Creare una sanità pubblica digitale più vicina ai cittadini, grazie al PNRR e all’impiego della tecnologia digitale. Per tale obiettivo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza comprende una serie di riforme e investimenti finanziati da Next Generation EU.
Suddiviso in sei missioni, dedicate ad altrettante macroaree cruciali per uscire dalla pandemia, il PNRR dedica alla sanità la Missione 6, con investimenti per 15,63 miliardi. Suddivisa in due Componenti, nella componente 1 la missione salute si occupa di “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”.
Gli obiettivi generali della componente 1 sono:
- Potenziare il SSN, allineando i servizi ai bisogni delle comunità e dei pazienti, anche alla luce delle criticità emerse durante l’emergenza pandemica.
- Rafforzare le strutture e i servizi sanitari di prossimità e i servizi domiciliari.
- Sviluppare la telemedicina e superare la frammentazione e la mancanza di omogeneità dei servizi sanitari offerti sul territorio.
- Sviluppare soluzioni di telemedicina avanzata a sostegno dell’assistenza domiciliare.
Riformare il SSN con reti di prossimità, telemedicina e l’approccio “One Health”
La componente 1 della missione 6 prevede la realizzazione di una riforma e di tre investimenti. Con la riforma si intende perseguire una nuova strategia sanitaria, sostenuta da un adeguato assetto istituzionale e organizzativo, che consenta di conseguire standard qualitativi adeguati in linea con gli altri paesi europei e che consideri il SSN come parte di un più ampio concetto di “welfare comunitario”.
La riforma prevede due attività principali:
- La definizione di standard strutturali, organizzativi e tecnologici omogenei per l’assistenza territoriale e l’identificazione delle strutture a essa deputate.
- Un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con l’approccio “One Health”, che considera la salute dell’uomo, la salute degli animali e la tutela dell’ambiente legati tra di loro, prevedendo quindi un modello sanitario integrato e multidisciplinare che punti a raggiungere la salute globale.
Sanità digitale nel PNRR: telemedicina, case e ospedali di comunità
Sono previsti 3 investimenti. Il primo investimento riguarda la realizzazione di 1.288 Case della Comunità, dotate di un’infrastruttura informatica, un punto prelievi, la strumentazione polispecialistica e un team multidisciplinare.
Il secondo investimento prevede il potenziamento dei servizi di cura e di assistenza domiciliari.
Questo investimento mira a:
- Sfruttare le nuove tecnologie (telemedicina, domotica, digitalizzazione) per erogare le cure domiciliari.
- Realizzare presso ogni ASL un sistema informativo in grado di rilevare dati clinici in tempo reale.
- Attivare 602 Centrali Operative Territoriali (COT), con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari.
- Usare la telemedicina per supportare i pazienti con malattie croniche.
La telemedicina viene vista come un mezzo per ridurre il divario sanitario esistente tra le diverse aree dell’Italia; garantire una migliore “esperienza di cura” per gli assistiti; migliorare i livelli di efficienza dei sistemi sanitari regionali. Tutto questo grazie alla realizzazione di progetti di tele-assistenza, tele-consulto, tele-monitoraggio e tele-refertazione, capaci di integrarsi con il Fascicolo Sanitario Elettronico.
Il terzo investimento punta a offrire un’assistenza sanitaria intermedia, grazie a 381 Ospedali di Comunità.