Che cos’è lo SPID europeo e come funziona

Che cos'è lo SPID europeo e come funziona

SPID europeo: una prospettiva europea

La Commissione europea è decisa a fare di questo decennio il Decennio digitale europeo attraverso l’impiego di nuovi strumenti, come lo SPID europeo, che hanno un duplice obiettivo: semplificare il processo di trasformazione digitale, sia per le persone che per le imprese, e rafforzare la sovranità digitale dell’Europa attraverso standard che favoriscono il corretto uso dei dati, delle tecnologie e delle infrastrutture.

Che cos’è lo SPID europeo? Lo SPID europeo, come riportato da un articolo del Financial Times, è un wallet digitale messo a disposizione dei cittadini, dei residenti e delle imprese dell’UE che si basa sulle identità digitali nazionali, come lo SPID italiano, e ha l’obiettivo di semplificare la fruizione dei servizi di tipo pubblico e privato sia online che offline in tutta Europa. I cittadini potranno utilizzare il digital wallet anche per effettuare pagamenti e per conservare i propri documenti di riconoscimento (ad esempio: la patente di guida).

L’utilizzo del portafoglio europeo legato alla propria identità digitale sarà sempre a discrezione dell’utente che avrà il controllo dei propri dati: infatti, lo SPID europeo permetterà all’utente di scegliere quali e quante informazioni della propria identità digitale condividere con terze parti, mantenendo sempre traccia di tutte le interazioni.

Per rendere realtà l’identità digitale europea, la Commissione ha invitato gli Stati membri a predisporre un pacchetto di strumenti comuni entro settembre 2022 e avviare immediatamente i necessari lavori preparatori. Parallelamente al processo legislativo, la Commissione lavorerà con gli stati membri e il settore privato agli aspetti tecnici dello SPID europeo.

Il 16 settembre 2020, nel suo discorso sullo stato dell’Unione, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha dichiarato: “Ogni volta che un’app o un sito web ci chiede di creare una nuova identità digitale o di accedere facilmente tramite una grande piattaforma, non abbiamo idea di cosa succede in realtà ai nostri dati. Ecco perché la Commissione proporrà un’identità elettronica europea sicura. Una di cui ci fidiamo e che ogni cittadino può usare ovunque in Europa per fare qualsiasi cosa, dal pagare le tasse al noleggiare una bicicletta. Una tecnologia in cui possiamo controllare noi stessi quali dati vengono utilizzati e come“.

Alle dichiarazioni della presidente della Commissione europea si aggiungono le parole della vicepresidente con delega al digitale Margrethe Vestager: “Con l’identità digitale europea potremo fare in qualsiasi stato membro quello che facciamo nel nostro paese senza costi aggiuntivi e con minori ostacoli, ad esempio affittare un appartamento o aprire un conto bancario all’estero, e tutto questo in modo sicuro e trasparente. Così saremo noi a decidere quante informazioni desideriamo condividere su noi stessi, con chi e per quale finalità. Si tratta di un’opportunità unica che ci permetterà di sperimentare ancora di più che cosa significhi vivere in Europa ed essere europei”.

Quali sono i vantaggi dello SPID europeo?

Vediamo insieme quali sono i benefici derivanti dall’introduzione dello SPID europeo:

  • Avere un’identità digitale riconosciuta ovunque all’interno dell’UE;
  • La possibilità per l’utente di controllare quante informazioni condividere con i servizi che richiedono la condivisione di dati;
  • I portafogli digitali disponibili su app per cellulari e altri dispositivi permettono:
    • L’identificazione online e offline;
    • La memorizzazione e lo scambio di informazioni fornite da governi (ad esempio: nome, cognome, data di nascita, nazionalità);
    • La memorizzazione e lo scambio di informazioni fornite da fonti private affidabili;
    • L’uso delle informazioni come conferma del diritto di risiedere, lavorare o studiare in un determinato Stato membro.

A che cosa serve l’identità digitale europea?

L’identità digitale europea può essere utilizzata in diversi casi: 

  • Richiesta di certificati di nascita, certificati medici, segnalazione di un cambio di indirizzo;
  • Aprire un conto bancario; 
  • Presentare la dichiarazione dei redditi;
  • Fare domanda per l’università, nel proprio paese o in un altro Stato membro;
  • Conservare una prescrizione medica che può essere utilizzata ovunque in Europa;
  • Dimostrare la propria età;
  • Noleggiare un’auto utilizzando una patente di guida digitale;
  • Fare il check-in in un hotel;
  • Richiedere un prestito bancario.

    Perché è necessario lo SPID europeo?

Sul sito ufficiale dell’Unione Europea, nella sezione dedicata alla strategia digitale dell’UE, si legge che attualmente solo il 60% della popolazione dell’UE in 14 Stati membri è in grado di utilizzare la propria carta d’identità elettronica (eID) nazionale a livello transfrontaliero.

L’obiettivo è passare, entro il 2030, da un 60% a un 80% attraverso un progetto di cooperazione che coinvolge la Commissione europea e gli Stati membri: il Digital Compass, ovvero una bussola digitale che si sviluppa intorno a quattro punti cardinali:

  1. Skills (Competenze): specialist delle TIC e competenze digitali base;
  2. Infrastructures (Infrastrutture digitali sicure e sostenibili): connettività, semiconduttori all’avanguardia, dati-edge e cloud, informatica;
  3. Business (Trasformazione digitale delle imprese): introduzione alla tecnologia, innovatori, innovatori tardivi;
  4. Government (Digitalizzazione dei servizi pubblici): servizi pubblici fondamentali, sanità online, identità digitale.

Lungo il percorso del decennio digitale, la Commissione è chiamata ad elaborare le traiettorie previste dell’UE per ciascun obiettivo insieme agli Stati membri, che a loro volta devono elaborare tabelle di marcia strategiche nazionali per raggiungere i diversi traguardi.

Articolo precedenteLa guida completa al Green Pass europeo: novità, obblighi ed esenzioni
Articolo successivoProcesso digitalizzazione imprese. Che cos’è il domicilio digitale