Close

CIE: 10 cose da sapere

Carta d’identità elettronica: cos’è, come si ottiene, quanto costa, come si usa
Immagine fac simile di una CIE carta d'identità elettronica.
Tempo di lettura: 4 minuti

Indice dei contenuti

1 – Cos’è la CIE e a cosa serve

La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è una smart card dotata di microchip contactless che sostituisce la tradizionale carta d’identità cartacea. Rispetto a quest’ultima, la carta d’identità elettronica ha un maggior livello di sicurezza, perché è realizzata con caratteristiche e tecniche anticontraffazione.

La CIE ha le stesse dimensioni di una carta di credito (85,60 millimetri di larghezza per 53,98 millimetri di altezza) ed è realizzata con un materiale plastico in policarbonato, su cui sono stampati a laser la foto e i dati del cittadino. Tali dati sono protetti da tentativi di contraffazione grazie all’uso di elementi come ologrammi e inchiostri speciali.

Nel microchip è contenuto un certificato digitale associato alla carta elettronica e rilasciato dal Ministero dell’Interno. Il certificato consente l’autenticazione forte del titolare e permette l’utilizzo della CIE per apporre una firma elettronica avanzata (FEA).

La carta di identità elettronica svolge tre funzioni:

  • consente di accertare l’identità del titolare
  • consente al titolare l’accesso ai servizi online delle pubbliche amministrazioni
  • consente al titolare di firmare un documento digitale, attraverso una FEA

2 – Quali dati contiene la CIE

Stampati sulla carta d’identità elettronica o memorizzati nel microchip troviamo innanzitutto i dati personali del titolare della carta. Questi dati sono: nome, cognome, luogo e data di nascita, sesso, altezza, cittadinanza, indirizzo di residenza, estremi dell’atto di nascita, codice fiscale nei formati alfanumerico e codice a barre.

Ci sono poi alcuni dati biometrici del titolare, come la fotografia e, a partire dai 12 anni di età, le immagini in formato WSQ delle impronte digitali dei diti indici. Le immagini delle impronte sono registrate in sicurezza e accessibili solo alle autorità di controllo con specifiche autorizzazioni. In mancanza di uno o di entrambi i diti indici, in alternativa vengono rilevate le impronte di medio, anulare o pollice.

La CIE riporta inoltre altri dati come l’immagine della firma del titolare, il nome del Comune emittente, le date di emissione e scadenza e l’indicazione di validità per l’espatrio. Se il titolare ha meno di 14 anni, la CIE può riportare anche il nome e cognome dei suoi genitori. Per i residenti all’estero viene riportata l’iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero).

Di estrema importanza sono due codici riportati sulla CIE: il numero unico nazionale e il CAN. Il numero unico nazionale è composto da 9 caratteri alfanumerici (nella sequenza: 2 lettere – 5 cifre – 2 lettere). Questo rappresenta il numero seriale associato alla nostra CIE. Il CAN (Card Access Number) è un codice di sei cifre che viene utilizzato dalle autorità di controllo per la lettura ottica dei dati contenuti nella CIE.

Per la lettura ottica dei dati serve anche la MRZ (acronimo di Machine Readable Zone). Questa è un’area che si trova sul retro della CIE sotto il codice a barre. Essa è composta da tre righe di 30 caratteri alfanumerici ciascuna, contenenti una parte delle informazioni visibili sul documento.

3 – Come si chiede la CIE

La richiesta della CIE può essere fatta dall’apposita pagina del sito del Ministero dell’Interno. Da qui si può prenotare un appuntamento con il proprio Comune di residenza. Sulla piattaforma bisogna inserire il motivo della richiesta (prima richiesta, rinnovo, furto/smarrimento, richiesta per minori). Vanno inseriti anche i dati del richiedente (nome, cognome, codice fiscale e Comune di residenza). Bisogna poi scegliere l’ufficio comunale, il giorno e l’ora del ritiro (in base agli slot disponibili).

Oltre a ritirare la CIE al Comune, in alternativa si può scegliere di ricevere la carta d’identità elettronica a casa, inserendo l’indirizzo di consegna. Inserendo i dati di un eventuale delegato, la CIE può essere ritirata da una persona diversa dal titolare. In alternativa alla prenotazione dal sito del ministero, la richiesta della CIE può essere fatta al proprio Comune di residenza, telefonicamente o tramite il sito web dell’ente.

4 – Quanto dura la CIE

La validità della CIE cambia in base all’età del titolare:

  • 3 anni per i bambini che hanno meno di 3 anni
  • 5 anni per chi ha tra i 3 e i 18 anni
  • 10 anni in tutti gli altri casi

5 – Quanto costa la Carta d’Identità Elettronica

Sia per la prima richiesta che per il rinnovo, il costo della CIE è di 16,79 euro per le spese di gestione (comprese le spese necessarie per la consegna a domicilio del documento). A questo costo bisogna aggiungere i diritti di segreteria del Comune emittente, che variano a seconda del Comune.

6 – A quali servizi si può accedere con la CIE

Con la CIE si può accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione. Il Decreto Legge 76/2020 (Decreto Semplificazione) ha stabilito che dal 1° ottobre 2021 la CIE e lo SPID sono le sole credenziali utilizzabili per accedere ai servizi digitali della PA italiana.

Inoltre, la carta elettronica consente di accedere ai servizi online dei soggetti privati che abilitano i loro siti web alla funzionalità “Accedi con CIE”.

Infine, grazie alla realizzazione del nodo eIDAS italiano, la CIE può essere usata anche per accedere ai servizi online pubblici e privati di altri Paesi UE.

7 – Come si usa la CIE

Per usare la carta d’identità elettronica per accedere ai servizi online della PA o dei privati ci sono tre modalità:

  • modalità desktop: è la modalità più comoda, perché basta collegare al Pc un lettore di smart card contactless abilitato alla lettura dei dati contenuti sulla carta. Sul Pc bisogna aver installato il Software CIE, scaricabile da questa pagina del sito web del Ministero dell’Interno;
  • modalità mobile: si utilizza la carta d’identità con uno smartphone dotato di tecnologia NFC, scaricando l’app dedicata CieID;
  • modalità desktop con mobile: l’accesso al servizio avviene da Pc, usando lo smartphone con interfaccia NFC per la lettura della CIE e l’app CieID.

In tutti e tre le modalità, per l’accesso al servizio online viene richiesto di digitare il Pin associato alla nostra CIE.

8 – La CIE si può usare come firma elettronica

La carta d’identità elettronica può essere usata come dispositivo di firma elettronica avanzata (FEA) nei confronti della pubblica amministrazione per firmare documenti elettronici con qualsiasi estensione (.pdf, .jpg, .png). I tipi di firma consentiti sono PAdES (per i pdf) e CAdES (per tutti gli altri file).

Attualmente ci sono due modalità di firma:

  • desktop: la firma avviene tramite un Pc collegato a un lettore di smart card contactless. Sul Pc deve essere installato il “Software CIE”. La verifica della firma può essere effettuata con l’app “CieID”;
  • mobile: la firma avviene tramite smartphone con interfaccia NFC e app “CieSign”, che consente anche la verifica della firma.

9 – A cosa servono il PIN e il PUK della CIE

Quando si chiede la CIE, sulla ricevuta cartacea che viene rilasciata dal Comune sono indicate le prime metà dei codici PIN e PUK. Le seconde metà di questi codici vengono consegnate insieme alla CIE. Il codice PIN serve per poter usare la CIE per l’accesso ai servizi online. Il codice PUK, invece, serve a sbloccare il PIN dopo tre tentativi errati di immissione.

10 – Come si chiede la carta d’identità elettronica per i residenti all’estero

I cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE possono chiedere la CIE presso il Consolato di riferimento. Le modalità di richiesta ripercorrono a grandi linee quelle viste per la richiesta fatta in Italia. Tutti i dettagli sono consultabili sulla pagina dedicata del sito del Ministero degli Esteri.

TAG