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Gestione separata INPS: che cos’è, come funziona e chi deve iscriversi 

Come funziona il regime previdenziale per lavoratori autonomi e parasubordinati
Gestione separata INPS: che cos'è, come funziona e chi deve iscriversi 
Tempo di lettura: 4 minuti

Indice dei contenuti

Gestione separata INPS: una panoramica

La gestione separata INPS è un particolare regime previdenziale introdotto con la Legge n. 335/1995 per garantire una copertura contributiva a determinate categorie di lavoratori autonomi e parasubordinati non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria. Si tratta di un sistema che consente a diverse tipologie di lavoratori di ottenere tutele previdenziali altrimenti non disponibili.

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INPS gestione separata: cos’è

La gestione separata INPS rappresenta una forma previdenziale finanziata dai contributi obbligatori versati dai lavoratori iscritti. Questo regime si rivolge principalmente a professionisti autonomi e lavoratori parasubordinatioffrendo una copertura per la pensione di vecchiaia o invalidità e altre tutele sociali come l’indennità di disoccupazione, l’assegno unico, il sussidio di maternità e l’indennità di malattia a seguito di una degenza ospedaliera.

Iscritti gestione separata INPS: cosa prevede la norma

L’iscrizione alla gestione separata INPS è obbligatoria per:

  • liberi professionisti senza cassa previdenziale: ad esempio, consulenti informatici, consulenti SEO, amministratori di condominio;
  • titolari di cariche sociali quali Presidente del CdA, amministratori di società, sindaci e revisori di società o enti pubblici e privati;
  • componenti di collegi e commissioni;
  • rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co);
  • venditori a domicilio con reddito superiore a 5.000 euro annui;
  • spedizionieri doganali non dipendenti
  • titolari di assegni di ricerca e titolari di borse di studio per dottorati;
  • amministratori locali;
  • lavoratori autonomi occasionali che superano la soglia di 5.000 euro annui e prestatori di lavoro occasionale accessorio;
  • medici con contratto di formazione specialistica;
  • magistrati onorari confermati non esclusivisti;
  • collaboratori coordinati e continuativi del settore sportivo dilettantistico.
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Iscrizione gestione separata INPS: entro quale termine effettuarla

L’iscrizione deve avvenire:

  • nella generalità dei casi, entro 30 giorni dalla dichiarazione di inizio attività all’Agenzia delle Entrate o dalla presentazione della Comunicazione Unica al Registro delle Imprese
  • nel caso di venditori a domicilio o lavoratori autonomi occasionali entro 30 giorni dal superamento delle soglie di reddito previste.

INPS iscrizione gestione separata: come va fatta

La domanda di iscrizione può essere presentata direttamente attraverso il portale dell’Istituto utilizzando gli appositi servizi online. Per l’iscrizione dei lavoratori parasubordianti va usato il servizio “Domanda Iscrizione Parasubordinati“, mentre l’iscrizione dei lavoratori autonomi deve essere effettuata mediante il servizio online “Iscrizione liberi professionisti“. In entrambi i casi, per autenticarsi sul portale dell’INPS è necessario disporre dello SPID o di CIE o CNS.

In alternativa è possibile effettuare l’iscrizione mediante il contact center multicanale dell’INPS raggiungibile al numero verde 803164 oattraverso un intermediario abilito

Nella domanda è necessario indicare i propri dati personali e quelli dell’attività come il numero di Partita IVA e il codice ATECO e la data di inizio attività.

Nel caso delle collaborazioni coordinate e continuative, è il committente ad aprire la posizione al momento dell’inizio dell’attività lavorativa.

Una volta iscritti, i contributi previdenziali sono calcolati in base al reddito imponibile dichiarato annualmente e all’aliquota contributiva applicabile al caso concreto.

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Aliquote gestione separata INPS

Le aliquote variano a seconda della posizione del lavoratore. Per l’anno 2025, le aliquote previste sono:

  • 33% per i collaboratori senza altre coperture previdenziali obbligatorie, a cui si aggiungono aliquote per malattia, maternità e DIS-COLL, per un totale del 35,03%;
  • 24% per i soggetti già pensionati o con altra tutela previdenziale obbligatoria;
  • 26,07% per i liberi professionisti non assicurati presso altre forme di previdenza obbligatoria.

INPS gestione separata aliquote in caso di cessazione dell’attività

L’iscrizione alla gestione separata INPS è a vita: una volta effettuata, rimane valida anche in caso di cessazione dell’attività. Ovviamente, nei periodi di inattività, mancando un reddito, non si dovrà versare alcun contributo

Come si calcolano e si versano i contributi alla gestione separata INPS

contributi alla gestione separata INPS sono calcolati applicando l’aliquota di competenza sul reddito imponibile dichiarato. Tuttavia, le modalità di calcolo, come pure quelle di versamento, variano a seconda del soggetto e del regime fiscale adottato.

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Gestione separata INPS: calcolo e versamento dei contributi da parte dei lavoratori autonomi

I contributi da versare vengono determinati moltiplicando il reddito imponibile per la relativa aliquota contributiva

Se il lavoratore autonomo applica il regime ordinario il reddito imponibile è dato dalla differenza tra gli incassi e i costi deducibili, collegati all’attività professionale nel corso dell’anno. Ad esempio: supponiamo il caso di un consulente informatico che, nel corso dell’anno abbia conseguito ricavi per 100.000 euro e abbia sostenuto costi relativi alla propria attività per 10.000 euro. Il suo reddito imponibile è pari a 90.000 euro. Su di esso dovrà applicare l’aliquota del 26,07%. Quindi i contributi dovuti per l’anno in esame sono pari a 23.463 euro.

Se il lavoratore autonomo applica il regime forfettario, il reddito imponibile è determinato moltiplicando gli incassi conseguiti per un coefficiente di redditività che varia in base al codice ATECO. Ad esempio, se il consulente informatico, con codice ATECO 62.02.00, è un contribuente forfettario, applica il coefficiente di redditività del 67%. Supponendo che egli abbia incassato nel corso dell’anno ricavi per 30.000 euro, il suo reddito imponibile è pari a 20.100 euro su cui andrà a pagare il 26,07% di contributi che ammontano a 5.366,70 euro.

In entrambi i casi, i contributi dovuti devono essere versati mediante modello F24 con un sistema simile a quello previsto per il pagamento delle imposte sui redditi:

  • entro il 30 giugno, va versato il saldo dell’anno precedente e il primo acconto dell’anno in corso, pari al 40% del contributo calcolato per l’anno precedente;
  • entro il 30 novembre, si versa il secondo acconto di imposta per l’anno in corso, anch’esso pari al 40% del contributo calcolato per l’anno precedente.

Gestione separata INPS: calcolo e versamento dei contributi da parte dei collaboratori coordinati e continuativi

Mentre nel caso dei lavoratori autonomi, i contributi sono interamente a loro carico, nel caso delle collaborazioni coordinate e continuative i contributi sono:

  • per 2/3 a carico del committente;
  • per 1/3 a carico del collaboratore.

I contributi vengono versati, sempre con il modello F24, dal committente, anche per la quota a carico del collaboratore, entro il giorno 16 del mese successivo a quello di pagamento del compenso.

Rivalsa INPS e fatturazione elettronica

I professionisti iscritti alla gestione separata possono applicare una rivalsa del 4% ai propri clienti. Questo importo deve essere indicato al momento dell’emissione della fattura elettronica sul documento stesso e costituisce reddito imponibile ai fini IRPEF.

La rivalsa è facoltativa, ma rappresenta uno strumento utile per coprire parte dei costi previdenziali.

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