Turismo digitale e digital divide entrano nel Pnrr, grazie al Decreto Legge 27 ottobre 2021, legato all’attuazione del nostro Recovery Plan. Le novità riguardano: digitalizzazione delle agenzie turistiche, Digital Tourism Hub e Fondo “Repubblica Digitale” per ridurre il divario digitale italiano.
In questo caso, l’approvazione consentirà all’Italia di raggiungere 7 dei 51 obiettivi che bisogna centrare entro il 31 dicembre.
Agenzie di viaggio digitali e hub digitale unico per il turismo italiano
Il PNRR stanzia per il turismo 2,4 miliardi. Tuttavia, per realizzare gli interventi previsti serviva una cornice normativa, approvata con il decreto legge. Dei fondi stanziati, 98 milioni andranno alla digitalizzazione delle agenzie di viaggio e dei tour operator. 114 milioni andranno al Digital Tourism Hub, una piattaforma digitale unica e integrata che aggrega in un unico portale online l’intera offerta turistica nazionale.
La realizzazione del Digital Tourism Hub prevede tre linee di intervento:
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ottimizzazione del portale Italia.it promosso da ENIT
- uso di modelli di intelligenza artificiale per analizzare i flussi turistici
- sviluppo di un sistema informativo per la promozione e gestione delle attività turistiche
Cosa prevede il decreto legge 27 ottobre 2021 per la digitalizzazione dell’Italia
Tra gli interventi per la digitalizzazione dell’Italia, il decreto prevede innanzitutto l’istituzione del fondo Repubblica Digitale. È uno stanziamento di 250 milioni per iniziative di formazione per ridurre il digital divide (divario digitale) ovvero le difficoltà che una parte degli italiani hanno nell’uso delle tecnologie. L’obiettivo è quello fissato dall’Europa: avere almeno il 70% dei cittadini digitalmente abili entro il 2026.
Tra le altre novità c’è anche la norma che consente ai cittadini di iscrivere e gestire online il proprio domicilio digitale direttamente dall’ANPR – Anagrafe nazionale della popolazione residente, accedendovi con SPID o CIE.
Il decreto legge contiene vantaggi digitali anche per le imprese. Questo grazie alla creazione di una piattaforma unica per il rilascio delle certificazioni necessarie allo svolgimento della propria attività.
Infine, per la realizzazione del Polo Strategico Nazionale (l’infrastruttura che ospiterà i dati e i servizi critici e strategici della PA italiana) il decreto indica Difesa Servizi Spa (la società del ministero della Difesa) come centrale di committenza per l’espletamento della relativa gara di bando.