Dal primo luglio sono entrati in vigore alcuni importanti aggiornamenti relativi all’utilizzo di un nuovo tracciato per le fatture elettroniche europee per la Pubblica Amministrazione. Il settore interessato è quello degli appalti pubblici.
Cosa sono le fatture elettroniche europee?
La fattura elettronica in formato europeo è un documento fiscale trasmesso per via telematica da utilizzare nell’ambito degli appalti pubblici. Uno strumento innovativo con l’obiettivo di incentivare i processi di ottimizzazione, digitalizzazione ed interoperabilità, ovvero la capacità di un sistema di scambiare informazioni o servizi con altri sistemi in maniera completa, affidabile e finalizzato, appunto, ad ottimizzare le risorse.
Fatture elettroniche europee: tutti i cambiamenti in atto
Con la pubblicazione della versione 2.0 delle cosiddette «regole tecniche» per la gestione delle fatture – introdotte nel decreto legislativo n.148/2018 (articolo 3, comma 1) – gli standard europei sulla fatturazione elettronica sono stati integrati con alcuni parametri necessari alla gestione di particolari informazioni del contesto fiscale italiano. “Il decreto – secondo quanto si legge sul sito dell’Agenzia per l’Italia digitale – recepisce le regole tecniche dello standard europeo EN16931, previste dalla decisione di esecuzione (UE) 2017/1870 della Commissione, e le integra con la disciplina tecnica nazionale”.
Nello specifico, le modifiche riguardano:
- Split payment
- Ritenuta d’acconto
- Imposta di bollo
- Cassa previdenziale
- Regime fiscale
- Codice identificativo dei medicinali
Le nuove integrazioni, in sostanza, consentiranno al Sistema di Interscambio (SdI) gestito dall’Agenzia delle Entrate, oltre che il controllo sui dati inseriti, la gestione del processo di ricezione delle fatture elettroniche e l’inoltro delle stesse in formato UBL (Universal Business Language) o CII (Cross Industry Invoice) con provenienza estera – classificate come Cross Border – e fatture in formato UBL personalizzato Italia all’interno del territorio nazionale, classificate come Domestic.
Alla luce di questo anche un fornitore italiano di una PA può emettere una fattura nei formati UBL o CII. È il Sistema di interscambio che tradurrà il tracciato della fattura elettronica in xmlPA già gestito dalle amministrazioni pubbliche.
Come creare una fattura elettronica?
Per la creazione di una fattura elettronica è necessario possedere un pc, un tablet o uno smartphone, oltre che un software di fatturazione elettronica. Una volta compilata, la e-fattura deve essere firmata digitalmente tramite firma elettronica qualificata e inviata al destinatario mediante il Sistema di Interscambio che, dopo i controlli automatici, provvede a recapitare il documento alla Pubblica Amministrazione o al soggetto privato a cui è indirizzato.
Fatturazione Elettronica PA: le soluzioni Namirial
Il servizio fatturazione elettronica di Namirial consente di gestire interamente in digitale l’emissione, la trasmissione, la ricezione e la conservazione di tutti i documenti informatici emessi dal nostro applicativo o da altre soluzioni informatiche concorrenti.
Namirial offre le seguenti soluzioni:
- Full Outsourcing Pay-Per-Use: inserimento dati da fattura fornita, preparazione file XML, firma digitale, invio al SdI, raccolta notifiche e ricevute, conservazione a norma 10 anni inclusa.
- Personal (1 Partita Iva): servizio dedicato ai singoli professionisti e alle piccole aziende che devono inviare e ricevere modeste quantità di fatture elettroniche.
- Multiuser (più Partite Iva): soluzione pensata per gli studi commerciali e per le aziende che vogliono fornire alla propria clientela servizi di fatturazione elettronica.