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CNS, cos’è e come si usa la Carta Nazionale dei Servizi

Scopriamo a cosa serve uno degli strumenti introdotti per innovare la PA con l’e-Government
Collage con tante CNS carta nazionale dei servizi.
Tempo di lettura: 3 minuti

Indice dei contenuti

La CNS Carta Nazionale dei Servizi è disciplinata dal Decreto Legislativo n. 82 del 7 marzo 2005, conosciuto come CAD Codice dell’Amministrazione Digitale. Questa norma nasceva con disposizioni per rendere tecnologie informatiche come la CIE Carta d’Identità Elettronica e la carta nazionale dei servizi gli strumenti di interazione fra la pubblica amministrazione e il cittadino.

Cos’è la CNS Carta Nazionale dei Servizi

Il CAD, che ha subìto importanti modifiche nel corso degli anni, definisce la carta nazionale dei servizi come “il documento rilasciato su supporto informatico per consentire l’accesso per via telematica ai servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni”, vale a dire il corrispettivo in formato digitale della nostra carta d’identità, che ci permette di essere riconosciuti con certezza e interagire online con gli enti pubblici, senza necessariamente presentarci allo sportello.

La CNS è una carta a microprocessore rilasciata da una pubblica amministrazione, su cui sono memorizzati alcuni dati personali del titolare (nome, cognome, codice fiscale, sesso, luogo e data di nascita). La carta è provvista anche di un microchip che contiene il certificato digitale di autenticazione del titolare e la corrispondente chiave privata protetta da codice PIN. Tale certificato consente il riconoscimento sicuro dell’utente attraverso Internet. In aggiunta ai certificati presenti, qualora possibile, la CNS potrebbe anche contenere il certificato di sottoscrizione che permette di apporre la firma digitale a valore legale ad atti e documenti.

La CNS sostituisce e amplia le funzioni della tessera sanitaria, permettendo cosi agli utenti di collegarsi con le strutture sanitarie preposte ai servizi in rete (come prenotazione visite ed esami e accesso ai referti medici) in assoluta sicurezza e rispetto della privacy. Rispetto al layout solito della tessera sanitaria, la CNS presenta un microchip color oro che è l’elemento che garantisce il riconoscimento sicuro e la tutela dei propri dati personali per accedere ai servizi offerte dalle varie PA.

Come funziona la Carta Nazionale dei Servizi

L’autenticazione attraverso CNS si basa sull’uso del protocollo SSL 3/TLS (Transport Layer Security): mediante lo scambio dei rispettivi certificati digitali è consentito il mutuo riconoscimento dei sistemi che si collegano.

In altre parole, l’utente si collega a un sito della Pubblica Amministrazione ed effettua l’autenticazione mediante CNS, il cui certificato digitale viene trasmesso al server. Quest’ultimo usa il certificato come elemento di autenticazione certo, acquisendo da esso le informazioni sull’identità del titolare.

In commercio esistono dispositivi, per lo più destinati alla firma digitale, che contengono un certificato chiamato CNS like, vale a dire un certificato simile a quello di una normale CNS, che permette l’accesso limitato ai servizi in rete della PA.

Chi rilascia la Carta Nazionale dei Servizi

La CNS viene rilasciata dalle Pubbliche Amministrazioni, che a loro volta si avvalgono delle Certification Authority che emettono il certificato digitale contenuto all’interno delle CNS e ne garantiscono la validità delle informazioni.

Le aziende iscritte possono ritirare il proprio dispositivo CNS direttamente presso gli uffici della Camera di Commercio di iscrizione.

Chi può avere la Carta Nazionale dei Servizi

Tutti i cittadini, compresi i cittadini stranieri in possesso di un codice fiscale italiano, possono chiedere la Carta Nazionale dei Servizi. I cittadini privati possono usare la CNS per accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate e verificare la propria posizione fiscale, accedere a informazioni varie.

Invece, il legale rappresentante di un’azienda può farne richiesta presso la Camera di Commercio. Una volta ricevuta la CNS, sotto forma di smart card o di token USB, potrà usarla per consultare online le informazioni del Registro delle Imprese come:

♦ visura ordinaria, visura storica, visura artigiana e scheda società

♦ modello di dichiarazione sostitutiva del certificato registro Imprese

♦ situazione dei pagamenti

♦ accesso al proprio Ordine Professionale

♦ statuti, atti e bilanci depositati

Vediamo qualche esempio

Token rilasciato dalle Camere di Commercio, previa compilazione di un modulo online da parte dell’azienda. Tra le altre cose, il token permette di accedere a:

♦ siti degli enti previdenziali

♦ servizi online erogati dalla Regione e dalla Provincia di appartenenza

♦ registro delle imprese

♦ accesso alla PEC

♦ Agenzia delle Entrate

Nel dispositivo è presente anche il software di firma digitale.

Immagine di una CNS Carta Nazionale dei Servizi e di un token USB.

Allo scadere delle tessere tradizionali, inoltre, chi ha ricevuto le nuove tessere con microchip può chiedere l’abilitazione alla sperimentazione della carta regionale dei servizi, recandosi presso l’Asl di appartenenza. Questa carta permette di usufruire di diversi servizi, tra cui:

♦ accesso ai siti degli enti previdenziali

♦ servizi sanitari della propria Regione

♦ servizi della propria Provincia di appartenenza

Nel caso del token, per accedere ai servizi online basterà inserirlo nell’apposita porta USB del Pc. Se si ha una Tessera Sanitaria-CNS, invece, sarà necessario avere un lettore di smart card.

Tessera Sanitaria Carta Regionale dei Servizi con lettore smart card.

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