agli operatori del settore un cambiamento dei processi operativi, necessario anche per non incorrere nel rischio di subire sanzioni e interdizioni.
Grazie all’uso di tecnologie e soluzioni cloud, versatili e facilmente integrabili nei sistemi informatici già in uso, gli operatori OPO e OCO possono adeguarsi in maniera semplice agli obblighi imposti dalla legge e dare continuità alla loro operatività, migliorando allo stesso tempo anche l’esperienza offerta ai propri clienti.
Adeguata verifica per OPO e Compro Oro: quali sono gli obblighi
Il D. Lgs. 125/2019 delinea in maniera puntuale le attività a cui sono chiamati gli Operatori Professionali in Oro e gli Operatori Compro Oro. Le più rilevanti sono:
- identificare il titolare effettivo del bene;
- identificare l’esecutore della compravendita per conto terzi o per persona giuridica privata;
- avere un conto corrente dedicato esclusivamente alle transazioni finanziarie dell’attività di compro oro;
- effettuare operazioni di importo pari o superiore a 500 euro esclusivamente mediante l’uso di strumenti di pagamento tracciabili, diversi dal denaro contante;
- documentare tutte le operazioni effettuate;
- rilasciare al cliente una ricevuta riepilogativa delle informazioni dell’operazione effettuata;
- assicurare la conservazione a norma, per almeno dieci anni, dei dati dei clienti e delle operazioni svolte;
- segnalare le operazioni sospette.
In aggiunta, per quanto concerne gli OPO, si ribadisce l’obbligatorietà di seguire il dettato delle norme sull’adeguata verifica della clientela in tutti i casi in cui viene instaurato un rapporto continuativo o in caso di conferimento di incarico per l’esecuzione di una prestazione professionale che preveda un investimento occasionale in oro di importo pari o superiore a 15mila euro.
Identificazione e firma online: i vantaggi per OPO e OCO
Il decreto legislativo 125/2019 interviene sull’operatività dei professionisti del settore oro, mantenendo un’elevata sicurezza del rapporto di compravendita e tenendo conto di un’identificazione certificata di chi partecipa alle operazioni.
L’adeguata verifica è, a tal riguardo, una procedura normata con l’obiettivo di tutelare entrambe le parti coinvolte nello scambio. L’identificazione del cliente, tuttavia, non richiede necessariamente la sua presenza fisica, ma può avvenire in due modi:
- identificazione in presenza: il cliente si reca direttamente presso un esercizio commerciale e procede alla compravendita del bene o servizio desiderato. In questo caso, il riconoscimento della clientela avviene controllando la validità dei documenti e l’originalità degli stessi. La documentazione di controllo antiriciclaggio, così come altri documenti connessi alla fase di acquisto o cessione di metalli preziosi, può essere sottoscritta mediante firma digitale a validità legale. Le firme possono essere raccolte ricorrendo, ad esempio, alla firma grafometrica del cliente oppure alla firma remota apposta mediante l’inserimento di un codice OTP (one time password);
- identificazione da remoto: sempre più professionisti del settore “Compro oro” svolgono operazioni di compravendita anche a distanza. In questi casi, quindi, è necessario procedere al riconoscimento dell’identità del cliente da remoto. La procedura di identificazione online della clientela può avvenire da qualsiasi dispositivo connesso a Internet, passando in rassegna tutti i passaggi previsti dalla normativa AML di antiriciclaggio. In particolare, la procedura di Know your Customer (KyC) può essere espletata con il supporto di operatori qualificati oppure tramite il ricorso a tecnologie avanzate di riconoscimento biometrico, rese altamente performanti con l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning. Il flusso di verifica delle identità a distanza può prevedere anche il controllo da parte di un operatore umano.
Identificazione con SPID
Il D.L. 76/2020 ha creato una proficua connessione tra SPID, ormai molto diffuso in Italia, e i requisiti propri dell’Adeguata Verifica, con la possibilità di identificare online i clienti usando le loro identità digitali SPID.
Se si considera, infine, che l’identificazione tramite SPID ha anche il vantaggio di permettere il rilascio di un certificato di firma elettronica, si capisce come ciò rende possibile digitalizzare l’intero flusso di acquisizione dei clienti e produce benefici esponenziali per lo sviluppo del business delle aziende.
Verifica dell’identità conforme e da remoto con Namirial Onboarding
Tra le soluzioni in grado di aiutare gli Operatori Professionali in Oro e i Compro Oro nelle loro operazioni di verifica e accertamento online delle identità dei clienti c’è Namirial Onboarding, la soluzione di Namirial che permette la digitalizzazione dei flussi operativi anche in mercati fortemente regolamentati.
Affidandosi a Namirial Onboarding, le aziende censite come Operatori Professionali in Oro possono procedere all’identificazione dei clienti, alla firma di documentazione e contrattualistica a validità legale e all’archiviazione sicura di contratti e documenti sottoscritti.
In questo modo, anche le compravendite soggette a norme stringenti possono essere compiute in maniera semplice e con pochi passaggi, totalmente online e in sicurezza.
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