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Gen AI, l’impatto sul PIL italiano e le opportunità per le PMI

Secondo uno studio condotto da Implement Consulting Group per conto di Google, l'adozione su larga scala dell'Intelligenza Artificiale Generativa in Italia potrebbe far crescere il PIL dell'8% annuo, offrendo alle PMI un'opportunità unica di accelerare la digitalizzazione e migliorare la competitività.
Gen AI, l'impatto sul PIL italiano e le opportunità per le PMI
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Gen AI: come rivoluzionerà l’economia italiana

La Gen AI, ovvero l’Intelligenza Artificiale Generativa, rappresenta una delle innovazioni più promettenti nel panorama tecnologico attuale, con un impatto potenziale straordinario sull’economia italiana.

Secondo un recente studio condotto da Implement Consulting Group per conto di Google, l’adozione della generative AI su larga scala potrebbe far crescere il Prodotto Interno Lordo (PIL) italiano di 150-170 miliardi di euro ogni anno per il prossimo decenniotraducendosi in un aumento dell’8% annuo. Tuttavia, ritardare di cinque anni l’adozione ridurrebbe questa crescita a un modesto 2%, un divario che illustra quanto sia cruciale intervenire tempestivamente.

L’uso di questa tecnologia avanzata offre un’occasione unica alle piccole e medie imprese italiane (PMI) per accelerare la digitalizzazione e migliorare la propria competitività.

Analizziamo come la Gen AI potrebbe influire sull’economia e quali prospettive essa apre per le PMI.

Il ruolo della Gen AI nella crescita economica italiana

Il principale vantaggio della generative AI è l’incremento della produttività, una variabile essenziale per la crescita economica e per il rafforzamento della competitività sul mercato globale.

La capacità della Gen AI di automatizzare attività ripetitive, creare contenuti complessi e migliorare l’analisi dei dati consente alle aziende di ridurre i costi operativi e di accelerare i tempi di produzione. Per esempio, l’Intelligenza Artificiale può generare rapidamente testi, immagini e codice, semplificando così le attività di creazione di contenuti e supportando settori come il marketing, il design e lo sviluppo software.

Secondo il rapporto, il 58% dei lavori potrebbe beneficiare del supporto dell’IA generativa per attività come la risoluzione di problemi complessi e la progettazione di prodotti, mentre solo il 7% delle professioni potrebbe vedere un’automazione delle mansioni superiore al 50%. Il restante 35% dei lavori non sarà affatto influenzato dalla Gen AI.

I dati dello studio suggeriscono che l’AI generativa non è destinata a sostituire i lavoratori, ma piuttosto ad assisterli e a permettere loro di concentrarsi su compiti a più alto valore aggiunto. Questo approccio consente di liberare tempo e risorse che i lavoratori possono dedicare a mansioni strategiche e creative, migliorando la qualità complessiva del lavoro svolto. Inoltre, gli eventuali posti di lavoro persi a causa dell’automazione saranno compensati dalla creazione di nuove opportunità professionali, grazie anche all’emergere di ruoli specifici nell’ambito dell’IA come ingegneri di Intelligenza Artificiale, creatori di contenuti di AI e formatori di dati, oltre a lavori che non possiamo immaginare a priori.

Settori ad alta intensità di conoscenza e l’impatto della Gen AI

Il contributo dell’Intelligenza Artificiale generativa è particolarmente rilevante nei settori ad alta intensità di conoscenza come l’ICT, le attività professionali e scientifiche. In questi ambiti, si prevede che la Gen AI possa integrare quasi l’80% dei ruoli, contribuendo a migliorare le capacità umane.

Come sottolineato da Melissa Ferretti Peretti, Country Manager di Google Italy, questo è il momento ideale per sfruttare il potenziale trasformativo dell’IA generativa. La tecnologia è sempre più accessibile, e le PMI italiane possono beneficiare di strumenti e risorse di supporto per integrare l’AI nelle proprie attività quotidiane.

Gen AI: opportunità strategiche per le PMI italiane

Le PMI costituiscono l’ossatura del tessuto economico italiano. Tuttavia, spesso affrontano difficoltà nella digitalizzazione per mancanza di risorse finanziarie, competenze tecnologiche e personale specializzato. La Gen AI può quindi costituire una risorsa strategica per colmare questo divario.

Tra le iniziative mirate a supportare le PMI nell’adozione dell’Intelligenza Artificiale, Google ha lanciato il progetto IA per il Made in Italy, che offre risorse, consulenze personalizzate e corsi di formazione gratuiti. Il progetto si rivolge a quattro settori chiave del Made in Italy: metalmeccanico, abbigliamento, arredamento e agroalimentare. Queste risorse sono accessibili sia online sia attraverso spazi interattivi sul territorio, consentendo alle PMI di ricevere il supporto necessario per comprendere e applicare la tecnologia AI nei propri processi produttivi.

Un altro strumento importante è lo stanziamento di 1,5 milioni di euro destinato da Google.org al Fondo per la Repubblica Digitale. L’obiettivo è aiutare le persone in difficoltà a sviluppare competenze nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale, contribuendo alla resilienza del mercato del lavoro e offrendo nuove opportunità di impiego. Queste iniziative riflettono l’impegno verso una trasformazione digitale inclusiva e sostenibile.g

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