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Computer quantistici e cyber security: 7 step per sviluppare la quantum resilience

I computer quantistici sono in grado di eseguire calcoli etremamente complessi a velocità impensabili per i computer tradizionali. Proprio per questa loro caratteristica possono trasformarsi in una minaccia degli attuali sistemi di sicurezza, poiché potrebbero decifrare rapidamente gli algoritmi crittografici esistenti. Tutto ciò rende cruciale lo sviluppo di una "quantum resilience"
Computer quantistici e cyber security: 7 step per sviluppare la quantum resilience
Tempo di lettura: 4 minuti

Indice dei contenuti

I computer quantistici tra rivoluzione e nuove minacce

computer quantistici stanno rivoluzionando il mondo della tecnologia e dell’informatica. Con la loro capacità di eseguire calcoli che richiederebbero milioni di anni ai computer tradizionali, sono destinati a cambiare radicalmente diversi settori, inclusi quello della cyber security. Tuttavia, questa stessa potenza crea nuove sfide, poiché potrebbe rendere obsolete molte delle attuali tecnologie di protezione digitale. L’avvento dell’informatica quantistica ha quindi sollevato l’urgenza di sviluppare strategie di quantum resilience, ovvero la capacità di resistere a potenziali cyber attacchi che sfruttano le capacità di un computer quantistico.

Ma cosa sono esattamente i computer quantistici e come influenzeranno la sicurezza informatica?

Computer quantistici come funzionano

Prima di esplorare come l’informatica quantistica potrebbe influenzare la cyber security, è importante comprendere come funzionano i computer quantisticiA differenza dei computer classici, che utilizzano i bit per rappresentare i dati in forma di 0 o 1, i computer quantistici utilizzano i qubit. I qubit possono esistere in più stati contemporaneamente grazie a un principio della meccanica quantistica chiamato sovrapposizione. Inoltre, i qubit possono essere “intrecciati” attraverso il fenomeno dell’entanglement, il che significa che lo stato di un qubit può influenzare immediatamente lo stato di un altro, anche se distanti tra loro. Queste proprietà permettono ai computer quantistici di eseguire calcoli complessi molto più velocemente rispetto ai computer tradizionali, aprendo nuove possibilità per l’elaborazione dei dati e la risoluzione di problemi. Tuttavia, tale potenza porta con sé anche nuovi cyber risk, poiché algoritmi di crittografia tradizionali, su cui si basano molti sistemi di sicurezza odierni, potrebbero essere decifrati in tempi relativamente brevi.

Cyber security e l’informatica quantistica: una nuova frontiera

L’arrivo dei computer quantistici minaccia di mettere in crisi i sistemi di cyber security attuali. Molte tecnologie di protezione, come la crittografia a chiave pubblica (RSA), potrebbero non essere più sicure in un’era quantistica, poiché i computer quantistici saranno in grado di risolvere rapidamente i problemi matematici alla base di questi algoritmi.

Ciò ha sollevato una questione fondamentale per governi, aziende e istituzioni: come possiamo proteggere i nostri dati in un mondo dove la crittografia classica diventa vulnerabile ai cyber attacchi basati su tecnologia quantistica? La risposta risiede nello sviluppo di tecnologie di crittografia post-quantumin grado di resistere agli attacchi portati dai computer quantistici. Questo processo richiede una pianificazione attenta e l’adozione di strategie specifiche per sviluppare la cosiddetta quantum resilience.

I 7 step per sviluppare la quantum resilience

1. Comprendere la tecnologia quantistica

Il primo passo per prepararsi all’era quantistica è acquisire una comprensione di base della tecnologia quantistica. Anche se non tutti devono diventare esperti di fisica quantistica, è importante che chi lavora nella sicurezza informatica comprenda le differenze fondamentali tra i computer classici e quelli quantistici e il loro impatto sulla crittografia e i sistemi di protezione attuali. Fonti autorevoli come il sito del National Institute of Standards and Technology (NIST) forniscono risorse aggiornate e accessibili su questi argomenti.

2. Mappare i propri asset di dati

Per sviluppare una strategia di quantum resilience, è essenziale conoscere a fondo quali dati sono più critici e vulnerabili. Le organizzazioni dovrebbero condurre un’analisi approfondita dei propri asset di dati per identificare quali informazioni richiedono il massimo livello di protezione, sia per ragioni legali che di sicurezza. La mappatura dei dati sensibili, come le informazioni personali o i segreti aziendali, è cruciale per comprendere dove applicare in modo prioritario le nuove tecnologie crittografiche.

3. Valutare i propri sistemi di crittografia attuali

Le organizzazioni devono valutare i loro sistemi di sicurezza attuali, specialmente per quanto riguarda la crittografia. Algoritmi come RSA, che sono vulnerabili ai computer quantistici, dovrebbero essere identificati e classificati in base al livello di rischio. Questa analisi consentirà di stabilire priorità nell’aggiornamento dei sistemi più critici.

4. Testare gli algoritmi su software sviluppati internamente

Nel caso di aziende che sviluppano software personalizzati, è fondamentale testare questi strumenti con i nuovi algoritmi di crittografia post-quantum. Non tutte le applicazioni si adatteranno facilmente a queste tecnologie, e potrebbe essere necessario rivedere l’architettura del software per integrarle senza sacrificare prestazioni o sicurezza. Questi test preliminari permetteranno di anticipare eventuali problemi e rendere più fluido il passaggio alla nuova era della crittografia.

5. Valutare i fornitori IT

La sicurezza quantistica non è solo un problema interno alle aziende. Esse dipendono sempre più da fornitori esterni per le proprie infrastrutture IT. È quindi cruciale che questi partner siano preparati a fronteggiare le nuove minacce. Un fornitore attendibile dovrebbe già aver avviato un percorso di adeguamento ai nuovi standard di sicurezza, offrendo soluzioni resistenti agli attacchi quantistici. Se così non fosse, è necessario rivalutare la relazione e pianificare una migrazione verso fornitori più affidabili e proattivi.

6. Considerare un approccio crittografico ibrido

Poiché la transizione verso la crittografia post-quantum sarà un processo graduale, soprattutto in una prima fase si potrà optare per soluzioni ibride, che combinano algoritmi di crittografia tradizionali con nuovi algoritmi resistenti ai computer quantistici. Questo approccio consente di proteggere i sistemi attuali mentre si prepara il terreno per la futura migrazione completa. Usare algoritmi ibridi permette di aumentare la sicurezza, riducendo al contempo i rischi legati alla totale dipendenza dalle tecnologie attuali.

7. Garantire l’agilità crittografica

Una volta che le soluzioni crittografiche post-quantum saranno pronte per l’implementazione, sarà necessario garantire che i sistemi siano in grado di adattarsi rapidamente alle nuove tecnologie. La cosiddetta “agilità crittografica” consiste nella capacità di un’organizzazione di sostituire facilmente un algoritmo crittografico con un altro senza interruzioni significative nel funzionamento del sistema. Questo richiede un’architettura flessibile e scalabile, che permetta di reagire rapidamente alle minacce emergenti.

Anticipare la minaccia: costruire un futuro digitale sicuro nell’era quantistica

L’avvento dei computer quantistici rappresenta una delle maggiori sfide per la cyber security moderna. Con la potenziale vulnerabilità dei sistemi di crittografia attuali, è cruciale che governi e organizzazioni si preparino per tempo, sviluppando strategie di quantum resilience. Questo richiede un’azione proattiva su più fronti, dall’adozione di nuove tecnologie di crittografia resistenti agli attacchi quantistici, alla formazione di esperti in sicurezza informatica e alla collaborazione internazionale.

Per saperne di più, ti invitiamo a leggere l’articolo “Verso servizi fiduciari Quantum-Safe: la corsa contro il tempo per prevenire il meltdown quantistico“, pubblicato sul blog Inspiration di Namirial.com da Pierluigi Pilla, Trust Services & Technologies Director di Namirial.

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