Marca da bollo: qual è la differenza tra digitale e virtuale?

Marca da bollo: qual è la differenza tra digitale e virtuale?

Che cos’è la marca da bollo digitale?

La marca da bollo è un contrassegno adesivo, simile a un francobollo, che si acquista presso le rivendite di valori bollati. Si tratta di un’imposta che va obbligatoriamente applicata su fatture o ricevute fiscali di importo non soggetto a IVA superiore a 77,47 euro.

Possiede un valore nominale pari a 2 euro o a 16 euro (questa seconda tipologia si applica agli atti delle pubbliche amministrazione e a documenti pubblici, societari o notarili). Per determinarne l’ambito di applicazione bisogna fare riferimento al DPR n. 642/72 che contiene le indicazioni necessarie per il corretto uso del contrassegno.

Con la rivoluzione digitale che ha coinvolto anche il mondo fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha affiancato alla classica marca da bollo cartacea la marca da bollo digitale, che assolve lo stesso scopo, ma in modo diverso.

Infatti, mentre la marca da bollo cartacea si acquista presso i punti vendita autorizzati e viene fisicamente applicata ai documenti, quella digitale viene emessa esclusivamente online. La marca da bollo virtuale consiste in un insieme di dati associati in modo univoco al documento su cui è apposta.

Per quanto riguarda la validità della marca da bollo telematica, proprio come per quella cartacea non esiste data entro cui il contrassegno deve essere utilizzato. Anche perché per le marche da bollo digitali non si acquista un vero e proprio tagliando bensì si effettua un versamento, eseguito tramite F24 oppure con addebito diretto sul conto corrente.

Va inoltre ricordato che per verificare una marca da bollo, cioè se si vuole controllare la validità del contrassegno, si può usare uno specifico servizio online dell’Agenzia delle Entrate. Basta, infatti, collegarsi alla pagina Interrogazione contrassegni e inserire il numero della marca da bollo che si vuole controllare.

Dove si compra e come si paga la marca da bollo online?

Per acquistare e pagare la marca da bollo virtuale è necessario seguire la procedura online prevista dall’Agenzia delle Entrate. Si tratta di pochi e semplici passaggi, che non richiedono troppo tempo, ma che garantiscono una maggiore comodità e velocità rispetto all’acquisto della marca da bollo cartacea. È però importante avere ben presente il calendario delle scadenze fiscali e fare un calcolo previsionale delle fatture che dovranno essere emesse.

Ecco quali sono gli step da seguire per l’utilizzo della marca da bolla digitale:

  • Effettuare la registrazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate: il primo passo è effettuare l’accesso, previa registrazione, al sito FiscoOnline Entrate dell’Agenzia delle Entrate. L’adozione dell’identità digitale SPID ha reso la procedura molto più semplice dal momento che, ottenute le credenziali (password e user ID), è sufficiente entrare nella sezione dell’imposta di bollo;
  • Richiesta di autorizzazione: una volta effettuata la registrazione, il contribuente deve presentare la domanda di autorizzazione, utilizzando il modello previsto sul sito dell’Agenzia, dove indicherà il numero di fatture ipotetico che pensa di emettere nel corso dell’anno. Dopodiché dovrà attendere la risposta di accettazione e ricevere l’autorizzazione dall’Ente;
  • Presentazione della dichiarazione annuale dell’imposta di bollo: entro il 31 gennaio di ogni anno bisogna inviare la Dichiarazione Annuale dell’Imposta di Bollo, con il riepilogo del numero di fatture emesse nel corso dei 12 mesi precedenti e la loro tipologia, allegando anche l’eventuale previsione per l’anno successivo.
  • Pagamento marca da bollo virtuale con F24: il pagamento dell’imposta di bollo ha una cadenza trimestrale per le fatture il cui importo complessivo è superiore ai mille euro, mentre per somme inferiori può avere una cadenza semestrale. Il pagamento può essere eseguito tramite F24 oppure con addebito diretto sul conto corrente.

Quali sono i modelli F24 per effettuare il pagamento della marca da bollo digitale?

A partire dal 1° gennaio 2019 i modelli F24 sono già precompilati, quindi non bisogna fare altro che inserire il codice tributo tra quelli indicati sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Ecco quali sono i codici di riferimento, con la relativa causale, per la marca da bollo virtuale da due euro:

  • 2505: pagamento con rate bimestrali;
  • 2506: pagamento acconto;
  • 2507: adempimento per eventuali sanzioni;
  • 2508: pagamento di interessi;
  • 2521: pagamento marca da bollo virtuale del primo trimestre;
  • 2522: pagamento imposta di bollo secondo trimestre;
  • 2523: pagamento marche da bollo digitali terzo trimestre;
  • 2524: versamento imposta di bollo quarto trimestre.

Marca da bollo virtuale per la PA: come funziona?

Per pagare online l’imposta di bollo dovuta sulle istanze trasmesse in via telematica alla Pubblica Amministrazione e sui relativi atti e provvedimenti elettronici, i contribuenti possono utilizzare il servizio @e.bollo, che consente l’acquisto della marca da bollo digitale, nella misura forfettaria di sedici euro a documento, a prescindere dalla dimensione dello stesso.

Per acquistare la marca da bollo digitale, cittadini e imprese possono effettuare il pagamento online scegliendo un Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP) abilitato al servizio @e.bollo. Sono abilitati al servizio esclusivamente i PSP aderenti al sistema pagoPA che hanno stipulato la Convenzione per il servizio @e.bollo con l’Agenzia delle Entrate e attivato le relative funzionalità.

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