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Score e Rating Finanziario: cosa sono e come ci aiutano a valutare l’affidabilità di un cliente

Il rating finanziario è un indicatore che permette di valutare il livello di solvibilità dell’azienda poiché esprime la capacità di un’impresa di rimborsare o meno i propri debiti. 
Score e Rating Finanziario: cosa sono e come ci aiutano a valutare l'affidabilità di un cliente
Tempo di lettura: 3 minuti

Indice dei contenuti

Che cos’è il Rating?

Lo score e il rating finanziario, insieme al DSCR (Debit Service Coverage Ratio) sono i principali indicatori di riferimento utilizzati dalle banche e dagli intermediari finanziari per verificare lo stato di salute di un’azienda e misurare il rischio di insolvenza. 

Entrambi gli strumenti servono quindi a valutare l’affidabilità creditizia di un’impresa e sono fondamentali, ma spesso vengono confusi nonostante si tratti di due metodologie distinte la cui differenza è riconosciuta anche a livello europeo dal il Regolamento (CE) n° 1060/2009 che fornisce definizioni separate.

Che cos’è il rating finanziario? Il rating -letteralmente “classificazione”- è un indicatore che esprime la capacità di un’azienda di rimborsare o meno i propri debiti. Tale giudizio viene assegnato da un’agenzia specializzata che si basa sull’analisi di diverse fonti: la situazione finanziaria dell’impresa da valutare (financial profile), il settore di appartenenza dell’azienda e il posizionamento di quest’ultima all’interno del suddetto settore (business profile), a cui si aggiungono le visite presso la società e gli incontri con il management. 

Il giudizio di rating è sottoposto a periodiche revisioni per cogliere tempestivamente eventuali cambiamenti all’interno dell’azienda o del settore di appartenenza: se il giudizio migliora si parla di upgrade, mentre in caso contrario si utilizza il termine downgrade. Oltre a ciò, il giudizio può differire in base all’agenzia che ha condotto la valutazione poiché ognuna ha il proprio sistema di classificazione. La valutazione sul profilo di rischio si basa su una scala alfabetica che nel caso dell’agenzia Standard & Poor’s va da “AAA” (il giudizio che indica il massimo grado di solvibilità) alla “D” (società insolvente), mentre per l’agenzia Moody’s le classi di rating sono leggermente diverse e il punteggio più basso corrisponde a una “C”.

Le agenzie di rating utilizzano anche un’altra classifica che prevede una divisione delle analisi su un arco temporale di breve, medio o lungo termine con una scansione che può andare da un periodo della durata di un mese a un periodo lungo anni. Può quindi accadere che un’agenzia emetta due rating diversi su due diversi orizzonti temporali, valutando il debito di una società sul breve termine con un giudizio negativo che diventa però positivo sul lungo periodo.

Ricapitolando, il rating è un utile strumento per valutare il rischio di credito connesso a un investimento e il rendimento ad esso associato: più alto è il rating di una società, minore è il rischio di non vedersi remunerato il proprio credito.

Che cos’è il Credit Score?

Il Credit Score è il punteggio di affidabilità creditizia, vale a dire la capacità di ripagare un debito, adottato dalle banche e dagli intermediari finanziari per esaminare le richieste di finanziamento. Anche in questo caso, quindi, si tratta di un’attività di valutazione del rischio che permette di determinare la solvibilità di un’azienda.

Nel dettaglio, lo Score è un punteggio ottenuto attraverso un’analisi quantitativa e automatica basata su modelli statistici che utilizzano una grande quantità di informazioni riguardanti la storia e l’andamento dell’impresa oggetto della valutazione. Tali dati si ottengono attraverso il confronto tra bilanci, i rendiconti finanziari, il settore di appartenenza e le abitudini di pagamento.

Il funzionamento del Credit Score si basa su tre diverse fasi:

  • Data warehousing: raccolta e memorizzazione di dati su larga scala.
  • Data mining: analisi automatizzata dei dati disponibili con estrazione delle informazioni rilevanti;
  • Data correlation: analisi delle informazioni estratte per la definizione di un profilo personale.

Il risultato finale viene espresso attraverso un punteggio (score) rappresentato su una scala che va da 1 a 10 o da 1 a 100 per indicare il livello di insolvenza. Naturalmente, un punteggio basso è indice dell’incapacità dell’azienda di far fronte alle obbligazioni assunte e quindi di pagare i propri debiti, mentre un punteggio alto corrisponde a scarse probabilità di insolvenza da parte dell’azienda.

Quali sono le principali differenze tra Rating e Score?

Rating e Score sono quindi due valutazioni che permettono di analizzare l’affidabilità economico-finanziaria di un’impresa, ma tra i due strumenti esistono delle sostanziali differenze.

La prima è il riferimento temporale: il rating finanziario si focalizza su una visione futura della capacità d’impresa, al contrario lo score offre un’istantanea che si basa sull’analisi della storia dell’azienda. In aggiunta, il rating è una valutazione effettuata da un pool di esperti analisti e il giudizio viene espresso da un soggetto esterno e indipendente, ovvero l’agenzia di rating. Il giudizio, inoltre, è assegnato contrassegnando la valutazione secondo diverse scale di valori che variano in base all’agenzia che si occupa di emettere il rating.

Il Credit Score, invece, valuta il merito creditizio attraverso analisi quantitative basate su modelli statistici che incorporano informazioni sulla storia aziendale (verifica dei bilanci d’esercizio, abitudini di pagamento, caratteristiche del settore di appartenenza). Il punteggio della valutazione viene espresso utilizzando una scala numerica che identifica le classi di rischio.

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