Cobot: cosa sono e a che cosa servono
L’automazione nell’industria non è più un’opzione o una possibilità futuristica solo per i visionari più lungimiranti: sta diventando un must per le aziende che vogliono mantenere un vantaggio competitivo e sopravvivere nel mercato attuale.
In questo scenario, i cobot o co-robot -dall’inglese collaborative robot, cioè “robot collaborativi”- rappresentano senza dubbio una vera e propria rivoluzione destinata a cambiare il modo in cui le aziende di ogni dimensione affrontano le sfide che l’automazione porta con sé.
I cobot sono economici, sicuri, flessibili e progettati per lavorare a fianco dell’uomo in uno spazio condiviso, in particolare quando si tratta di attività ripetitive e di lavoro manuale. Stanno diventando sempre più popolari tra le piccole e medie imprese (PMI) che operano in diversi settori, come quello automobilistico, manifatturiero e alimentare.
A differenza dei robot industriali tradizionali, spesso grandi e pericolosi, solitamente mantenuti in una posizione fissa, i cobot sono generalmente più piccoli, compatti e occupano poco spazio, il che permette di collocarli facilmente in luoghi diversi a seconda delle esigenze. Sono inoltre facili da programmare e l’interfaccia user-friendly ne semplifica l’integrazione nei processi esistenti senza la necessità di una formazione approfondita o di supporto tecnico.
Un’altra caratteristica che differenzia i robot collaborativi dai robot industriali convenzionali è la sicurezza. Mentre i primi sono equipaggiati con un’ampia gamma di sensori in grado di rilevare la vicinanza all’uomo e ad altri oggetti, e si fermano automaticamente in caso di ostruzione o di un contatto con elementi alieni, i secondi necessitano di barriere protettive per prevenire eventuali rischi di incidenti poiché, oltre a essere molto pesanti, lavorano in modo massiccio e a velocità elevate.
Breve storia sulla nascita dei cobot
I co-robot sono stati inventati nel 1996 da J. Edward Colgate e Michael Peshkin, due professori alla Northwestern University. Nel brevetto statunitense, depositato nel 1997, i robot collaborativi sono descritti come “un apparato e un metodo per l’interazione fisica diretta tra una persona e un manipolatore controllato da un computer“.
I robot collaborativi hanno visto la luce grazie a una ricerca sovvenzionata dalla General Motors Foundation nel 1995, il cui obiettivo era trovare un modo per rendere i robot, e le attrezzature simili a questi ultimi, sicuri al punto da poter collaborare con le persone senza la necessità di installare barriere o altre protezioni che separassero le macchine dagli esseri umani.
Inizialmente, i primi esemplari di robot collaborativi non erano dotati di alcuna forza motrice, che veniva fornita direttamente dall’uomo. La funzione del co-robot era quella di consentire il controllo del movimento da parte del computer, re-indirizzando o guidando il carico, in modo cooperativo con la persona che lo stava utilizzando. Solo negli anni successivi i co-robot sono stati dotati di piccole quantità di forza motrice.
Oggi i cobot devono rispettare i requisiti di sicurezza imposti dagli standard internazionali ISO 10218 parte 1 e parte 2 per lavorare a fianco dell’uomo limitando in modo significativo il rischio di lesioni o danni. Gli standard forniscono anche una chiara definizione di robot collaborativo che comprende sia gli strumenti adattati sul braccio per eseguire determinati compiti che gli oggetti da quest’ultimo movimentati.
Va inoltre sottolineato che un robot può dirsi collaborativo quando presenta le seguenti quattro caratteristiche:
- Arresto controllato di sicurezza
- Semplicità di programmazione e utilizzo
- Monitoraggio della velocità e della separazione
- Limitazione della potenza e della forza.
Quali sono i vantaggi dei cobot?
I co-robot hanno trasformato il mondo dell’automazione, avvicinando la robotica alle piccole e medie imprese che, fino a oggi, non avevano la capacità di incorporarla. Questo perché i cobot sono versatili e non devono svolgere sempre lo stesso compito, ma possono essere ridefiniti in base alle esigenze e configurati facilmente per completare compiti specifici.
Ecco quali sono i principali vantaggi dell’adozione dei cobot nelle PMI:
- Un alto livello di sicurezza: i co-robot sono progettati per lavorare a fianco dell’uomo, per questo motivo sono dotati di una serie di sensori che permettono loro di rilevare la presenza di persone o oggetti e di smettere di funzionare automaticamente in caso di contatto con loro. Questo li rende molto più sicuri da utilizzare rispetto ai robot industriali tradizionali, che di solito sono protetti da barriere e richiedono una formazione speciale per essere utilizzati in modo sicuro;
- Maggiore efficienza: i robot collaborativi possono portare avanti le attività in modo più rapido e preciso, migliorando la produttività complessiva e riducendo i costi. I co-robot eseguono compiti ripetitivi senza affaticarsi o commettere errori, permettendo ai dipendenti di concentrarsi su compiti più complessi che richiedono creatività e capacità per risolvere i problemi;
- Flessibilità: i co-robot non solo possono essere programmati per svolgere un’ampia gamma di attività, ma sono anche facilmente riconfigurabili per nuovi compiti. Questo li rende ideali per le piccole e medie imprese che potrebbero non avere le risorse, le competenze necessarie e un volume di produzione tale da giustificare l’implementazione di sistemi di automazione complessi;
- Rapporto costi-efficacia: i co-robot sono generalmente più convenienti dei robot industriali tradizionali e ciò li rende accessibili a una gamma più ampia di aziende. Inoltre, richiedono meno manutenzione e formazione rispetto ai robot tradizionali, riducendo i costi complessivi e migliorando il ROI (Return Of Investment);
- Miglioramento del controllo qualità: i robot collaborativi sono in grado di eseguire attività con un alto grado di precisione e coerenza, riducendo di conseguenza gli errori e migliorando il controllo qualità complessivo. Questo aspetto è particolarmente importante per le aziende che operano in settori come quello dell’elettronica, dove anche il più piccolo degli errori può avere un impatto significativo sulla qualità dei prodotti e sulla soddisfazione dei clienti.
È quindi evidente che i cobot offrono molti vantaggi alle aziende che desiderano ottimizzare le proprie attività e aumentare l’efficienza produttiva per rispondere alle mutevoli esigenze di una società in cui l’adozione di nuove tecnologie, come l’Intelligenza Artificiale Generativa, è ormai un passaggio essenziale nel viaggio verso il successo del business.
In definitiva, grazie alla loro flessibilità, alla convenienza e alla facilità di configurazione, i robot collaborativi rappresentano per le PMI innovative, censite in un’apposita sezione del Registro delle Imprese, la possibilità di introdurre l’automazione in modo rapido ed economico per aumentare la loro competitività e conquistare il proprio spazio nel mercato globale.