Nasce 3-I Spa, nuova software house pubblica creata per digitalizzare la PA italiana.
L’annuncio ufficiale è stato dato nei giorni scorsi dal Dipartimento per la trasformazione Digitale, attraverso un comunicato stampa in cui sono stati forniti alcuni dettagli dell’operazione.
La NewCo rientra tra gli interventi previsti dal PNRR per la trasformazione digitale delle PA locali.
Di cosa si occupa la 3-I Spa
La 3-I Spa si occuperà di sviluppare, manutenere e gestire soluzioni software e servizi informatici per Inps, Inail, Istat, Presidenza del Consiglio, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale e di altre PA centrali.
Attiva nell’ambito del software development & operations management, la 3-I è focalizzata sugli interventi per la digitalizzazione delle infrastrutture tecnologiche e dei servizi della Pubblica Amministrazione, per garantire a cittadini e imprese servizi più efficienti e accessibili.
La società nasce per sostenere lo sviluppo e la gestione delle applicazioni ICT che supportano i processi delle amministrazioni centrali e consolidare le competenze tecnologiche che oggi sono frammentate tra diversi attori istituzionali. L’obiettivo è mettere a fattor comune tali competenze e i servizi informatici degli enti coinvolti, per ottimizzare gli investimenti, creare economie di scala e aumentare la cybersecurity dei servizi pubblici digitali erogati.
Chi controlla la 3-I Spa
3-I Spa ha sede a Roma e a un capitale sociale di 45 milioni interamente pubblico. Le sue quote societarie, infatti, sono state interamente sottoscritte tra Inps (49%), Inail (30%) e Istat (21%) e saranno versate in tre rate annuali.
Il Cda della 3-I Spa è composto da cinque consiglieri, nominati da ciascuna delle cinque amministrazioni. Il presidente è Claudio Anastasio, membro nominato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Cda eserciterà sulla NewCo il cosiddetto controllo analogo congiunto, situazione che si crea quando una singola amministrazione controllante esercita sulla partecipata un controllo analogo a quello svolto sui propri servizi, con poteri decisori su obiettivi e scelte strategiche.
3-I Spa: a breve statuto e contratto di servizio
Il funzionamento della 3-I Spa sarà disciplinato da uno statuto, che dovrà essere adottato con deliberazione congiunta dei presidenti dei tre istituti che detengono il capitale sociale e dovrà ottenere l’approvazione del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il rapporto tra la neonata società e gli Istituti che la compongono sarà regolato da un contratto di servizio che definirà: data di avvio dei servizi, livelli minimi delle prestazioni e relative compensazioni economiche.
3-I Spa: previste mille assunzioni per digitalizzare la PA italiana
Per il suo funzionamento, la 3-I dovrebbe procedere nei prossimi mesi all’assunzione di circa mille persone (non soltanto informatici, ma evidentemente anche per l’area amministrativa, contabile e legale), ovviamente tramite concorso pubblico.
Nel frattempo, tuttavia, la società opererà grazie a lavoratori “presi in prestito” da Inps, Inail e Istat, attraverso forme di mobilità volontaria.