UE, l’accordo finale sul portafoglio di identità digitale

UE, l'accordo finale sul portafoglio di identità digitale

UE e identità digitale: c’è l’accordo sull’European Digital Identity Wallet

La Commissione europea, in un comunicato stampa diffuso lo scorso 8 novembre, si è espressa sull’accordo raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea in merito al regolamento che introduce l’EUDI wallet, il portafoglio europeo di identità digitale.

L’intesa sancita tra le istituzioni europee decreta la conclusione del lavoro portato avanti dai co-legislatori e volto ad attuare i risultati dell’accordo provvisorio raggiunto il 29 giugno 2023 su un quadro giuridico per un’identità digitale dell’UE, il primo quadro per un’identità digitale affidabile e sicura per tutti i cittadini europei.

Questo accordo rappresenta uno degli obiettivi di trasformazione digitale dell’UE da raggiungere entro il 2030 nell’ambito del decennio digitale e consentirà a tutti i cittadini europei di avere a disposizione un European Digital Identity Wallet per accedere ai servizi pubblici e privati online in completa sicurezza e con la garanzia che i dati personali saranno protetti in tutta Europa.

Oltre che dalla Pubblica Amministrazione, il portafoglio di identità digitale dell’UE dovrà essere accettato come metodo di accesso ai propri servizi online anche dalle piattaforme di dimensioni molto grandi designate a norma del regolamento sui servizi digitali (inclusi servizi come Amazon, Booking.com o Facebook) e dai servizi privati giuridicamente tenuti all’autenticazione degli utenti. Il portafoglio faciliterà la conformità dei fornitori di servizi ai vari requisiti normativi e favorirà il riconoscimento per tutti i prestatori di servizi privati nell’ambito dei loro servizi, creando così nuove opportunità commerciali per le imprese europee.

Per quanto riguarda i cittadini europei, il wallet permetterà di accedere ai servizi online e conservare in modo semplice e sicuro l’identità digitale, evitando la necessità di creare nuovi account per ogni singolo servizio. Le persone potranno quindi aprire conti bancari, effettuare pagamenti e portare con sé documenti digitali, come la patente, una prescrizione medica o un titolo di trasporto, senza dover preoccuparsi della sicurezza dei propri dati personali.

Il portafoglio consentirà all’utente di scegliere se condividere o meno i dati personali e offrirà il massimo grado di sicurezza certificato da enti indipendenti, mentre parti del suo codice saranno pubblicate come open source, allo scopo di escludere qualsiasi possibilità di uso improprio, tracciamento illegale, rintracciamento o intercettazione governativa.

Come funzionerà il wallet UE? Il portafoglio sarà dotato di un pannello di controllo con tutte le operazioni accessibili al titolare, prevederà la possibilità di segnalare presunte violazioni della protezione dei dati e consentirà l’interazione tra portafogli. Inoltre, i cittadini potranno attivare il portafoglio tramite i sistemi nazionali di identificazione elettronica esistenti e usufruire di firme elettroniche gratuite per uso non professionale.

Quali saranno le prossime tappe del percorso che porterà al wallet UE?

Il primo passo è l’approvazione formale dell’accordo raggiunto dai co-legislatori da parte del Parlamento europeo e del Consiglio. Una volta che sarà adottato ufficialmente, il quadro per un’identità digitale europea entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

A questo punto, gli Stati membri dovranno fornire i portafogli di identità digitale dell’UE ai cittadini 24 mesi dopo l’adozione degli atti di esecuzione che stabiliscono quali sono le specifiche tecniche per il portafoglio stesso e per la certificazione. Gli atti di esecuzione, che saranno poi adottati 6 e 12 mesi dopo l’adozione del regolamento, si baseranno sulle specifiche elaborate nell’ambito del pacchetto di strumenti per un’identità digitale dell’UE, creando così condizioni armonizzate per il rilascio e l’uso dei portafogli in tutto il territorio dell’Unione europea.

Potential collabora alla costruzione di un European Digital Identity Wallet

Potential è uno dei quattro consorzi selezionati dalla Commissione Europea per testare alcune funzioni dell’EUDI wallet in sei settori dell’identità digitale: servizi governativi, banche, telecomunicazioni, patenti di guida, firma elettronica e salute.

Il consorzio, di cui fa parte anche Namirial, conta 148 partecipanti appartenenti a 19 Stati membri UE più l’Ucraina ed è costituito da esperti del settore pubblico e privato chiamati ad affrontare i diversi problemi (tecnici, commerciali, normativi) legati al funzionamento del wallet nei sei ambiti citati, adottando un approccio incentrato sull’utente per garantire l’interoperabilità tra i sistemi di aziende e istituzioni diverse.

I principali obiettivi del consorzio Potential sono:

  • Sviluppare in modo collaborativo portafogli digitali nazionali interoperabili e accessibili in tutta Europa in modo completamente sicuro;
  • Semplificare le procedure online, come l’apertura di un conto bancario, il noleggio di un’auto o la firma elettronica di documenti;
  • Creare legami più forti in tutta Europa e aiutare le persone, le imprese e i governi a lavorare insieme in modo più efficiente.
Articolo precedentePNRR e cybersecurity: cosa sta cambiando per la aziende
Articolo successivoMarca da bollo: qual è la differenza tra digitale e virtuale?