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Supply chain finance: cos’è e come funziona

Qual è il mercato attuale e lo scenario futuro di un sistema di finanziamento noto sin dall'Ottocento
Disegno con una grande S su cui persone fanno affari grazie al supply chain finance.
Tempo di lettura: 3 minuti

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Il Supply Chain Finance è una soluzione sostenibile e strategica di finanziamento del capitale circolante di un’impresa, con l’obiettivo di ridurre i costi e aumentare l’efficienza.

Un sistema che, nell’ambito di una catena di fornitura, produce vantaggi per tutti e crea valore. L’emergere delle nuove tecnologie è un’occasione propizia per lo sviluppo di questi particolari sistemi di finanziamento. Vediamo quindi di che cosa si tratta.

Supply Chain Finance, cos’è e come funziona

Il Supply Chain Finance è un sistema di finanziamento che crea una situazione “win-win”, in cui tutti ottengono ciò che fa loro più comodo. Il fornitore ottiene il pagamento in tempi celeri, senza soffrire lunghe attese che potrebbero creargli problemi di liquidità, mentre il cliente ottiene uno sconto sul prezzo pagato e può allungare ulteriormente i tempi di pagamento. Sembra un paradosso, invece è un sistema che sta sempre più prendendo piede come soluzione ai mali della crisi economica.

Tutto ciò è possibile grazie al coinvolgimento nell’operazione di un finanziatore, banca o fintech, che fa credito al cliente. Ovviamente, per ottenere il credito è necessario dare garanzie solide al finanziatore: ecco perché di solito in un sistema di Supply Chain Finance il cliente è una grande corporate.

Un esempio pratico

Si pensi per esempio alla catena di problemi che un pagamento a oltre trenta giorni può causare a un’azienda venditrice, che si potrebbe trovare nell’impossibilità di pagare dipendenti, materiali o suoi fornitori. Con un sistema di Supply Chain Finance, invece, il cliente può disporre il pagamento quando vuole, ma intanto il fornitore viene pagato.

I vantaggi per tutti sono evidenti, anche per l’ente finanziatore che assume un vero e proprio ruolo definito nella, consentendo il funzionamento del sistema e la salvaguardia delle imprese che, altrimenti, potrebbero trovarsi in difficoltà non potendo recuperare rapidamente i crediti. Si tratta quindi di un sistema collaborativo tra tutte le figure coinvolte nella catena di fornitura, prediligendo un approccio basato sul “venirsi incontro”, sul riconoscimento delle diverse esigenze e la ricerca di una soluzione per accontentare tutti.

Supply Chain Finance e nuove tecnologie

Questo sistema di finanziamento del credito non è una novità: è noto sin dall’Ottocento. Tuttavia, trova nuova linfa e potrà svilupparsi e diffondersi ulteriormente grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali. Per esempio la tecnologia blockchain, che consente un’autorevole tracciabilità di movimentazioni e fatture, potrebbe essere integrata in un sistema di Supply Chain Finance per portare a termine le transazioni. In questo contesto, oltre alle banche si stanno imponendo come finanziatori anche le società fintech, spesso servendosi di piattaforme IT o cloud per concretizzare questi sistemi di finanziamento.

Secondo una ricerca pubblicata nel 2019 dall’Osservatorio Supply Chain Finance della School of Management del Politecnico di Milano, le imprese coinvolte nel report ritengono che IoT, blockchain, big data e AI rappresentano una spinta verso la semplificazione e automatizzazione dei processi di Supply Chain Finance, permettendo anche di limitare i rischi legati a questo ambito (come per esempio quello operativo).

Inoltre, il report dell’Osservatorio del Politecnico rileva che il settore porta a più partnership tra gli enti finanziatori, come le banche, e i provider di tecnologia, sia aziende avviate che start up, che forniscono le piattaforme necessarie per i servizi di finanziamento.

Il mercato attuale e lo scenario futuro

Non c’è da stupirsi quindi se il mercato potenziale degli strumenti di Supply Chain Finance risulta essere in espansione: secondo l’Osservatorio per l’Italia ammonta a 530 miliardi di euro, con un +2,5% nel 2018-2019, dato che in Europa è secondo solo alla Francia. L’Osservatorio ha rilevato come il tempo medio per incassare i crediti sia di 77 giorni, mentre per il pagamento dei debiti 91 giorni.

Tra le metodologie di applicazione del Supply Chain Finance, i sistemi tradizionali di anticipo fattura e factoring sono i più utilizzati, ma è in crescita il reverse factoring e, soprattutto, strumenti innovativi relativi al fintech (per esempio l’invoice auction). Risulta interessante notare che anche le PMI approcciano queste soluzioni, nel ruolo di clienti, proponendole ai propri fornitori. Gli strumenti di Supply Chain Finance quindi stanno crescendo in un’ottica ampia e democratica, per cui a farvi ricorso non sono più solo le grandi aziende, ma anche realtà imprenditoriali più contenute.

Cosa accade fuori dall’Europa

Al di fuori dell’Europa, gli analisti del Politecnico evidenziano il boom del mercato in Cina: si stima che raggiungerà il valore di circa 2,7 trilioni di dollari entro il 2020. Con modelli di business differenti rispetto a quelli europei, le soluzioni di Supply Chain Finance in Cina riguardano sempre di più le innovazioni fintech e coinvolgono, oltre a banche e provider tecnologici, anche realtà come le piattaforme di eCommerce.

Insomma, il modello Supply Chain Finance sta attirando sempre di più l’attenzione dei player, grandi o piccoli, a livello mondiale. La prospettiva per il futuro è di uno sviluppo sempre maggiore, con il supporto delle tecnologie innovative.

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