Un Tribunale Smart per accelerare sulla giustizia digitale in Italia. L’idea rientra in un pacchetto di sei proposte per aumentare la digitalizzazione e l’efficienza della giustizia italiana. Ad avanzarlo è la Commissione interministeriale per la Giustizia nel Sud e Isole. Partendo da un’analisi degli uffici giudiziari del meridione, la commissione ha messo nero su bianco sei idee che presto potrebbero essere adottate nei tribunali d’Italia. Tali proposte puntano a una giustizia più efficiente, riducendo durata dei procedimenti, arretrato e disomogeneità di performance tra gli uffici.
Tribunale Smart, sportelli e udienze virtuali per una giustizia digitale
Tra le principali proposte c’è il Tribunale Smart, pacchetto di interventi per ridurre l’accesso fisico ai tribunali ai casi indispensabili. Prevede le seguenti azioni:
- sportello virtuale, per la gestione delle istanze mediante workflow digitali e video conferenza. In sostanza lo sportello servirà a gestire prenotazioni, comunicazioni, notifiche. Prevede, inoltre, un’area riservata integrata con SPID/CIE, pagoPA e App IO, per visionare le pratiche. Previsto, inoltre, un restyling dei siti web giudiziari, con strutture uniformi per agevolare la navigazione;
- pannelli informativi elettronici e app per facilitare l’individuazione delle aule, dei calendari di udienza e delle cancellerie;
- sistemi di pubblicazione dei ruoli d’udienza anonimizzati basati su indicazione del giudice, numero di ruolo e orario della trattazione. Questi dovranno evolversi in strumenti di chiamata elettronica delle cause e soluzioni per la notifica dello stato delle udienze;
- udienza virtuale, in remoto e ibrida, grazie ad aule con sistemi video e audio di ultima generazione, trascrizione automatizzata dei verbali e monitoraggio delle sale.
Smart building
Questa proposta prevede la realizzazione di un sistema informatizzato di gestione degli immobili, che aiuti a programmare le attività di manutenzione degli edifici, ottimizzando anche le relative spese. Il sistema avrà, inoltre, un software di Building Information Modeling (Modellizzazione delle Informazioni di Costruzione) per l’ottimizzazione della pianificazione e gestione delle costruzioni.
Formazione del personale
La digitalizzazione dei processi deve essere accompagnata da maggiori competenze del personale, in merito alle funzionalità del Processo Civile Telematico, registri informatici e programmi ministeriali per la gestione del lavoro giudiziario. Per questo motivo la commissione propone interventi di formazione applicativa e formazione sui temi di cybersecurity.
Evoluzione dei sistemi informativi ministeriali
Per digitalizzare la giustizia servono nuove funzionalità, soprattutto per le modalità di lavoro analogiche e cartacee. Per questo motivo, la commissione propone una serie di interventi, tra cui:
1 – gestionale per i Consulenti Tecnici d’Ufficio (CTU)
2 – supporti per l’assegnazione automatica dei fascicoli
3 – potenziamento dell’interoperabilità con sistemi informativi diversi come il Portale Vendite Pubbliche, Agenzia Entrate, Anpr
4 – potenziamento della digitalizzazione del decreto ingiuntivo, grazie all’implementazione di servizi applicativi per l’emissione dei decreti ingiuntivi basati su fatture elettroniche, mediante integrazione tra Consolle del Magistrato e Sdi
5 – sviluppo di nuove soluzioni per la gestione delle copie in formato digitale dei provvedimenti
6 – ulteriori sviluppi del PCT, in termini di procedure fallimentari ed esecutive, patrocinio a spese dello Stato e Consolle del Magistrato
L’intelligenza artificiale al servizio della giustizia
La proposta si ricollega al progetto nazionale Data Lake Giustizia portato avanti dal Ministero col PNRR. In pratica, grazie all’Intelligenza Artificiale, la mole di dati che formerà il Data Lake Giustizia potrà essere usata per finalità di studio e per sperimentare un sistema di giustizia predittiva. Nello specifico, accedendo al sistema tramite la propria identità digitale, grazie all’impiego di algoritmi e digitando una query, l’operatore potrà analizzare i provvedimenti caricati nel sistema e tale analisi consentirà di prevedere quale potrebbe essere l’esito di giudizi simili.
Banca Dati Conciliativa Nazionale
La Banca Dati Conciliativa Nazionale dovrebbe raccogliere modelli di proposte conciliative del magistrato e di atti conciliativi per area d’interesse e tipologia, con la finalità di stimolare il ricorso a tali istituti.
Nuove modalità di deposito del ricorso monitorio
Per velocizzare i tempi di emissione dei decreti ingiuntivi, la commissione propone di prevedere che nel ricorso del creditore (presentato tramite il sistema SIAMM Pinto digitale, previa identificazione con SPID o CNS) venga previsto esclusivamente il deposito delle fatture in modalità digitale e nel formato della fattura elettronica. In questo modo, l’applicativo del magistrato potrebbe acquisire e verificare in maniera automatica i dati presenti in fattura, predisponendo automaticamente il decreto ingiuntivo, precompilato con i dati e con gli importi esattamente emergenti dalle fatture.