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Registro Imprese: guida all’iscrizione di una startup innovativa

Quali sono le procedure da seguire per iscriversi nella sezione apposita prevista presso le Camere di Commercio
Registro Imprese: guida all'iscrizione di una startup innovativa
Tempo di lettura: 5 minuti

Indice dei contenuti

Cos’è una startup innovativa

Le startup innovative, iscritte nell’apposita sezione speciale istituita presso il Registro Imprese, sono società di capitali, costituite anche in forma cooperativa, residenti in Italia o in un altro Paese membro dell’UE (purché abbiano una sede produttiva o una filiale in Italia) che rispondono a determinati requisiti e hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

A fornire una definizione di startup innovativa è l’art. 25, comma 2 del DL 179/2012 (convertito con legge n. 221/12), il cosiddetto Decreto Crescita 2.0: “l’impresa startup innovativa, di seguito «startup innovativa», è la società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione, …”.

Le startup innovative attraverso la loro attività devono:

  • Contribuire allo sviluppo di una nuova cultura imprenditoriale e alla creazione di un contesto maggiormente favorevole all’innovazione;
  • Favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione, in particolare quella giovanile;
  • Promuovere una maggiore mobilità sociale e attrarre in Italia talenti, imprese innovative e capitali dall’estero.

Come creare una startup innovativa e quali sono i requisiti

Per creare una startup innovativa è necessario:

  • Costruire una società di capitali, anche in forma cooperativa;
  • Dichiarare l’inizio attività;
  • Richiedere l’iscrizione alla sezione speciale delle startup innovative del Registro delle Imprese.

Tali adempimenti possono essere effettuati esclusivamente in modalità telematica, inviando la documentazione al Registro Imprese.

Ecco quali sono i requisiti che una startup innovativa deve rispettare:

  • La società deve essere costruita e svolgere attività di impresa da non più di 60 mesi;
  • L’impresa deve essere residente in Italia, oppure in uno degli Stati dell’Unione Europea a condizione che abbia una sede produttiva o una filiale in Italia;
  • A partire dal secondo anno di attività della start up innovativa, il totale del valore della produzione annua della società non deve essere superiore a 5 milioni di euro;
  • La società non deve distribuire o aver distribuito utili;
  • La società deve avere quale oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • La società non deve essere stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione d’azienda o di ramo d’azienda;
  • La startup innovativa deve sostenere spese di ricerca e sviluppo in misura uguale o superiore al 15% del maggior valore tra costo e valore totale della produzione;
  • La società deve impiegare come dipendenti o collaboratori, in una percentuale uguale o superiore a 1/3 della forza lavoro complessiva, personale con dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso istituti di ricerca pubblici o privati. Oppure, deve impiegare come dipendenti o collaboratori, in percentuale uguale o superiore a 2/3 della forza lavoro complessiva, personale in possesso di laurea magistrale;
  • La società deve essere titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa ad una invenzione industriale.

Agevolazioni per startup innovative: quali sono i vantaggi

Alle startup innovative sono riservate una serie di vantaggi per un massimo di 5 anni dal momento della costruzione:

  • Minori oneri per l’avvio di impresa;
  • Rinvio a nuovo delle perdite di esercizio;
  • Governance delle s.r.l.: possibilità di emettere strumenti finanziari;
  • Remunerazione con strumenti finanziari (ad esempio: stock options);
  • Rapporti di lavoro subordinato di più semplice attuazione, credito di imposta per ricerca e sviluppo;
  • Incentivi all’investimento;
  • Raccolta diffusa di capitali di rischio tramite portali online;
  • Sostegno all’internazionalizzazione;
  • Gestione della crisi: non si applica la disciplina delle procedure concorsuali.

Inoltre, per chi investe in startup innovative la normativa prevede anche sgravi fiscali.

Come iscrivere una startup innovativa al Registro Imprese

Vediamo insieme come effettuare l’iscrizione di startup innovativa al Registro Imprese:

  • Come abbiamo già detto, la domanda d’iscrizione può essere presentata esclusivamente in forma telematica con firma digitale tramite una Comunicazione Unica al Registro imprese, all’Agenzia delle Entrate, all’INPS e all’INAIL;
  • L’iscrizione nella sezione speciale si aggiunge alla consueta ed obbligatoria iscrizione nella sezione ordinaria del Registro delle Imprese;
  • La totale esenzione dal pagamento dei diritti di segreteria per gli adempimenti nel Registro delle Imprese, e dell’imposta di bollo a seguito del chiarimento sopraggiunto attraverso la circolare 16/E da parte dell’Agenzia delle Entrate, opera anche per la domanda d’iscrizione in cui si presenta la richiesta di iscrizione dell’atto costitutivo e contestualmente la domanda d’iscrizione alla sezione speciale, nonché per il pagamento del diritto annuale dovuto in favore delle camere di commercio e dura non oltre il quinto anno d’iscrizione;
  • L’impresa avvia l’attività contestualmente alla costituzione. Se l’impresa non comunica l’inizio attività contestualmente alla costituzione non può chiedere l’iscrizione nella sezione speciale e quindi si procede solo all’iscrizione dell’atto costitutivo nella sezione ordinaria, con l’assolvimento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria;
  • È importante compilare il campo relativo all’indirizzo del sito internet, ovvero il riquadro 5 del modello S1, nel quale le società startup devono rendere disponibili anche le informazioni previste dall’art. 25 comma 11 della legge;
  • Per l’impresa neo costituita e per l’impresa che non ha ancora depositato il primo bilancio, le informazioni relative alle spese in ricerca e sviluppo sono desunte da una dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante. Tale dichiarazione dovrà presentare una previsione dettagliata delle spese in attività di ricerca e sviluppo che la startup innovativa intende sostenere nel corso del primo esercizio di attività (attribuibili al primo esercizio secondo il principio di competenza).

Come presentare la domanda d’iscrizione? La domanda di iscrizione si presenta tramite il modello informatico “S1” e “S” per quanto riguarda gli aspetti tradizionali, mentre per l’iscrizione alla sezione speciale si utilizza il medesimo modello informatico “S1”, indicando le informazioni richieste per la startup nel quadro “32/START-UP ED INCUBATORI”. Inoltre, per la richiesta di iscrizione alla sezione speciale si deve utilizzare il codice 027.

Chi deve iscriversi al Registro Imprese

Oltre alle startup innovative, hanno l’obbligo di iscriversi al Registro Imprese Telemaco:

  • Gli imprenditori individuali;
  • Le società commerciali;
  • I consorzi con attività esterna e le società consortili;
  • I gruppi europei di interesse economico;
  • Gli enti pubblici che hanno per oggetto esclusivo o principale un’attività commerciale;
  • Le società costituite all’estero che hanno nel territorio italiano la sede dell’amministrazione o l’oggetto principale dell’impresa (soggette alla legge italiana ai sensi della L. 218/1995);
  • Le società cooperative;
  • Le società estere con sede secondaria in Italia;
  • Le aziende speciali degli enti locali;
  • Gli imprenditori agricoli;
  • I piccoli imprenditori, tra cui rientrano anche i coltivatori diretti;
  • Le società semplici;
  • Le società tra avvocati;
  • Le organizzazioni con qualifica di impresa sociale;
  • Le società che esercitano attività di direzione e coordinamento e quelle che vi sono soggette.

Telemaco Registro delle Imprese: la soluzione Namirial per consultare le banche dati

Namirial, in qualità di distributore ufficiale Infocamere, ha accesso alle banche dati camerali sia per l’erogazione di documenti in formato ufficiale, sia per l’estrazione di dati “grezzi” da combinare con altre fonti e permette di consultare il patrimonio informativo delle Camere di Commercio, di Telemaco, del Registro Protesti e dell’archivio dei marchi e brevetti.

Tramite l’accesso online è infatti possibile consultare le banche dati ufficiali con dati attendibili e garantiti dalla legge, 6 milioni di imprese, 10 milioni di persone, 900.000 bilanci depositati l’anno, 7 milioni di protesti e oltre 1 milione di marchi. È inoltre possibile provvedere all’invio delle pratiche di Comunicazione Unica e dei bilanci dei propri clienti o imprese grazie al software gratuito Comunica e Bilancio, verificando lo stato di avanzamento delle pratiche in qualsiasi momento.

Namirial è una delle principali fonti di informazioni economico-commerciali per la realizzazione di report che sostengono le imprese e gli operatori commerciali e professionali nella valutazione dell’affidabilità di clienti e fornitori.

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