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SPID per l’adeguata verifica nelle banche

Perché l'identità digitale è un vantaggio per identificare i clienti nel settore bancario e finanziario
Tempo di lettura: 3 minuti

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Facilitare la customer experience e mantenere alti i livelli di tutela legale sono le sfide attualmente più stringenti per le banche e gli istituti finanziari. Il rischio di operazioni sospette, frodi, riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo ha spinto i governi europei ad approvare una difesa serrata attraverso l’istituzione delle direttive di antiriciclaggio.

Un’emergenza segnalata anche dall’ultimo report dell’Unità di Informazione Finanziaria. Rispetto al primo semestre 2020, nel primo semestre 2021 le operazioni sospette hanno segnato un +32,5%, mentre le segnalazioni di riciclaggio segnano un +32,7%.

Bilanciare customer experience e tutela legale è oggi possibile grazie all’identificazione e l’autenticazione tramite SPID. Vediamo come le identità digitali possono rivoluzionare i settori bancari e finanziari.

Conformità AML con SPID e CIE

Le leggi AML, Anti Money Laundering, prevedono l’uso di un questionario di adeguata verifica per identificare in maniera corretta e scrupolosa il cliente. Tuttavia, tali metodologie know-your-customer risultano spesso complesse e dispersive. Ciò si traduce in un’esperienza utente confusa, con tempi dilatati, che spingono il cliente a soppesare l’effettiva necessità di usufruire di un dato servizio.

Gli svantaggi non sono solo per il cliente, ma soprattutto per l’azienda. Tali questionari KyC devono essere aggiornati e verificati frequentemente. Ciò comporta un impegno non irrisorio, cui – in presenza di documentazione cartacea – vanno aggiunti i costi legati all’uso della carta e ai processi di stampa, oltre che per l’archiviazione fisica della documentazione.

Il Decreto Semplificazioni del 16 luglio 2020 – aggiornato a febbraio 2021 ed entrato in vigore il 28 luglio 2021 – ha introdotto significative novità in materia di identificazione del cliente. Come, in particolare, alcuni punti dell’art. 64 del Codice dell’Amministrazione Digitale. Tale decreto prevede che l’identificazione a distanza del cliente possa essere effettuata attraverso la verifica dell’identità digitale con livello di garanzia almeno significativo. SPID e CIE diventano equipollenti ai documenti fisici e cartacei.

Questo semplifica l’intera procedura di identificazione e quindi di adeguata verifica. Finora gli SPID attivati sono circa 26,8 milioni. Un numero che cresce mese dopo mese e che suggerisce un adeguamento, da parte degli italiani, ai nuovi sistemi digitali a distanza. Dal 1° ottobre 2021 tutte le PA offrono accesso ai servizi online tramite le identità digitali, per facilitare il cittadino con credenziali uniche. Una direzione verso cui si muovono anche le aziende private.

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Adeguata verifica: SPID facilita l’onboarding del cliente

Banche e istituti finanziari sono tra i soggetti più coinvolti, da un punto di vista normativo, nella verifica della clientela. L’indagine diviene necessaria soprattutto in relazione a ingenti trasferimenti di denaro, per prevenire rischi di finanziamento al terrorismo e riciclaggio. Alcuni gruppi bancari in Italia hanno già introdotto l’uso delle credenziali SPID per ottemperare agli obblighi descritti.

La soluzione può essere adattata al sistema in uso tramite webapp o API. L’identificazione viene effettuata tramite il servizio fornito dal Service Provider accreditato AgID, mediante un’autenticazione con livello di sicurezza almeno pari a 2, secondo la ISO-IEC 29115. Ciò si traduce in un’alta garanzia per la gestione degli attributi al servizio online. I clienti possono accedere ai prodotti finanziari attraverso un’identificazione rapida, fornendo solo i dati necessari al servizio richiesto. In tal modo, un cittadino può aprire un conto bancario, sottoscrivere assicurazioni o chiedere prestiti attraverso la propria identità digitale.

Inoltre, tramite SPID è possibile ottenere un certificato di firma elettronica avanzata (FEA), che consente la sottoscrizione contrattuale a distanza e a piena validità legale. Un recente aggiornamento da parte di AgID aggiunge la possibilità di ottenere tramite SPID un certificato di firma digitale. Mediante l’uso di credenziali di secondo livello, username, password e codice OTP, si ha accesso a una firma elettronica qualificata (FEQ)

Consentire l’uso di SPID per l’accesso ai propri servizi bancari o finanziari migliora la customer experience, annulla i costi di revisione dei questionari KyC e tutela le aziende, fornendo una corretta verifica del cliente a norma di legge.

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