È allarme reati informatici in Italia, che sono aumentati di oltre la metà nell’ultimo quinquennio. A darne notizia è D.A.S. Difesa Automobilistica Sinistri S.p.A. di Assicurazione, società del gruppo Generali Italia.
La compagnia assicurativa, specializzata nella tutela legale, ha infatti condotto un’indagine conoscitiva che ha avuto un esito davvero sorprendente. L’indagine ha, infatti, rivelato una crescita del 51% di crimini informatici nel nostro Paese, nel periodo compreso tra il 2010 e il 2015.
Come è evidente, si tratta di un dato preoccupante che merita di essere studiato con la dovuta attenzione.
L’analisi svolta da DAS considera la densità di reati informatici rispetto alla popolazione residente delle singole regioni italiane. Questo studio ha dato vita a una vera e propria classifica di “demerito”, che si può visualizzare nell’immagine riportata di seguito.
Classifica regioni per frequenza reati informatici
In base alla frequenza dei reati informatici compiuti in rapporto alla popolazione residente, in valori assoluti la regione con il più alto tasso di crimini informatici è la Liguria, con una denuncia ogni 246 abitanti.
Al secondo posto troviamo il Molise, che registra 1 reato informatico ogni 289 abitanti residenti.
Al terzo posto c’è la Valle d’Aosta con 1 reato informatico ogni 294 abitanti.
La prima regione del sud in classifica è la Campania, che occupa il quarto posto con 1 reato informatico ogni 327 abitanti residenti.
In generale, le regioni del Nord Italia sono quelle in cui negli ultimi cinque anni si è registrata la maggiore crescita di reati informatici. Invece, le regioni del Sud si rivelano più virtuose: nel meridione i reati informatici sono aumentato, ma in misura ben minore rispetto a quanto avvenuto nel Settentrione.
In Puglia, che è la regione con la minore frequenza di reati informatici, si registra 1 denuncia ogni 503 abitanti. Penultima in classifica è la Sicilia, con 1 reato informatico ogni 496 abitanti. Terz’ultima è la Basilicata, con 1 reato informatico ogni 483 residenti.
Classifica regioni per tasso di crescita
In base all’aumento in termini percentuali dei reati informatici dal 2010 al 2015, la regione che ha registrato il tasso di crescita maggiore è il Friuli Venezia Giulia con il +133,8%.
Al secondo posto troviamo l’Umbria, che registra una crescita del +102,3%.
Al terzo posto c’è la Liguria, con un tasso di crescita del +101,6%.
La prima regione del sud in classifica è il Molise, che registra una crescita del +99.1%. Anche in questo caso, le regioni del Sud registrano dati migliori rispetto a quelle del Nord.