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Voto referendum online: perché serve SPID e come attivarlo

Grazie all'identoità digitale si può firmare online per sottoscrivere un referendum
Voto Referendum online: perché ti serve lo SPID e come attivarlo
Tempo di lettura: 4 minuti

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Dai gazebo nelle piazze allo SPID: le firme online per i referendum diventano realtà

È stato approvato all’unanimità lo scorso 20 luglio, dalle  Commissioni Affari costituzionali e Ambiente della Camera, l’emendamento al Decreto Semplificazioni, che consentirà di sottoscrivere il voto referendum e le leggi di iniziativa popolare in modalità digitale tramite SPID o CIE.

Come funziona il voto referendum online? L’emendamento permette ai comitati promotori di effettuare la raccolta firme attraverso un applicativo web che prevede l’uso dell’identità digitale.In altre parole, il cittadino non dovrà più recarsi nelle sedi di voto fisiche e potrà firmare ovunque si trova e in qualsiasi momento, superando così gli ostacoli della Legge n.352 del 25 maggio 1970 – Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo, come la vidimazione dei moduli e le procedure vessatorie per la certificazione delle firme.

Nell’attesa di una piattaforma governativa integrata con l’Anagrafe Nazionale della popolazione residente, che verrà sviluppata, testata e rilasciata entro l’1 gennaio 2022, i cittadini che vogliono esprimere la loro preferenza attraverso il voto referendum online devono collegarsi alla piattaforma raccoltafirme.cloud/app/ e sottoscrivere un’iniziativa usando SPID.

Al termine dell’operazione, il firmatario riceve una copia del documento sottoscritto. Inoltre, nella sezione “Come funziona il servizio”, si specifica che “per tutte le firme raccolte il sistema invia automaticamente una PEC al comune dove il sottoscrittore vota per ottenere il certificato elettorale e mette a disposizione del comitato promotore: i documenti sottoscritti, le informazioni relative all’invio delle PEC, l’elenco dei sottoscrittori che hanno fornito il consenso ad essere contattati dal comitato promotore”.

La raccolta delle firme in formato digitale è possibile in quasi tutti i paesi dell’Unione europea e ora anche in Italia dopo una battaglia durata oltre due anni. Nel 2019 il Comitato diritti umani dell’ONU, dopo aver valutato il caso Staderini-De Lucia contro Repubblica italiana, aveva condannato l’Italia per violazioni del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici a causa delle restrizioni imposte dalla legge 352 del 1970 sull’uso degli strumenti di democrazia diretta previsti dalla Costituzione.

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Voto referendum e identità SPID: che cos’è il Sistema Pubblico d’Identità Digitale

SPID, acronimo di Sistema Pubblico d’Identità Digitale, è il sistema di autenticazione che permette a cittadini ed imprese di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione con un’identità digitale unica. Si tratta di uno strumento semplice e sicuro che può essere utilizzato da qualsiasi dispositivo: smartphone, computer e tablet.

L’identità SPID è costituita da credenziali che presentano caratteristiche differenti in base al livello di sicurezza richiesto per l’accesso al servizio:

  • Primo livello: permette di accedere ai servizi online attraverso un nome utente e una password scelti dall’utente;
  • Secondo livello: permette l’accesso con nome utente e password più un codice temporaneo di accesso OTP (One Time Password), fornito tramite SMS o app;
  • Terzo livello: prevede l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di eventuali dispositivi fisici, come ad esempio una smart card, che vengono erogati dal gestore dell’identità.

Come attivare l’identità SPID?

Tutti i cittadini maggiorenni possono attivare SPID rivolgendosi a uno degli Identity Provider (IdP), ossia i gestori delle identità digitali accreditati presso l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID).

I gestori d’identità forniscono diverse tipologie di attivazione, sia gratuite che a pagamento, e le credenziali rilasciate dai singoli Identity Provider sono uguali. L’uso di SPID, una volta ottenuto, è gratuito e l’utente non dovrà sostenere alcun costo o canone.

L’utente può chiedere SPID al gestore che preferisce. Per ottenere le credenziali servono:

  • un documento d’identità italiano in corso di validità;
  • la tessera sanitaria con il codice fiscale;
  • un indirizzo e-mail personale;
  • un numero di cellulare di cui si abbia la disponibilità personale.

La registrazione sul sito dell’Identity Provider si compone di 3 step:

  1. Inserimento dei dati anagrafici;
  2. Creazione delle proprie credenziali SPID;
  3. Riconoscimento dell’utente che può completare la procedura di identificazione scegliendo una tra le modalità offerte dal gestore:
    • Via webcam, con un operatore messo a disposizione dal gestore dell’identità̀ o con un selfie audio-video, insieme al versamento di una somma simbolica tramite bonifico bancario come ulteriore strumento di verifica della propria identità̀;
    • Con la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o il passaporto elettronico, identificandosi attraverso le app dei gestori, scaricabili dai principali app store;
    • Con la CIE, la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), la tessera sanitaria (TS), o con la firma digitale grazie all’ausilio di un lettore (per esempio, la smart card) e del relativo PIN.

In alternativa, il riconoscimento può avvenire anche di persona, recandosi presso gli uffici dei gestori dell’identità digitale.

Va inoltre ricordato che la privacy dei dati è garantita e vigilata dal Garante per la protezione dei dati personali e le informazioni comunicate all’Identity Provider non possono essere utilizzate per scopi commerciali né cedute a terze parti senza l’autorizzazione dell’utente.

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Chi può chiedere lo SPID

Possono attivare lo SPID tutti i cittadini maggiorenni in possesso di:

  • un documento d’identità italiano in corso di validità;
  • la tessera sanitaria con il codice fiscale;
  • un indirizzo e-mail personale;
  • un numero di cellulare di cui si abbia la disponibilità personale.

Inoltre, possono richiedere lo SPID:

  • i cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (AIRE);
  • i cittadini stranieri residenti in Italia con permesso di soggiorno e in possesso di un documento di riconoscimento italiano (come ad esempio la carta di identità) in corso di validità.

Le soluzioni Namirial per ottenere lo SPID

Oltre al voto referendum online, grazie alle credenziali SPID è possibile accedere ai servizi di oltre 5.300 tra amministrazioni locali e centrali, enti pubblici e agenzie. Inoltre, il Sistema Pubblico d’Identità Digitale è la chiave d’accesso ai servizi europei e, insieme alla tessera sanitaria e al codice fiscale, supporta il processo di verifica dell’identità degli individui contrastando il fenomeno del furto di identità.

Namirial, Identity Provider accreditato per il rilascio dell’identità digitale, permette di ottenere le credenziali SPID in modo facile, veloce e in pochissimo tempo.

Namirial ID è un set di credenziali, username, password ed eventuale OTP, generate da Namirial che corrispondono all’identità digitale di un utente e servono per accedere ai servizi delle Pubbliche Amministrazioni e dei privati che aderiscono al Sistema Pubblico d’Identità Digitale.

Vediamo insieme quali sono le caratteristiche e i costi delle soluzioni offerte da Namirial:

  •  SPID Personale: è possibile attivare SPID Personale gratuitamente se hai CIE/CNS con PIN e lettore smart card o un certificato di Firma Digitale;
  • SPID Personale con Video Identificazione: è possibile attivare SPID 24 ore su 24, anche sabato e domenica. È sufficiente una connessione a internet, lo smartphone o una webcam, un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria. Il costo del servizio di video-identificazione è di 19,90 € + IVA;

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