Negli ultimi anni il concetto di trasformazione digitale è entrato sempre più nelle vite di cittadini e imprese, acquisendo un ruolo centrale anche nel dibattito politico e nei programmi dei singoli Stati e di organismi sovranazionali come l’Unione Europea.
Ma quand’è che possiamo parlare di trasformazione digitale, per le aziende e per i cittadini?
Affinché nelle aziende avvenga una digital transformation, non basta dotarsi di nuove tecnologie per rendere digitale ciò che era analogico. Per una vera trasformazione digitale serve soprattutto una revisione dei processi e, prima ancora, è indispensabile un cambio di mentalità. Pensiamo, ad esempio, alle fatture elettroniche: se continuiamo a stamparle su carta il cambiamento non c’è. Per le aziende la trasformazione digitale ha effetti in due direzioni: verso l’esterno modifica il rapporto coi clienti, internamente cambia i processi e il rapporto coi dipendenti.
Anche per i cittadini gli elementi di una trasformazione digitale sono pressoché gli stessi. Prendiamo ad esempio l’identità digitale, con SPID, CIE e CNS. Con questi strumenti, come pure attraverso l’AppIO, possiamo accedere a innumerevoli servizi online della Pubblica Amministrazione. Tuttavia, se, nonostante la possibilità di un’esperienza digitale, per i nostri pagamenti continuiamo a preferire l’esperienza fisica allo sportello, magari perché vogliamo la ricevuta di pagamento cartacea, in tal caso la trasformazione digitale sarà fallita.
Gli effetti della trasformazione digitale
La trasformazione digitale è stata definita Quarta Rivoluzione Industriale: una fusione di tecnologie che abbatte i confini tra sfera fisica, sfera digitale e sfera biologica.
Le sue caratteristiche principali sono:
› Velocità: lo sviluppo tecnologico non ha uguali nella storia dell’uomo
› Portata: il ritmo di crescita non è lineare, ma esponenziale
› Impatto: la trasformazione travolge ogni settore, in ogni parte del mondo
Ma è già partita anche la Quinta Rivoluzione Industriale, in cui oltre ad aumentare produzione e profitti, la tecnologia sarà anche umanocentrica e sostenibile, raggiungendo obiettivi sociali e ambientali come benessere dei lavoratori, conservazione delle risorse naturali e salvaguardia del pianeta. Come nelle precedenti rivoluzioni, ci sono due effetti positivi: aumento del reddito globale e miglioramento della qualità della vita.
Dal lato della domanda i benefici sono più immediati: con la tecnologia digitale i consumatori possono ordinare prodotti e accedere a servizi da remoto, in maniera più semplice e immediata. Dal lato dell’offerta i benefici si hanno nel lungo periodo: aumento di produttività; minori costi di trasporto e comunicazione; logistica e supply chain più efficienti; apertura di nuovi mercati e una generale crescita economica.
La tecnologia, però, aumenta anche la concorrenza tra aziende, costrette a stare al passo con l’evoluzione tecnologica per non vedersi scavalcare dai competitor. Inoltre, costringe le aziende a cambiare in base a come cambia la domanda: se i consumatori comprano sempre più online, le aziende devono adeguare il loro modo di fornire prodotti e servizi.
Digital transformation tra piattaforme tecnologiche e dati, con al centro il cittadino
Una delle tendenze principali cui si assiste negli ultimi anni è lo sviluppo di piattaforme tecnologiche che combinano domanda e offerta (come servizi di sharing o servizi on demand) che sono facili da usare e creano un modo nuovo di consumare beni e servizi.
Complessivamente, la trasformazione digitale produce i suoi effetti principali su: aspettative dei clienti, miglioramento dei prodotti, innovazione collaborativa, forme organizzative.
Al centro c’è sempre il cittadino, con la tecnologia digitale che aumenta il valore dei prodotti/servizi e migliora la customer experience. Tutto ciò è possibile grazie all’utilizzo dei dati: raccogliendo e analizzando i dati di clienti effettivi o potenziali, le aziende incontrano e addirittura prevedono le loro esigenze, riuscendo ad acquisirli prima che lo facciano le aziende concorrenti o – dopo averli acquisiti – a trattenerli con sé il più a lungo possibile.
