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Digitalizzazione aziendale: lo stato delle imprese italiane secondo il DTI 2024

La terza edizione del Digital Transformation Index mostra a che punto è il percorso di digitalizzazione delle aziende italiane
Digitalizzazione aziendale: lo stato delle imprese italiane secondo il DTI 2024 
Tempo di lettura: 3 minuti

Indice dei contenuti

Digitalizzazione imprese: lo stato delle aziende italiane

La digitalizzazione è un imperativo per le imprese italiane che vogliono rimanere competitive. Il tema emerge dalla terza edizione del Digital Transformation Index (DTI) 2024, uno studio condotto da Alkemy, che misura il livello di maturità digitale delle aziende italiane.

Secondo il DTI 2024 solo il 28% delle aziende italiane ha intrapreso un percorso strutturato di trasformazione digitale, un dato migliore rispetto al passato, ma che evidenzia ancora un ampio margine di crescita.

Il 60% delle imprese è in una fase intermedia, definita “segregated digital”, in cui l’uso degli strumenti digitali è limitato e spesso non integrato nei processi aziendali, mancando una visione di lungo periodo.

Il 12% delle aziende rientra nel cluster “poor digital”, caratterizzato da un uso minimo o nullo delle tecnologie digitali.

Tuttavia, rispetto al 2021 sono aumentate del 2% le aziende che hanno raggiunto la fase “full digital”.

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Settori in crescita e performance di eccellenza

Alcuni settori si distinguono per il loro avanzamento nella digitalizzazione delle imprese, dimostrando come questa possa diventare un motore di crescita. Il settore dei servizi finanziari si conferma il più digitalizzato, seguito da telecomunicazioni, media e tecnologia. Anche i beni e servizi industriali e i beni di consumo stanno emergendo come categorie che abbracciano con sempre maggiore determinazione la trasformazione digitale. Al contrario, comparti come il farmaceutico e i beni industriali tradizionali registrano progressi più lenti.

Un altro esempio significativo è rappresentato dal settore dell’energia e dei servizi pubblici, dove l’implementazione di tecnologie green e smart grid ha permesso di ottimizzare l’efficienza operativa e promuovere una gestione più sostenibile delle risorse.

Fattori chiave della digitalizzazione aziendale

Il DTI 2024 usa metriche basate su cinque dimensioni fondamentali per misurare il livello di rivoluzione digitale:

  • leadership, ovvero la presenza di competenze digitali nel top management;
  • popularity, che valuta la visibilità online delle aziende;
  • commitment, legata agli investimenti digitali;
  • relevance, che analizza l’integrazione del digitale nei modelli di business;
  • innovation, misurata dall’impatto delle iniziative digitali sul mercato.

Questi fattori dimostrano come la digitalizzazione delle imprese non si limiti all’adozione di tecnologie, ma richieda un cambio di mentalità e cultura aziendale.

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Vantaggi e sfide della trasformazione digitale

La Digital Transformation rappresenta una leva strategica di grande importanza per le aziende italiane, portando con sé un’ampia gamma di vantaggi significativi, ma anche diverse sfide da affrontare.

Le organizzazioni che adottano un percorso di digitalizzazione possono aspettarsi un miglioramento sostanziale dell’efficienza operativa, una gestione più accurata delle risorse e una riduzione dei costi. L’integrazione di tecnologie emergenti come l’Intelligenza Artificiale, il Machine Learning e la raccolta di Big Data permette di analizzare con maggiore profondità le dinamiche di mercato e il comportamento dei consumatori. Grazie a queste tecnologie, le aziende possono anticipare le tendenze, prendere decisioni più informate e adattare rapidamente le loro strategie, guadagnando un vantaggio competitivo in un contesto di mercato sempre più dinamico.

Tuttavia, il percorso verso la digitalizzazione non è privo di ostacoli. Una delle principali sfide è rappresentata dalla resistenza al cambiamento all’interno delle organizzazioni. Questo fenomeno può derivare da una cultura aziendale poco orientata all’innovazione o dalla percezione negativa che molti lavoratori hanno nei confronti dell’automazione. Per superare queste barriere, i leader aziendali devono adottare un approccio inclusivo, investendo non solo in tecnologia, ma anche nella formazione e nel coinvolgimento del personale, e creando un ambiente lavorativo in cui l’innovazione sia percepita come un’opportunità e non come una minaccia.Un’altra area critica è la sicurezza informatica. L’aumento della digitalizzazione espone le aziende a un maggior numero di minacce, come furti di dati, attacchi ransomware e altre frodi informatiche. In questo contesto, la cybersecurity diventa un elemento imprescindibile. Le aziende devono investire in sistemi di protezione robusti, formazione del personale e processi di monitoraggio costante per mitigare i rischi legati alle vulnerabilità digitali.Infine, l’integrazione delle tecnologie digitali con le infrastrutture esistenti rappresenta un’ulteriore sfida. Questo processo può essere complesso e costoso, ma una pianificazione strategica accurata e una visione a lungo termine possono ridurre significativamente i rischi associati.In generale, un approccio proattivo, basato su una chiara strategia di digitalizzazione e una gestione efficace delle risorse, sarà determinante per sfruttare al massimo le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale.

Il ruolo del PNRR nella digitalizzazione

Un supporto cruciale per accelerare la digitalizzazione delle imprese italiane arriva dai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Questi investimenti mirati offrono alle aziende le risorse necessarie per implementare tecnologie avanzate, migliorare l’efficienza e promuovere la sostenibilità.

In particolare, i fondi del PNRR stanno incentivando l’adozione di soluzioni come l’intelligenza artificiale, l’automazione e le smart grid nel settore energetico, contribuendo a rendere le imprese più resilienti e preparate alle sfide future.

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Prospettive future per le imprese italiane

Le aziende italiane stanno gradualmente riconoscendo il digitale come motore di crescita e competitività. Nei prossimi anni, i settori più dinamici, come il turismo e la moda, continueranno a investire in tecnologie avanzate per offrire esperienze sempre più personalizzate ai consumatori.

Per le PMI, l’accesso a finanziamenti e la formazione del personale saranno determinanti per superare le barriere alla digitalizzazione. Inoltre, la crescente domanda di trasparenza da parte dei consumatori spingerà le imprese a integrare il digitale non solo nei processi interni, ma anche nella comunicazione con gli stakeholder.

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