Piattaforme digitali: guida alle modalità di accesso

Piattaforme digitali: guida alle modalità di accesso

Che cosa sono le piattaforme digitali e come funzionano?

In passato per accedere ai servizi e alle informazioni era necessario recarsi fisicamente in un luogo specifico, mentre oggi grazie all’innovazione digitale è possibile farlo comodamente da casa o da qualsiasi altro luogo tramite le piattaforme digitali, ossia le infrastrutture hardware o software che ci permettono di accedere a contenuti e servizi online.

Le piattaforme digitali sono diventate una parte integrante della nostra vita quotidiana, in quanto ci offrono una vasta gamma di funzionalità: dalle app per smartphone ai siti web e portali specializzati, passando per i servizi di streaming video e audio. È sufficiente un dispositivo connesso a Internet per poter accedere a questi contenuti: l’utente deve semplicemente registrarsi alla piattaforma di sua scelta, creare un account personale, effettuare il login e iniziare a utilizzare i servizi offerti.

Uno degli aspetti più interessanti di queste piattaforme è la possibilità di connettere le persone tra loro, permettendo la creazione delle cosiddette “community” online, vale a dire gruppi di utenti che condividono interessi e interagiscono tra loro dando vita a nuove relazioni e opportunità.

Bisogna pensare alle piattaforme digitali come a delle grandi piazze virtuali, spazi in cui le aziende, gli utenti si incontrano, creando un ecosistema digitale sempre più complesso e interconnesso. Ed è qui che si svolge gran parte della vita sociale e commerciale dei nostri tempi. Grazie a quelle che sono vere e proprie “fucine di innovazione”,  le aziende hanno la possibilità di promuovere prodotti e servizi in modo più efficace e diretto, raggiungono un pubblico più vasto e diversificato, ottengono dei feedback e costruiscono una relazione più stretta con i propri clienti.

Dall’altra parte, gli utenti possono accedere a una vasta gamma di prodotti e informazioni in modo rapido e intuitivo, interagendo con altre persone e creando una dimensione sociale-virtuale sempre più interessante che spesso si traduce anche in opportunità di lavoro e sviluppo professionale.

Qual é il ruolo dei dati personali in questo ecosistema?

Il mondo delle piattaforme digitali si basa principalmente sulla raccolta e l’utilizzo dei dati personali degli utenti. In effetti, ogni volta che accediamo a una piattaforma digitale o utilizziamo un servizio online, lasciamo tracce della nostra attività e dei nostri interessi. Tali informazioni sono essenziali per le aziende, in quanto permettono di creare profili dettagliati e di offrire contenuti e servizi altamente personalizzati.

In altre parole, in questi spazi digitali si realizza una sorta di “incrocio” tra domanda e offerta, nella quale i dati personali svolgono un ruolo fondamentale. Infatti, per poter usufruire dei servizi e di tutti i contenuti delle piattaforme digitali, è necessario accettare termini e condizioni che includono la raccolta e l’utilizzo delle informazioni che consentono alle imprese di personalizzare l’esperienza utente e offrire soluzioni sempre più mirate e in grado di rispondere alle esigenze dei singoli utenti.

Come evidenziato in un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore, l’economia delle piattaforme digitali si basa su sistemi di Big Data Analytics e Intelligenza Artificiale per analizzare il comportamento degli utenti che interagiscono con l’impresa, e sensori e reti IoT -pensiamo, ad esempio, agli smartwatch- per una customer experience migliore e più fluida.

Quali sono le tipologie di piattaforme digitali?

Le piattaforme digitali sono infrastrutture digitali in grado di connettere diverse parti all’interno di un ecosistema che grazie a interfacce semplificate e intuitive facilitano la creazione, l’interazione e lo scambio di contenuti e servizi. Ciò avviene, in genere, tramite un’applicazione o un sito web, che fungono da intermediario tra utenti e aziende, garantendo la sicurezza dei dati personali di tutti i soggetti coinvolti.

È possibile distinguere quattro tipologie principali di piattaforme digitali:

  1. Matchmaker digitali: sono piattaforme che facilitano la connessione tra domanda e offerta, creando corrispondenze efficaci tra utenti e aziende che danno vita a nuove possibilità di business. Esempi di matchmaker digitali sono Amazon ed eBay, che guadagnano sulle commissioni di vendita.
  2. Piattaforme di servizi: sono sistemi online che facilitano la connessione tra fornitori di servizi e utenti che cercano tali servizi. Queste piattaforme fungono da intermediari digitali, creando un mercato online in cui gli utenti possono cercare, prenotare o accedere a una vasta gamma di servizi offerti da professionisti o aziende. Esempi che rientrano in questa categoria sono Airbnb e Uber.
  3. Piattaforme di pagamenti: sono sistemi che consentono agli utenti di effettuare transazioni finanziarie online, facilitando il pagamento per beni e servizi. Queste piattaforme fungono da intermediari sicuri tra acquirenti e venditori, semplificando il processo di trasferimento di denaro attraverso Internet. Di conseguenza, giocano un ruolo cruciale nell’agevolare il commercio online e la digitalizzazione delle operazioni di pagamento. Alcuni esempi di piattaforme di pagamenti sono PayPal e Stripe.
  4. Marketplace d’investimento: in questo caso parliamo di piattaforme online che collegano investitori con opportunità di investimento. Tali piattaforme offrono agli investitori una vasta gamma di opzioni di investimento per diversificare il loro portafoglio e ridurre il rischio, rendere più semplice l’accesso al mercato finanziario e il processo di selezione delle opportunità, prendere decisioni più informate e tempestive sulla base delle informazioni e dei dati forniti dagli strumenti di analisi su cui si basano le piattaforme stesse. In questo contesto, si inseriscono le occasioni legate al settore delle start-up e al mondo del crowdfunding. Un noto esempio di marketplace d’investimento è CircleUp.
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