L’EUDI wallet e i 4 progetti pilota

Progetti pilota e protagonisti del EU Digital Identity Wallet

European Digital Identity Wallet: l’evoluzione dell’identità digitale

Il prossimo passo per un’identità digitale moderna e sicura in Italia e in Europa sarà l’introduzione dell’European Digital Identity Wallet (EUDI), o portafoglio europeo per l’identità digitale. Sull’EUDI Wallet il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo, annunciato dalla Commissione Europea con un comunicato stampa.

Questo nuovo strumento permetterà a cittadini e imprese dell’UE di accedere a un sistema di riconoscimento affidabile e interoperabile, in linea con la strategia digitale europea, che tra i suoi capisaldi ha la trasformazione digitale delle imprese e la digitalizzazione dei servizi pubblici. Pertanto, nei piani dell’UE avere un sistema di identificazione elettronica sicuro e a prova di privacy, utilizzabile in tutti gli stati membri, è uno degli strumenti che porterà a rendere disponibili online, entro il 2030, tutti i servizi pubblici fondamentali per i cittadini. 

Il prototipo di portafoglio europeo dell’identità digitale dell’UE

In base alla proposta di regolamento sull’identità digitale europea, toccherà alla Commissione europea fornire un prototipo di EUDI che consenta a cittadini e imprese di condividere i dati della loro identità in modo sicuro e conveniente.

Il prototipo del digital wallet europeo servirà a:

  • sperimentare e condividere le specifiche tecniche sviluppate dagli Stati membri in collaborazione con la Commissione, in modo da avere degli strumenti comuni su cui realizzare il wallet dell’UE;
  • testare una serie di progetti pilota su larga scala, che coprano settori diversi, come la sanità, i servizi finanziari, l’istruzione, i trasporti e i pagamenti digitali;
  • sarà disponibile in open source per il riutilizzo da parte degli Stati membri, dei progetti pilota e di altri collaboratori.

Su cosa lavorano i progetti pilota dell’EUDI?

Prima della sua introduzione, l’EUDI sarà testato attraverso quattro progetti pilota su larga scala, ognuno dei quali sperimenterà l’uso del wallet in scenari reali che abbracciano diversi settori. Ai progetti pilota partecipano oltre 250 tra aziende private e autorità pubbliche dei 25 Stati membri e di Norvegia, Islanda e Ucraina.

Ogni progetto pilota userà componenti specifiche per il tipo di uso di riferimento, sviluppata dalla Commissione europea e contribuirà a migliorarne ulteriormente la sicurezza, la facilità d’uso e l’interoperabilità.

I progetti pilota si focalizzeranno su 11 casi studio:

  1. Accesso sicuro ai servizi pubblici: rinnovo di un passaporto o una patente di guida, pagamento delle tasse o accesso alle informazioni sulla sicurezza sociale;
  2. Apertura di un conto bancario online: verifica dell’identità dell’utente, eliminando la necessità di fornire ripetutamente le proprie informazioni personali;
  3. Registrazione e attivazione SIM telefoniche: prova dell’identità, riducendo le frodi e i costi per gli operatori;
  4. Patente di guida: memorizzazione in formato digitale che consente la presentazione della patente nell’ambito di interazioni sia online che fisiche (ad esempio, a un posto di blocco per strada);
  5. Firma dei contratti: creazione di firme digitali sicure, eliminando la necessità di documenti cartacei e firme fisiche;
  6. Richiesta di prescrizioni mediche: fornitura dei dettagli della prescrizione alle farmacie per prenotare i farmaci;
  7. Viaggi: presentazione delle informazioni contenute nei documenti di viaggio (ad es. passaporto, visto e altro), per consentire un accesso rapido e semplice ai controlli di sicurezza e doganali in aeroporto;
  8. Identità digitali organizzative: dimostrare di essere un legittimo rappresentante di un’organizzazione;
  9. Pagamenti: verifica dell’identità dell’utente quando si avvia un pagamento online;
  10. Certificazione dell’istruzione: prova del possesso di diplomi, lauree e certificati, che facilitano la richiesta di lavoro o di formazione continua;
  11. Accesso alle prestazioni di sicurezza sociale: il wallet può essere usato per accedere in modo sicuro alle informazioni e alle prestazioni di sicurezza sociale (come la pensione o assegni di invalidità) o per facilitare gli spostamenti (tessera europea di assicurazione malattia).

Quali sono i consorzi che partecipano ai progetti pilota?

La Commissione Europea ha selezionato quattro consorzi a cui è affidato il compito di testare le funzioni dell’EUDI in vari contesti e per progetti di portata diversa, ma tutti con l’obiettivo comune di promuovere l’adozione dell’identità digitale europea.

Ecco quali sono:

  • Potential-European Consortium for digital Identity: il consorzio, di cui fa parte anche Namirial, è costituito da 148 partecipanti pubblici e privati, appartenenti a 19 Stati membri UE più l’Ucraina. Potential affronta problemi tecnici, commerciali e normativi legati al funzionamento del wallet in sei diversi ambiti – servizi governativi, banche, telecomunicazioni, patenti di guida, firma elettronica e salute – con un approccio incentrato sull’utente per garantire l’interoperabilità tra i sistemi di aziende e istituzioni diverse. L’obiettivo è consentire agli Stati membri di costruire le competenze e le infrastrutture necessarie, tenendo conto dei risultati di altri progetti finanziati dall’UE e sfruttando le sinergie. I sei casi d’uso su cui si focalizza Potential sono:
    • accedere a un servizio pubblico digitale;
    • aprire un conto bancario;
    • chiedere una SIM;
    • ricevere e conservare la patente di guida;
    • firmare un contratto digitalmente;
    • richiedere prescrizioni.
  • NOBID Consortium: questo consorzio è costituito da un insieme di paesi nordici e baltici che, oltre a Italia e Germania, coinvolge diverse banche e si occuperà dell’utilizzo del wallet UE in relazione all’autorizzazione dei pagamenti per prodotti e servizi da parte dell’utente/titolare del portafoglio. L’obiettivo è quello di affrontare l’emissione di portafogli, la fornitura di mezzi di pagamento da parte delle istituzioni finanziarie e l’accettazione e il pagamento in un contesto al dettaglio. 
  • DC4EU: questo consorzio sperimenterà l’uso dell’EUDI sia nel settore dell’istruzione (credenziali e qualifiche professionali) che nel settore della sicurezza sociale (PDA1 e EHIC). Il progetto pilota si allineerà con l’ESSPASS e il modello europeo di apprendimento. Questo progetto è unico nel suo genere per l’utilizzo dell’infrastruttura europea di servizi blockchain nel contesto dell’European Digital Identity Wallet;
  • EWC: questo consorzio utilizzerà l’EUDI per lavorare sulla memorizzazione e archiviazione delle credenziali di viaggio che permettono di supportare la libera circolazione transfrontaliera in Europa. Si concentrerà anche sullo sviluppo di wallet per le imprese che consentano ai cittadini di identificarsi ovunque in Europa come rappresentanti legittimi di un’organizzazione. Inoltre, il consorzio EWC utilizzerà l’European Digital Identity Wallet per memorizzare le credenziali di pagamento e autorizzare le transazioni da conto a conto, nonché le transazioni basate su carte ed eventualmente su token.
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