Qual è lo stato di digitalizzazione in Italia?
Secondo i dati dell’indice DESI (Digital Economy and Society Index) che misura il grado di digitalizzazione dell’economia e della società dei 27 Stati membri UE, il nostro Paese si colloca al 18° posto. Anche se negli ultimi anni l’Italia ha fatto passi avanti significativi, questo risultato ci dice che c’è ancora spazio per ulteriori miglioramenti.
In particolare, dall’analisi emerge che Il 60% delle PMI italiane ha raggiunto almeno un livello base di intensità digitale e l’utilizzo di servizi cloud, in particolare, ha registrato una considerevole crescita.
L’attenzione alla digitalizzazione delle imprese è al centro del PNNR che prevede investimenti ingenti a sostegno dell’innovazione tecnologica del tessuto imprenditoriale italiano, allo scopo di cogliere le opportunità offerte dal processo di transizione digitale.
Nell’ambito della Missione 1 – Componente 2 “Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo”, l’Investimento 1 “Transizione 4.0” promuove la digital transformation delle PMI con crediti d’imposta che incentivano gli investimenti privati in beni e attività per la digitalizzazione dei processi. Lo stanziamento è di 13,38 miliardi, a cui vanno aggiunti 5,08 miliardi del Fondo complementare.
L’intervento è articolato nei seguenti sub-investimenti:
All’interno del PNNR è prevista anche l’istituzione di un fondo dedicato a crescita, innovazione, competitività e internazionalizzazione delle PMI innovative italiane.
Perché la digitalizzazione è importante per le imprese italiane?
La digitalizzazione è fondamentale per le imprese italiane per diverse ragioni:
- Efficienza operativa: l’adozione di tecnologie digitali può migliorare l’efficienza dei processi aziendali, riducendo i tempi di produzione e i costi operativi;
- Competitività: le imprese che abbracciano la digital transformation sono più competitive e possono rispondere più rapidamente alle esigenze del mercato;
- Innovazione: con la transizione digitale le imprese possono sviluppare prodotti, servizi e modelli di business innovativi grazie a tecnologie emergenti come l’Intelligenza Artificiale, l’Internet of Things (IoT) e l’analisi dei dati;
- Espansione internazionale: l’impiego di tecnologie all’avanguardia consente alle imprese di espandersi a livello internazionale, raggiungendo nuovi mercati e clienti;
- Sostenibilità: la rivoluzione digitale contribuisce alla sostenibilità delle imprese, ad esempio con soluzioni energetiche intelligenti e la riduzione della carta;
- Customer experience: l’uso di strumenti digitali può migliorare l’esperienza del cliente, ad esempio attraverso siti web intuitivi, servizi online e piattaforme di e-commerce. Ciò può portare a una maggiore fedeltà del cliente e a un aumento delle vendite;
- Accesso a risorse globali: percorrere la strada della digital transformation può consentire alle imprese di accedere a risorse globali come fornitori, talenti e partner, facilitando la collaborazione su scala internazionale.
Cosa sono i voucher digitali impresa 4.0?
Nell’ottica di promuovere la digitalizzazione delle PMI italiane e sostenere la transizione digitale del sistema produttivo, i PID, acronimo di Punti Impresa Digitale, strutture di servizio localizzate presso le Camere di commercio mettono a disposizione delle imprese dei voucher digitali per l’acquisto di servizi di consulenza, formazione e tecnologie in ambito 4.0.
Si tratta di contributo a fondo perduto per le imprese italiane che vogliono intraprendere il percorso di digitalizzazione dei propri processi produttivi e sviluppo delle competenze del personale.
I voucher sono erogati attraverso appositi bandi pubblicati dalla Camera di commercio a cadenza variabile e possono beneficiarne sia le imprese singole, sia i gruppi di imprese che partecipano a un progetto aggregato orientato all’introduzione di tecnologie in ambito Impresa 4.0.
Sul sito web PID è possibile ricercare, attraverso l’apposita sezione, i bandi voucher pubblicati dai Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio per conoscere tutti gli incentivi e le agevolazioni disponibili per finanziare i processi di digitalizzazione in chiave 4.0 all’interno della propria impresa.
Che cosa finanziano i voucher digitali?
I voucher per la digitalizzazione possono essere utilizzati per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di:
- Migliorare l’efficienza aziendale;
- Modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
- Sviluppare soluzioni di e-commerce;
- Fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
- Realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.
Ciascuna impresa può beneficiare di un unico voucher di importo non superiore a 10 mila euro, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili, per acquisti effettuati dopo la pubblicazione del bando a cui si partecipa.
Come presentare la domanda per accedere ai voucher digitali?
Le domande di erogazione dei voucher possono essere presentate esclusivamente attraverso l’apposita procedura informatica, accendendo nell’apposita sezione “Accoglienza Istanze” e cliccando sulla misura “Voucher per la digitalizzazione” nei termini stabiliti a seconda del bando.
Per accedere alla procedura informatica bisogna essere in possesso di una casella PEC attiva e registrata nel Registro delle imprese, e della CNS (Carta Nazionale dei Servizi) e del relativo PIN rilasciato con la stessa.