Close

Domicilio Digitale, PEC e SERCQ, le differenze

Quali caratteristiche hanno e cosa consentono di fare
Tre giovani sorridenti davanti a un pc, usano il domicilio digitale, tramite pec o sercq.
Tempo di lettura: 3 minuti

Indice dei contenuti

Cos’è un domicilio digitale e quali sono le differenze tra PEC e SERCQ? Lo vediamo in questo breve articolo, in cui facciamo chiarezza su questi tre termini.

Cos’è il domicilio digitale

La definizione di domicilio digitale è contenuta nel Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). All’articolo 1, comma 1, lettera n-ter, il CAD definisce il domicilio digitale “un indirizzo elettronico eletto presso un servizio di posta elettronica certificata o un servizio elettronico di recapito certificato qualificato, come definito dal regolamento […] eIDAS, valido ai fini delle comunicazioni elettroniche aventi valore legale”.

Quindi, il domicilio digitale è semplicemente un indirizzo elettronico che scegliamo per ricevere comunicazioni con valore legale (come, ad esempio, le comunicazioni della PA).

In altre parole, il domicilio digitale è la versione tecnologica del nostro domicilio fisico. Quindi, se finora abbiamo comunicato il domicilio fisico per ricevere a casa una raccomandata, oggi dobbiamo comunicare il domicilio digitale, cioè l’indirizzo elettronico dove ricevere quella stessa raccomandata, non più cartacea, ma digitale.

Il concetto di scelta (che troviamo nella parte della norma che parla di indirizzo elettronico “eletto”) è importante, perché significa che se abbiamo più indirizzi elettronici, non significa che tutti rappresentano contemporaneamente il nostro domicilio digitale. Eleggere il proprio domicilio digitale significa, invece, scegliere quale dei nostri indirizzi elettronici far diventare il nostro domicilio digitale. Un dettaglio non da poco, perché soltanto le comunicazioni inviate a tale indirizzo si considereranno legalmente inviate e ricevute.

L’indirizzo elettronico a cui associare il proprio domicilio digitale può assumere due forme differenti: la Pec o il SERCQ, Servizio Elettronico di Recapito Certificato Qualificato. Quindi, il domicilio digitale esprime una funzione, mentre PEC e SERCQ sono due strumenti tecnologici che consentono di realizzarla.

Cos’è la PEC

La PEC, o Posta Elettronica Certificata, è un particolare tipo di posta elettronica presente solo in Italia (non viene usata negli altri Paesi). È disciplinata principalmente dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 68 dell’11 febbraio 2005 e dal già citato CAD.

La PEC consente di attribuire a un messaggio la stessa validità legale di una raccomandata cartacea con ricevuta di ritorno, perché certifica la data e l’ora dell’invio e della ricezione.

Tuttavia, la PEC non ci dà la certezza in merito alla reale identità di mittente e destinatario. Questo perché quando chiediamo una casella Pec il gestore del servizio non verifica la nostra identità in maniera certa, come avviene per esempio con lo SPID.

Per questo motivo, la PEC italiana rientra tra quei servizi che a livello europeo sono definiti (all’interno del Regolamento eIDAS) SERC, cioè Servizi Elettronici di Recapito Certificato.

Una categoria superiore è rappresentata, invece, dal SERCQ, che è il Servizio Elettronico di Recapito Certificato Qualificato, che vediamo nel prossimo paragrafo.

Cos’è il SERCQ

Il SERCQ, Servizio Elettronico di Recapito Certificato Qualificato è un servizio alternativo alla PEC. Oltre a fornire prova di invio e ricezione dei messaggi e a proteggere i dati da rischio di furto o modifiche non autorizzate, aggiunge anche la certezza dell’identità del mittente e del destinatario prima dell’invio del messaggio. Tutto questo grazie all’uso della firma elettronica.

Il SERCQ è un servizio che – attraverso un apposito software e all’uso combinato della firma elettronica – consente di trasformare in messaggi con valore legale anche le email ordinarie o semplici SMS inviati dal proprio smartphone.

Il SERCQ può essere fornito soltanto da prestatori di servizi fiduciari qualificati (QTSP, Qualified Trust Services Provider). Si tratta di soggetti certificati e autorizzati a fornire servizi fiduciari qualificati e iscritti in Italia in un apposito elenco pubblico tenuto da AgID.

Namirial, QTSP qualificato AgID, tra le prime aziende in Italia a diffondere il servizio così come normato dal recente Regolamento eidas2, distribuisce il SERCQ via web o ne rende possibile l’utilizzo via API. Scopri di più su Namirial SERCQ.

TAG