Che cos’è un marchio?
Se avete deciso di avviare la vostra impresa o state per lanciare un nuovo prodotto sul mercato probabilmente la prima domanda a cui state cercando una risposta è: quanto costa registrare un marchio?
Il termine marchio indica un qualunque segno suscettibile di essere rappresentato graficamente e serve a contraddistinguere i prodotti o servizi di un’impresa da quelli dei competitors.
In Italia la registrazione del marchio è disciplinata dall’articolo 7 all’articolo 28 del Codice della Proprietà Industriale (CPI). In particolare, l’art. 7 stabilisce che: “Possono costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa tutti i segni, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalità cromatiche, purché siano atti:
- a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese;
- ad essere rappresentati nel registro in modo tale da consentire alle autorità competenti ed al pubblico di determinare con chiarezza e precisione l’oggetto della protezione conferita al titolare”.
Esistono anche dei casi particolari come:
- Ritratti di persone: la legge prevede che non possono essere registrati come marchi senza il consenso delle stesse e, dopo la morte, senza il consenso del coniuge e dei figli o dei parenti fino al quarto grado incluso;
- Nomi di persona diversi da quelli di chi chiede la registrazione: l’art.8 del CPI chiarisce che possono essere registrati come marchi a patto che il loro uso non sia tale da ledere la fama, il credito o il decoro di chi porta quel nome;
- Stemmi, emblemi e segni contenenti simboli, inclusi i segni riconducibili alle forze dell’ordine e alle forze armate e i nomi di Stati e di enti pubblici territoriali italiani, non possono costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa, a meno che l’autorità competente non ne abbia autorizzato la registrazione.
Le diverse tipologie di marchio: quali sono i segni che possono essere registrati?
In base agli elementi che lo compongono un marchio può essere:
- Denominativo: costituito solo da parole;
- Figurativo: consiste in una figura o in una riproduzione di oggetti reali o di fantasia. È considerato figurativo anche il marchio misto, ovvero quello composto da parole e elementi figurativi;
- Di forma o tridimensionale: costituito da una forma tridimensionale e che può comprendere i contenitori, gli imballaggi, il prodotto stesso o il loro aspetto;
- Sonoro: costituito esclusivamente da un suono o da una combinazione di suoni
- Di movimento: caratterizzato da un cambiamento di posizione degli elementi del marchio;
- Multimediale: costituito dalla combinazione di immagine e di suono;
- Marchio a motivi ripetuti;
- Marchio di posizione;
- Marchio olografico: costituito da elementi con caratteristiche olografiche.
Marchio registrato: quali caratteristiche deve avere?
Per poter essere registrato, e quindi tutelato giuridicamente, un marchio deve rispettare i seguenti requisiti:
- Originalità: un marchio deve avere carattere distintivo e consentire l’individuazione dei prodotti contrassegnati fra tutti i prodotti dello stesso genere presenti sul mercato. Ciò significa che non possono essere utilizzai come marchi:
-
- Le denominazioni generiche del prodotto o del servizio o la figura generica. In caso di denominazioni generiche in lingua straniera, le stesse sono tutelabili come marchi solo se la lingua non è conosciuta in Italia o se il significato delle parole straniere non è noto al consumatore medio italiano. Inoltre, è possibile utilizzare come marchio denominazioni generiche o parole di uso comune modificate o combinate fra loro in modo fantasioso;
- Le indicazioni descrittive dei caratteri essenziali come la qualità, la quantità, la destinazione e, ad eccezione dei marchi collettivi, la provenienza geografica del prodotto;
- I segni di uso comune nel linguaggio corrente come le parole “super” o “lusso”.
- Verità: è vietato inserire nel marchio segni relativi alla natura, alla provenienza geografica o alla qualità dei prodotti o servizi che possono ingannare il pubblico;
- Novità: il marchio non deve essere stato usato in precedenza come marchio, ditta o insegna per prodotti o servizi identici o simili a quelli per cui è richiesta la registrazione. Inoltre, il marchio non deve ricordare né riprendere alcun marchio registrato esistente o già esistito in passato;
- Liceità: un marchio non deve contenere segni contrari alla legge, all’ordine pubblico e al buon costume oltre a stemmi o altri segni protetti da convenzioni internazionali.
Il mancato rispetto di uno dei requisiti sopra elencati comporta la nullità del marchio in base a quanto stabilito dall’art. 25 del CPI. In alcuni casi, tale nullità può riguardare solo parte dei prodotti o servizi per il quale il marchio è stato registrato.
I diversi tipi di marchio registrato: nazionale, comunitario, europeo
Esistono tre diversi tipi di marchio registrato:
- Marchio Nazionale: la tutela giuridica del marchio è limitata al solo territorio italiano. Per registrare un marchio su territorio italiano: UIBM, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi;
- Marchio Comunitario: la tutela giuridica del marchio è valida per tutti i Paesi membri dell’Unione Europea. La domanda di registrazione del marchio europeo può essere presentata presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) con sede ad Alicante (Spagna);
- Marchio internazionale: la tutela giuridica del marchio è valida in tutti i Paesi europei ed extraeuropei che aderiscono a due accordi internazionali: Accordo di Madrid e Protocollo di Madrid.
Quanto costa registrare un marchio?
Il costo della registrazione di marchio varia in base al mercato di riferimento:
- Marchio Nazionale
Le tasse per il primo deposito, la cui validità è 10 anni, comprendono:
- 101,00 euro: tassa di registrazione comprensiva di 1 classe;
- 34,00 euro: per ogni classe aggiunta;
- 67 euro: tassa di registrazione comprensiva di 1 classe.
A queste cifre vanno aggiunte le varie imposte di bollo e la mora in caso di ritardo pagamento. Inoltre, i costi possono cambiare se le operazioni relative ai titoli di proprietà industriale sono compiute attraverso un mandatario (consulente in proprietà industriale o avvocato iscritto al relativo albo professionale).
- Marchio Comunitario
Il sistema di protezione del marchio comunitario prevede una tassa per classe, ovvero:
- Prima classe: 850 euro
- Seconda classe: 50 euro
- Terza classe: 150 euro
- Quarta classe e tutte le classi successive: 150 euro
- Marchio Internazionale
Le tasse internazionali previste per la registrazione di un marchio sono le seguenti:
- 653 franchi svizzeri se il marchio viene riprodotto in bianco e nero;
- 903 franchi svizzeri se il marchio viene riprodotto a colori.
A queste cifre vanno aggiunti 100 franchi svizzeri per ogni Paese designato tra quelli aderenti all’Accordo di Madrid, mentre per i Paesi aderenti solo al Protocollo di Madrid viene applicata una tassa individuale diversa per ciascun Paese.
Perché registrare un marchio: 5 vantaggi
Ecco cinque motivi che spiegano perché registrare un marchio è importante per qualsiasi tipo di business:
- Maggior tutela dell’identità aziendale;
- Rafforza la brand reputation;
- Possibilità di sfruttare il valore commerciale del marchio mediante contratti di licenza, cessioni, sponsorizzazioni, merchandising e franchising;
- Il marchio può essere utilizzato per accedere a fonti di finanziamento (ad esempio: mutui o leasing) o a soluzioni studiate specificatamente per le esigenze dell’impresa (ad esempio: cartolarizzazioni dei contratti di licenza).
- La registrazione impedisce l’uso non autorizzato da parte di altre imprese dello stesso marchio o di un marchio simile.