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Accesso con SPID e CIE: la guida per i tuoi utenti

Quali differenze ci sono tra le due identità digitali che consentono l'accesso ai servizi online di PA e privati aderenti
Accesso con SPID e CIE: la guida per i tuoi utenti
Tempo di lettura: 3 minuti

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SPID e CIE: le chiavi di accesso ai servizi online

La Legge 11 settembre 2020, n.120, ha reso efficaci le disposizioni del decreto “Semplificazione e innovazione digitale”, avviando un percorso di transizione verso un’unica identità digitale sicura, semplice e veloce, che garantisce a tutti i cittadini la stessa modalità di accesso ai servizi online, allo scopo di semplificare i loro rapporti con la Pubblica Amministrazione.

Dal 1° ottobre 2021, SPID e CIE sono gli strumenti di identificazione per accedere ai servizi online della PA e ai servizi dei privati aderenti, e hanno sostituito le credenziali proprietarie delle singole amministrazioni. In altre parole, oggi gli utenti non sono più costretti a gestire credenziali diverse per ogni servizio online che vogliono usare, ma possono contare su due sistemi di identificazione con credenziali uniche e sicure, che tutelano la privacy dei dati personali.

Grazie a queste due soluzioni di identità digitale è stato possibile uniformare l’accesso ai servizi pubblici su tutto il territorio nazionale e fornire ai cittadini una credenziale unica, che si attiva una sola volta ed è sempre valida. Va ricordato che, oltre a CIE e SPID, i cittadini possono accedere ai servizi online usando anche la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

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Qual è la differenza tra SPID e CIE

Nella strategia del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), l’identità digitale è considerata un elemento essenziale nel percorso di innovazione e digitalizzazione del Paese, tanto da essere il primo dei cinque ambiziosi obiettivi del programma Italia digitale 2026.

L’importante piano di investimenti e riforme vuole portare l’Italia nel gruppo di testa della digitalizzazione in Europa e per farlo punta sulla diffusione dell’identità digitale. Infatti, uno dei principali obiettivi del PNRR è di assicurare che entro il 2026 l’identità digitale venga usata dal 70% della popolazione.

Sia SPID che CIE aiutano a semplificare il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione e di fatto sono due fattori abilitanti della Digital Transformation. Tuttavia, tra queste due efficienti soluzioni di identità digitale esistono delle differenze, che devono essere prese in considerazione per comprendere meglio il loro funzionamento.

Cos’è SPID e come funziona

SPID è l’acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale, la soluzione che consente ai cittadini di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati aderenti in pochi click e con un’unica identità digitale (username e password) tramite computer, tablet e smartphone.

Usare la coppia di credenziali che, lo ricordiamo, sono strettamente personali, è davvero semplice: basta inserirle nella pagina di accesso ogni volta che su un sito o un’app compare il pulsante “Entra con SPID”

Per ottenere le credenziali SPID, il cittadino deve rivolgersi a uno dei gestori di identità, noti anche come Identity Provider (IdP). Si tratta di soggetti privati accreditati dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) per la creazione e la gestione delle identità digitali. Per l’attivazione di SPID si può scegliere tra modalità gratuite o a pagamento. Una volta ottenuto, l’uso di SPID è gratuito e il cittadino non dovrà sostenere alcun costo o canone.

I tempi di emissione delle credenziali cambiano in base al gestore di identità e alle modalità di riconoscimento scelte dal cittadino. Nella guida che Focus Namirial ha dedicato all’attivazione di SPID sono disponibili tutte le informazioni e gli approfondimenti necessari per ottenere l’identità digitale in poco tempo.

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CIE: come funziona e quali sono le novità

La CIE, vale a dire la Carta d’Identità Elettronica, è il documento d’identità di un cittadino che ha sostituito la tradizionale carta d’identità cartacea. Viene emessa dal Ministero dell’Interno e prodotta dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Oltre a consentire l’accesso ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni sia in Italia che nei Paesi dell’UE, la CIE permette l’accertamento dell’identità del possessore, grazie a sofisticati elementi di sicurezza e anticontraffazione.

Inoltre, la CIE può essere usata tramite l’app CieSign come strumento di Firma Elettronica Avanzata (FEA) per firmare agevolmente documenti elettronici.

Oggi la CIE è protagonista di un importante cambiamento, che equipara il suo uso a quello di SPID, eliminando la necessità di usare il token per i livelli di autenticazione 1 e 2. La necessità di usare un lettore o uno smartphone dotato di tecnologia NFC per la lettura del documento rimane soltanto per il Livello 3.

Le novità della Carta d’Identità Elettronica riguardano infatti le credenziali di Livello 1 e 2 che ora possono essere attivate attraverso l’apposita procedura online e usate per l’accesso con app CieID e QRCode, proprio come si fa già con SPID.

Le nuove funzionalità, e in particolare l’attivazione del Livello 2, indispensabile per accedere ai servizi della PA e dei privati, rendono la CIE uno strumento più efficiente, capace di garantire una maggiore sicurezza nel processo di autenticazione e un’esperienza d’uso intuitiva.

La soluzione ESP Namirial è già pronta per consentire questo tipo di login semplificato e permette agli utenti di accedere in modo rapido e sicuro ai servizi di cui hanno bisogno.

Maggiori informazioni su Namirial ESP

Per avere maggiori informazioni visita la pagina di Namirial dedicata all’onboarding di clienti e utenti. In alternativa, se lo preferisci, compila il form sottostante per essere contattato da un consulente Namirial.

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