ISTAT imprese 2024: un quadro sulla trasformazione digitale delle imprese italiane
Secondo il rapporto dell’Istat “Imprese ICT 2024“, le imprese italiane stanno compiendo passi significativi verso la digitalizzazione, con un incremento nell’adozione di tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale (IA) e il Machine Learning.
Il livello di digitalizzazione delle aziende è cresciuto in modo costante, soprattutto tra le grandi imprese, ma persiste un divario importante con le PMI, che spesso mancano delle risorse e delle competenze necessarie per tenere il passo.
Imprese ISTAT: uno sguardo ai dati
Vediamo quali sono i dati principali che emergono dall’analisi Istat:
1. Digitalizzazione delle imprese
Il rapporto “Imprese ICT 2024” fornisce una panoramica dettagliata dello stato della digitalizzazione delle imprese italiane. Nel 2024, il 70,2% delle PMI (aziende con addetti da 10 a 249) ha raggiunto almeno un livello base di digitalizzazione, ovvero l’adozione di almeno quattro attività digitali su dodici indicatori analizzati. Tuttavia, le grandi imprese (aziende con 250 addetti ed oltre) si distinguono nettamente: il 97,8% ha raggiunto un livello base, e l’83,1% è classificato a livelli “alti”.
Il divario digitale tra PMI e grandi imprese si evidenzia soprattutto nella carenza di specialisti ITC, nella limitata offerta di formazione sulla sicurezza informatica ai propri dipendenti e nella minore diffusione di strumenti di collaborazione a distanza.
Anche le infrastrutture di rete mostrano un progresso. La quota di imprese con almeno 10 addetti che utilizza una connessione fissa con velocità pari o superiore a 30 Mbit/s è passata dall’82,8% del 2022 all’88,8% nel 2024. Tuttavia, solo una minoranza dispone di una connettività ad almeno 1 Giga, un dato più diffuso tra le grandi imprese. Nonostante queste differenze, la grande maggioranza delle aziende ritiene che la velocità di connessione sia adeguata alle proprie esigenze operative, con alcune criticità ancora presenti nel Sud e nelle Isole.
Un altro aspetto importante è l’accesso da remoto a strumenti aziendali. Cresce il numero di imprese che consente ai propri addetti di accedere a posta elettronica, documenti o software aziendali da remoto evidenziando un ricorso sempre maggiore al lavoro flessibile e allo smart working.
2. Intelligenza Artificiale (IA)
L’adozione dell’Intelligenza Artificiale segna progressi significativi, con l’8,2% delle imprese italiane, con un minino di 10 addetti, che dichiara di usare almeno una tecnologia di AI, rispetto al 5% del 2023. Tra le tecnologie più diffuse, spiccano l’estrazione di conoscenza e informazioni da documenti di testo (utilizzata dal 54,5% delle aziende che adottano l’AI); la Generative AI, utilizzata per il 45,3% di tali aziende e il Machine Learning. Le applicazioni principali riguardano il marketing, la ricerca e sviluppo, e l’automatizzazione dei processi aziendali.
Nonostante questi passi avanti, l’Italia è ancora indietro rispetto alla media UE, dove il 12,4% delle imprese utilizza tecnologie AI.
3. Sicurezza informatica
La sicurezza informatica è un tema cruciale per le imprese italiane. Il 32,2% delle aziende, con un numero di addetti non inferiore a 10, ha adottato almeno sette delle undici misure di sicurezza analizzate, un aumento rispetto al 28% del 2022. Inoltre, rispetto al 2022, si registra una riduzione degli attacchi informatici con conseguenze gravi per le imprese di maggiore dimensione. In particolare, la percentuale di aziende con 50-249 addetti colpite è scesa sotto il 20%, e tra quelle con oltre 250 addetti è diminuita di oltre 3 punti percentuali.
Le grandi imprese sono più preparate su questo fronte rispetto alle PMI, che spesso si limitano a misure di base come password forti e backup dei dati. Tuttavia, la crescita nell’adozione di pratiche più avanzate, come la crittografia e i test di sicurezza periodici, evidenzia una maggiore consapevolezza dell’importanza della cybersecurity.
4. Vendite online
Anche le vendite online registrano una crescita moderata. Nel 2024, il 20,4% delle imprese con almeno 10 addetti ha effettuato vendite online, contribuendo per il 16,9% al fatturato totale. Le grandi imprese continuano a dominare questo settore, generando il 55% del valore complessivo.
I territori più attivi sono quelli del Nord Ovest (41,5% delle vendite online) e del Centro (36,0%). Tra le imprese italiane che hanno adottato l’e-commerce, il commercio, l’alloggio e la ristorazione si confermano settori di punta. Per quanto riguarda i canali di vendita, si osserva una prevalenza dei canali proprietari, affiancati da una diffusa presenza su marketplace online.
Le sfide della digitalizzazione per le PMI
Nonostante i progressi, le PMI italiane affrontano sfide significative nel percorso di digitalizzazione. L’ostacolo principale è rappresentato dalla mancanza di risorse adeguate. Questo gap limita l’accesso delle PMI a strumenti come il digital customer onboarding e tecnologie di Artificial Intelligence più sofisticate, compromettendo la loro competitività.
Gli investimenti futuri secondo il rapporto ISTAT imprese
Guardando ai tech trend 2025, un quinto delle imprese italiane ha pianificato di investire nell’IA nei prossimi due anni. Tra le aree di maggiore interesse figurano la sicurezza informatica, i social media, la formazione informatica e il cloud computing. Le imprese di minore dimensione, pur con ritmi più lenti rispetto alle grandi aziende, stanno aumentando la loro consapevolezza sull’importanza di rafforzare competenze ICT e introdurre innovazioni nei processi produttivi e organizzativi.
ISTAT portale imprese: un supporto strategico
Per orientare al meglio gli investimenti digitali e sfruttare appieno le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, le imprese italiane possono contare sul portale imprese ISTAT Statistica & Imprese, una risorsa essenziale per accedere a dati e analisi personalizzate.
Il portale offre alle aziende un sistema innovativo per adempiere agli obblighi informativi e accedere a dati utili per le strategie aziendali. Le imprese possono comunicare variazioni anagrafiche, delegare la compilazione dei questionari e monitorare lo stato degli adempimenti in tempo reale. Tra i servizi più rilevanti, il portale fornisce informazioni personalizzate per posizionare l’azienda nel proprio mercato di riferimento, supportando le decisioni strategiche con dati statistici aggiornati e trasparenti.
Una trasformazione guidata dall’IA
Il rapporto dell’Istat “Imprese ICT 2024” conferma che la digitalizzazione sta cambiando profondamente il panorama imprenditoriale italiano. L’adozione di tecnologie di Intelligenza Artificiale, inclusa l’Intelligenza Artificiale Generativa, rappresenta una leva fondamentale per migliorare la produttività e affrontare le sfide del mercato globale.
Le normative europee, come l’AI Act EU, richiedono alle imprese di adattarsi a standard tecnici ed etici sempre più stringenti, spingendole a investire non solo in tecnologia, ma anche in soft skills e formazione. La figura del Chief AI Officer si sta affermando come ruolo strategico per guidare questa transizione, favorendo l’integrazione di sistemi intelligenti nei processi aziendali.
In un contesto globale sempre più competitivo, gli investimenti in AI, cybersecurity e infrastrutture digitali, supportati dall’uso di soluzioni Gen AI, saranno essenziali per garantire la resilienza e la crescita delle imprese. La trasformazione digitale rappresenta non solo una sfida, ma anche una straordinaria opportunità per posizionare le imprese italiane tra i leader dell’innovazione tech in Europa e nel mondo.