SPID minori, cos’è
Come è noto, lo SPID minori è l’identità digitale per i minorenni. Tale strumento non è ancora molto diffuso tra i giovani italiani, ma presto potrebbe diventare indispensabile per l’accesso a molti servizi online da parte di chi ha meno di 18 anni.
Lo SPID per gli under 18 è stato previsto da AgID a marzo del 2022 con una prima versione delle Linee guida operative per la fruizione dei servizi SPID da parte dei minori. Di ciò che prevede l’AgID per lo SPID minori abbiamo parlato in questo nostro articolo che spiega come attivare lo SPID per minori.
Rispetto a quanto stabilito inizialmente, una nuova versione aggiornata delle linee guida rilasciata l’11 maggio del 2022 ha chiarito meglio come deve avvenire la richiesta dello SPID per un figlio minorenne quando i genitori sono separati e ha modificato la procedura prevista quando il minorenne compie 18 anni.
SPID minori chiesto da un solo genitore, cosa fare
In caso di richiesta SPID minori di un solo genitore o esercente la responsabilità genitoriale, quest’ultimo deve presentare all’Identity Provider (IdP) che emette lo SPID una dichiarazione in cui afferma di essere stato autorizzato dall’altro genitore o di essere l’unico esercente la responsabilità genitoriale.
A conferma di quanto dichiarato, bisogna presentare anche un documento di identità dell’altro genitore o un documento che attesti lo status di unico esercente la responsabilità genitoriale (come, ad esempio, il certificato di morte dell’altro genitore o la nomina a tutore del minore).
Cosa succede allo SPID quando il minore compie 18 anni
La prima versione delle Linee guida prevedeva da parte dell’IdP l’obbligo di “inviare un messaggio al neo maggiorenne mettendo a sua disposizione un servizio per revocare, previa autenticazione con credenziali SPID di livello 2, la propria identità digitale”. In caso di mancata richiesta di revoca, l’identità digitale restava attiva.
La seconda versione delle Linee guida, invece, prevede che l’IdP mandi al neomaggiorenne un messaggio in cui metta a disposizione “un servizio per dichiarare, previa autenticazione con credenziali SPID di livello 2, di voler mantenere attiva o revocare la propria identità digitale”.
Fino a che non dichiara di voler continuare a usare la propria identità digitale, il neomaggiorenne non potrà usare il suo SPID, che di fatto viene sospeso. Se la mancata scelta prosegue nel tempo, trascorsi due anni dall’ultimo utilizzo lo SPID viene revocato automaticamente dall’Identity Provider.
SPID minore: poteri del genitore
Il genitore ha sempre il potere di autorizzare o negare l’accesso del minore ai servizi online. Se questa è la regola, tuttavia ci sono dei casi in cui non serve l’autorizzazione del genitore per l’accesso del minore ai servizi online:
- quando l’accesso riguarda i servizi online della scuola: in questo caso l’autorizzazione del genitore è data per scontata e quindi ritenuta superflua.
- per l’accesso a servizi online di prevenzione o consulenza diretta (consultori, servizi psicologici o che mirano a risolvere problemi che il minore può avere proprio in famiglia): in questo caso l’autorizzazione può essere esclusa per tutelare la privacy del minore e consentirgli di fruire di servizi che altrimenti il genitore potrebbe negargli.
Dal momento in cui il minore effettua la richiesta di accesso e il fornitore del servizio online chiede l’autorizzazione, il genitore ha 24 ore di tempo per concederla, altrimenti la richiesta di accesso si deve ripetere. Nell’autorizzare l’accesso, il genitore può indicare la durata dell’autorizzazione, permettendo al minore di accedere liberamente al servizio in maniera ripetuta durante il lasso di tempo indicato.
SPID minori per bloccare contenuti non appropriati
Oltre che per consentire un accesso controllato dei minori ai servizi online a loro dedicati, Spid minori può rivelarsi ancora più importante per vietare del tutto l’accesso dei minori ai servizi online a loro sconsigliati.
I fornitori dei servizi online, infatti, nel prevedere l’identificazione tramite Spid possono introdurre dei filtri con cui impostare un’età minima e un’età massima che l’utente deve avere per poter accedere al servizio. Oppure possono decidere qual è la soglia di età al di sotto della quale serve l’autorizzazione del genitore per l’accesso del minore.
Con l’accordo delle grandi piattaforme online, l’accesso tramite Spid minori potrebbe rivoluzionare la modalità in cui i giovani fruiscono di Internet ed essere usato come strumento di contrasto di patologie come la dipendenza dai social network o il gaming disorder.
SPID per minori online, i vantaggi di Namirial
Tra le offerte più vantaggiose attualmente presenti sul mercato per chi deve chiedere lo SPID per il figlio minorenne c’è l’identità digitale SPID per Minori di Namirial. Si tratta di uno SPID giovani con tutti i vantaggi del tradizionale SPID per gli over 18.
Come, ad esempio, la possibilità di eseguire l’identificazione del minore in poco tempo grazie al video riconoscimento da remoto, con la possibilità di ridurre ulteriormente i tempi grazie alla coda prioritaria. In alternativa, si può sempre scegliere il video riconoscimento con coda standard.
Infine, Namirial rende possibile anche il riconoscimento in presenza: basta recarsi fisicamente in uno dei Namirial Point diffusi su tutto il territorio italiano, dove un incaricato effettuerà l’identificazione del minorenne, utile al rilascio dello SPID.
Come da regolamento AgID, il minorenne e chi esercita la responsabilità genitoriale devono avere lo SPID con lo stesso gestore. Quindi il genitore o tutore può chiedere SPID Minori Namirial soltanto se anch’egli ha uno SPID personale attivato con Namirial.
Tutte le informazioni necessarie sono riportate in questa pagina che spiega come attivare lo SPID Minori con Namirial.